Ciao Lucrezia, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Linda e grazie a te per l’ospitalità. Parlare di me è sempre qualcosa che mi mette a disagio perché non so da che parte iniziare e temo di annoiare… posso dirti che abito a Torino, studio da veterinaria, convivo e amo alla follia gli animali. Sono sempre stata un po’ bradipo e sono l’anti-sport per eccellenza, il mio tempo lo dedico ai libri e alla scrittura. Segno zodiacale toro e quindi possiedo tutti i lati negativi di questo segno, ma spero di bilanciare il peso con altrettanti pregi.
Il diploma in indirizzo Pedagogico Magistrale e la frequentazione dell’università. Qual è stato l’input che ti ha fatto impugnare carta e penna?
Se scavo tra i miei ricordi mi vedo sempre con un libro e con una penna in mano. Scrivo fin da quando sono piccolissima e all’inizio riempivo pagine del mio diario segreto, poi mi sono buttata a dare vita a dei racconti e, nell’ultimo periodo, anche dei romanzi. Non so dirti quando ho iniziato, ma so dirti grazie da cosa ho iniziato: i libri.
Sei un’appassionata lettrice. Qual è il tuo genere preferito e ci sono alcuni autori che consideri tue “Muse”?
In realtà io leggo un po’ di tutto, anche se con il genere fantasy non vado molto d’accordo. Scelgo i libri anche in base all’umore e al tempo che ho a disposizione, quindi mi trovo ad alternare romanzi più leggeri e di intrattenimento a letture più classiche o impegnative. Ti dirò che nell’ultimo periodo ho rivalutato molto il thriller e soprattutto gli autori italiani. Troppi nomi da citare, quindi preferisco dirti i libri che hanno segnato la mia persona e anche il lato di autrice: "Il cavaliere d’inverno", "Il petalo cremisi e il bianco", "Harry Potter", "Piccole donne", "Revolutionary Road"…
Nel web hai gestito in passato il fortunato blog “Il libro che pulsa” dove ti occupavi di letteratura. Cosa ricordi di questa esperienza?
In realtà il blog esiste ancora ma ha fatto un trasloco di piattaforma e di “sostanza”. Sentivo il bisogno di cambiare, quel blog stava prendendo una piega che non mi piaceva e lo vivevo come un peso. Mi ha regalato tante soddisfazioni e la possibilità di stringere amicizie virtuali con altri lettori e autori, e questo lo porterò sempre nel cuore. Ora gestisco sempre un sito letterario, un po’ anche diario personale, e lo aggiorno quando riesco e con i miei tempi. Non potevo abbandonare il mio angolino virtuale e quindi ho scelto di rivoluzionarlo, ed è come rivivere questa esperienza per la seconda volta.
Tra le tue grandi passioni c’è quella per gli animali. Parlacene.
Quanto tempo ho a disposizione? Scherzi a parte, io sono figlia unica ed è vero che non ho mai avuto un fratello o una sorella umana, ma ne ho avuti tanti a quattro zampe e anche senza ( ricordiamoci i miei pesciolini rossi). Sono nata e cresciuta in mezzo agli animali e devo anche ringraziare mia madre per avermi trasmesso questo amore, io oggi mi considero una persona migliore perché ho provato e provo sulla mia pelle l’amore incondizionato degli animali. Ho un cane che è entrato nella mia vita 9 anni fa e in qualche modo me l’ha cambiata, posso contare sulla sua presenza nei momenti che ho bisogno ma soprattutto nei momenti in cui non ne ho bisogno. Si può dire lo stesso dei parenti e degli amici?
Nel 2015 esordisci con il romance “Te lo dico sottovoce” che rimane ai vertici delle classifiche per mesi e ti vale la riedizione con Newton e Compton. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Un romanzo che parla di amore a 360 gradi e abbraccia ogni forma di amore possibile. Non si limita solo a quello tra due persone, tra madre e figlio, tra amici, ma comprende ogni sfumatura della vita. L’amore è una parola importante che raggruppa ogni cosa che noi facciamo e ogni persona che incontriamo, è il motore che ci permette di andare avanti e di vivere per davvero. Come si può pensare di vivere senza amare qualcosa e qualcuno? Ed è quello che provo a spiegare con "Te lo dico sottovoce", perché l’amore si trova in ogni angolo, basta saper guardare nella giusta direzione.
Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?
Parlo di tematiche sociali e attuali, ci sono diversi personaggi che svolgono lavori al servizio della società come il medico e il poliziotto, ma parlo anche di 'pet therapy' e il desiderio di essere utili per il prossimo. Non so bene dirti quale messaggio voglio trasmettere, perché non sempre quello che ci vedo io coincide con quello dei lettori. Mi piace l’idea di poter regalare ore spensierate e tanta positività per il futuro.
Nel tuo libro, come affermi tu stessa, affronti la 'pet-therapy'. Perché questa scelta inusuale e convincente?
In realtà la pet therapy è un progetto in cui credo molto e ha tantissimo potenziale. Non deve essere vista come una sostituzione alla medicina tradizione, ma come una co-terapia alla terapia tradizione, usando l’interazione paziente-animale. Se ne parla poco in Italia e anche con un certo scetticismo, quindi la mia intenzione era di sensibilizzare il lettore all’argomento e provare nel mio piccolo a raccontare in cosa consiste. Forse è stata una scelta azzardata e, qualche volta, anche criticata,ma fa parte di me e quindi non ho avuto un minimo di ripensamento.
Qual è stata l’idea per “Te lo dico sottovoce”?
L’idea nasce per caso e in un momento delicato della mia vita, avevo tanti romanzi iniziati e non portati a termine. Avevo l’impressione di avere tra le mani una storia debole, poco sentita. E un pomeriggio come tanti, il mio cane si faceva il pisolino al mio fianco e ho pensato: perché non scrivere un romanzo e mettere Bubu come “protagonista”? E la storia è venuta da sé.
Il tuo pensiero sul self-publishing.
L’autopubblicazione è una bella vetrina se gestita bene. Diventi l’editore di te stesso e hai piena libertà e autonomia su ogni cosa, puoi decidere la copertina, il prezzo, dove rendere disponibile il romanzo online e monitorare in tempo reale le tue vendite. C’è solo una cosa negativa: il libro non si troverà in libreria e quindi difficilmente potrà raggiungere quei lettori “non tecnologici” o poco attenti ai social e classifiche online.
Hai qualche altro progetto in cantiere?
In realtà ho terminato una novella legata a "Te lo dico sottovoce" e sono a metà del nuovo romanzo, non so se saranno pubblicati con Newton Compton ma intanto io continuo a scrivere. Non potrei immaginare la mia vita senza, è qualcosa che mi rende viva.
È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!
Ciao Linda e ciao ai lettori del tuo blog, è stato un piacere anche per me.
Per seguire Lucrezia LUCREZIA SCALI - IO, DALLA PARTE DEL MONDO IMPERFETTO