Intervista a Ilenia Leonardini

Creato il 12 settembre 2015 da Cricchementaliscrittrice
Presentati.Sono nata nel 1977 nell’assolata città marittima di La Spezia, in quella striscia di terra chiamata Liguria.Sono figlia unica e vivo con i miei genitori nella piccola provincia di Luni Mare.Il mondo perfetto e sognante del cinema mi ha sempre attratto, anche se sono un’appassionata di musica. Di entrambi i “mondi” apprezzo quello straniero.Lo sport che ho praticato più volentieri è la difesa personale. Devo ammettere che mi ha ispirata molto.Rimango fedele al mio primo amore: il nuoto.Quando entro in mare è come se ritrovassi il mio ambiente, forse in un'altra vita ero un delfino, chi lo sa!Nelle amicizie devo ammettere di essere molto timida, ma con le persone con cui condivido doti artistiche sono molto espansiva e con essi parlo di come adoro scrivere e di come ogni cosa mi ispiri.Ci sono persone che vedono la mia timidezza, alle volte, troppo intensa. Nella vita ho dovuto lottare per raggiungere i miei obbiettivi e ho trovato ostacoli e amicizie che poi si sono dissipate, credo per la lontananza, io quando mi affeziono alle persone sono una vera amica, una persona che sa ascoltare e tenta di dare consigli.Nel periodo dell’adolescenza non ero certo il tipo che adorava mettersi in mostra, infatti mi rifugiavo, quando potevo, al cinema e dopo uscita da esso mi sentivo talmente carica di ispirazione che dovevo scrivere.Anche ciò che mi circonda mi ispira, come i miei stati d’animo.Non saprei che altro dire su di me, solo che mi reputo una persona sensibile che cerca sempre il lato positivo delle situazioni, credo nella vera amicizia e che se si crede in un sogno bisogna inseguirlo.È strano parlare di “me”, non saprei che altro aggiungere. Chi mi conosce lo sa che sono semplice, senza fronzoli inutili, ma una persona che se può aiuta sempre e che si dà da fare quando lavora.
Come è nata la passione per la scrittura?La scrittura l'ho incontrata verso i 14 anni.I miei primi manoscritti ricordano più sceneggiature e sono carichi di dialoghi, poi mi sono detta: “… e se creassi uno stile tutto mio?”Così ho fatto!La scrittura creativa è stata, ed è ancora, una passione terapeutica. Mi ha aiutata a superare i momenti di sconforto, specialmente dopo perdita del lavoro.Io lo dirò sempre: “Scrivere fa bene al cuore e all’anima!”.
Qual è il tuo stile?Mi piace spaziare tra i “generi letterari”.Passo dal fantasy, all’horror per poi catapultarmi nello sci-fi.Ultimamente mi sono dedicata al thriller/noir e forse ho mescolato lo stile dark all’azione che, in genere, è presente nei “gialli”.Creare mondi, situazioni inusuali e personaggi è qualcosa che si è fatto strada nel mio animo.I generi letterari dai quali mi faccio trasportare.Sono amante dei miti greci, egizi e adoro le storie dei Nativi Americani.Il periodo storico del quale vorrei, prima o poi, scrivere un romanzo, è la seconda guerra mondiale, per sottolinearne la sua drammaticità, in quanto credo sia stato il più oscuro nella storia del genere umano.Adoro tutto quello che è fantastico in poche parole, io scrivo seguendo quello che mi suggerisce la mia anima in realtà. Per conoscere meglio la mia anima, consiglio di iniziare a leggere il mio libro Storielle e favole, lo considero un libro che racchiude tutta me stessa. Tutte le sensazioni del momento in cui ho scritto quella determinata storia, alle volte un po’ autobiografica.Il genere letterario che preferisci di più? Sinceramente adoro tutto quello che è fantasy, noir, fantascientifico e storico. Infatti mi piace spaziare nei generi proprio per questo, perché con il noir posso spaziare collegandolo a quello che nella vita può accadere, come nella mia trilogia noir. Ho preso due gemelli che vengono travolti da un uragano di eventi che li porterà a lottare per cercare la verità e avere le risposte agli interrogativi che vagano nella loro mente.Incontreranno nel cammino alla ricerca della verità persone che daranno loro aiuto, ma anche altre che tenteranno di metter loro i bastoni tra le ruote, in particolar modo una prozia perfida che farà dannare i due gemelli.Quale genere letterario non ti piace? Quello erotico, mi imbarazza. Non ho mai letto nulla di questo genere e nemmeno scritto.Come nascono le tue storie?L’ispirazione mi coglie in qualsiasi momento, specie alla sera.Mi piace molto mettere “in lavorazione” più tipologie di storie, questo perché seguo lo stato d’animo del momento.Vi faccio un esempio:“Quando fa freddo e fuori c’è il diluvio mi sento ispirata nello scrivere storie di creature sovrannaturali; mentre se mi trovo in riva al mare volo con la fantasia e posso scrivere tante mini storie che parlano di sirene e altre creature mitologiche marine.”Molte mie amiche mi chiedono come io riesca a spaziare in questo modo e soprattutto a ricordarmi di ogni personaggio (e ne inserisco molti nelle mie creazioni).Io rispondo che forse il mio cervello ha delle  “cartelle” simili a quelle di un computer.Questa cosa mi fa sorridere.Ma non ci posso fare niente, io sono fatta così.Scrivere è un modo per liberarmi della quotidianità e rintanarmi in mondi perfetti, anche se non sempre ne hanno l’aspetto.
In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?In tutti, o quasi, i miei libri ci sono personaggi che considero il mio alterego. Per esempio nella trilogia noir ho creato Kathrine Schmit, una psicologa che aiuterà i gemelle protagonisti della storia. Mentre in Storielle e favole, nel racconto Ricordi di una vita c’è un pizzico di me.Ultimamente ho creato un personaggio che è protagonista di un mio libro di prossima uscita, a dicembre, dal titolo Tra mito e realtà, Dei reincarnati. In pratica in questa storia il mio alterego si chiama Layla, ma di lei ne parlerò in maniera più approfondita nella mia pagina il giorno che sarà pubblicato.

Come è nata la tua ultima opera?La mia ultima opera editata quest’anno è Life inside Hurricanes ed è la fine della storia travagliata dei gemelli Häuser,e sono presenti luoghi che conosco dalla piccola provincia dove vivo alla Lunigiana, per poi ritrovarsi in quel di Sarzana. Invece la mia prossima uscita è, appunto, Tra mito e realtà, Dei reincarnati, E questa mi è venuta alla mente in quanto io adoro molte mitologie, ma quella che preferisco è quella greca che è carica di poesia e figure mitologiche affascinanti. I miti greci mi hanno fatto amare la scrittura, come il cinema ovviamente.Inoltre quando scrivo io devo, in fase di stesura, farmi una sorta di “cast cinematografico”, lo faccio per ogni libro che scrivo. E sempre c’è un personaggio che mi rappresenta e interagisce con gli altri personaggi interni alla storia, è un po’ come se il mio alterego stesse scrivendo un diario immaginario dove appunta quello che è successo.Tra mito e realtà è ambientato ai giorni nostri e la storia ha il suo inizio in Irlanda per poi spostarsi in alcune location italiane per poi arrivare il Grecia, ad Atene.Questo mio libro mitologico è il primo di una serie di libri dello stesso genere in quanto i quattro protagonisti inizieranno a viaggiare per il mondo, venendo a contatto con altre mitologie. Non sarà come la saga di Percy Jackson, ma è totalmente differente.I miei personaggi sono ragazzi che hanno superato i vent’anni, appartengono a famiglie normali ma presto scopriranno quanto sono speciali.Stai lavorando a qualche altro libro?Sì. Il titolo sarà Amanti … dell’universo.La storia si svolge in Florida nella città di Forth Lauderdale e tratterà un argomento molto fantascientifico, è ambientato ai giorni nostri e tutto sarà collegato al famoso crush down del 1947 a Roswell, nel New Mexico. Devo dire che ormai non mi manca molto a terminarlo per inviarlo alla casa editrice. Infatti in questo periodo sono molto ispirata per cui conto di finirlo in poche settimane, al massimo per metà settembre ^_^ .Il tuo sogno?Il mio sogno sarebbe vedere esposti i miei “tesori” nelle librerie e fumetterie, anche se quello più bello ma impossibile, credo, a divenire realtà sarebbe vedere la mia trilogia noir e i prossimi libri che farà editare sul grande schermo. Anche se sarebbe bello vederli trasformati in serie tv ^_^ .

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