Ciao Luigi, benvenuto nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Linda, grazie per avermi invitato. Qualcosa di me? Beh, sai, è sempre difficile raccontarsi, ma se proprio devo descrivermi a parole, direi che, folle, sognatore, distratto e allegramente malinconico, siano le parole più dicibile per dare una vaga idea di me.
Descrivici la giornata tipo di Luigi Mancini Scrittore.
Non mi piacciono le giornate tipo, cerco sempre di vivere un nuovo oggi, anche se resto spesso confinato in casa, adoro affondare nel divano, adoro la birra, i film NON Italiani e anche la musica. Ah, dimenticavo, mi piace pure scribacchiare qualche frase qua e là. Ecco, forse, al contrario di quello che pensavo, adoro le giornate tipo.
Quale libro riposa in questo momento sul tuo comodino?
Sto rileggendo "Il fu Mattia Pascal".
La poesia scorre nelle tue vene e lo si evince dalle tue meravigliosi frasi, capaci di colpire al cuore, di scavare in profondità. Come nasce in te l’ispirazione?
Nasce dall'alcool che assumo. No, dai, scherzo! Nasce da tutto, un riflesso, un viso, un nome, cambi atmosferici e canzoni alla radio.
Nel novembre 2013, esordisci con il romanzo “Il punto esatto di due anime”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Troveranno le montagne russe. Troveranno fiori e pezzi di vetro. Credo di aver scritto un romanzo d'amore, ma l'amore è così ambiguo e perverso, che cambia forma in base a chi lo guarda.
Quali tematiche affronti nel libro e quale messaggio vuoi lanciare?
La tematica regina di tutto il romanzo, come ho detto sopra, è l'amore. Ma parla di maschere e società, di droga, forse, solo forse, anche di speranza, sicuramente, parla di eternità. Non lancio messaggi, ma sassi.
Come nasce l’input per “Il punto esatto di due anime”?
Avevo voglia di scrivere qualcosa di diverso, qualcosa che, in qualche modo, potesse riportarmi nei luoghi dove sono cresciuto.
Questo romanzo si classifica finalista al prestigioso Premio Letterario “Penna d’autore”. Parlaci di questa esperienza.
Non amo i concorsi, non credo alle giurie, ma devo dirti che non mi ha fatto piacere arrivare in semifinale? Mentirei.
“Il punto esatto di due anime” è stato pubblicato con la Butterfly Edizioni, come ti trovi con questa casa editrice. La consiglieresti agli emergenti?
Mi trovo benissimo e, sì, la consiglio agli emergenti.
Hai qualche altro progetto in cantiere di cui vuoi metterci a parte?
Odio la parola cantiere, mi fa venire mal di schiena. Comunque no, non ho progetti. Forse.
E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto.
Adoro i lupi, odio farne crepare uno. Il piacere è stato mio. Grazie.
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