Presentatevi
Come è nata questa collaborazione e come è stato lavorare fianco a fianco? Giuseppe - Beh, Anna è sempre stata la mia “curatrice” lei mi ascoltava ed aiutava ed io le ho chiesto di saltare a bordo. Lavorare assieme per me è stata una lotta ed una sfida che volevo vincere e direi che il risultato è stato una vittoria. Anna – Lavorare assieme è stato bello ma arduo allo stesso tempo: non è facile lavorare con un familiare, soprattutto quando si esprimono critiche sul lavoro che hai fatto … ma sia io che Giuseppe siamo cresciuti, soprattutto per le critiche che ci siamo rivolti … e a volte siamo stati spietati l’uno con l’altra
Ci sono altri progetti in cantiere?Giuseppe - Stiamo valutando storie diverse, anche se dovremmo continuare dove questo libro ha lasciato... Anna – Io spero proprio di si, anzi non vedo l’ora di riprendere con il seguito del nostro primo libro … o con una storia diversaGiuseppe parlaci del tuo stile di scrittura e dei generi letterari che apprezzi di più. Il mio stile è qualcosa al quale ho provato a lavorare per anni. Non credo sia niente di speciale, ma io sono un artigiano: quando guardo a quello che scrivo, essendo il mio più feroce critico, voglio che sia qualcosa che io desideri rileggere, qualcosa di cui poter essere orgoglioso. Se raggiungo quello, allora sono contento. Il mio genere preferito sono le storie di “formazione”, ovvero storie dove si vede il protagonista crescere in qualche modo, ma adoro qualsiasi opera che sia scritta bene, mentre odio i sensazionalismi o storie che distruggono la terra o uccidono l'umanità per spasso.I tuoi idoli letterari? Sicuramente Eiichiro Oda e Ken Akamatsu, per motivi diversi: del primo ammiro l'innovazione e costanza, dell'altro l'adattabilità. Dei classici Shakespear: era un innovatore ed un artigiano. Chiunque possa scrivere in una opera “seria” come Amleto il ruolo folle di Amleto e renderlo credibile per poi sapere scrivere “Tanto rumore per nulla” merita tutto il mio il mio rispetto.Anna hai qualche disegnatore/illustratore di riferimento? In assoluto Hayaho Miyazaki. Adoro il suo modo di disegnare e dare vita ai suoi personaggi,la sua fantasia nel realizzarli e il suo tratto leggero ma deciso … io sogno guardando i suoi lavori!Il vostro sogno? Giuseppe - Il mio è quello di essere uno scrittore a tempo pieno, capace di scolpire le mie parole nella storia, impattando le vite di molti, facendo sognare i lettori con le mie storie, praticamente, non essere banale. Anna – Il mio sogno non è piccolo, proprio per niente, ma trattandosi di un sogno … Vorrei vedere un giorno, la nostra saga diventare un film, veder i nostri personaggi prendere vita sul grande schermo, e sorprendere con la nostra storia moltissime persone.