Intervista a marika misino

Creato il 16 marzo 2015 da Linda Bertasi @lindabertasi

Ciao Marika, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Linda e ciao a tutti i lettori, ovviamente il mio nome è Marika Misino, ho 28 anni e vivo in una piccola città sul mare della Puglia.
Il diploma di Geometra e il lavoro di impiegata. Dove trovi il tempo per scrivere?
Attualmente sono una consulente assicurativa, ma spero di tornare a fare il mio lavoro di geometra quanto prima perchè lo adoravo. Il tempo per scrivere non mi è mai mancato per il semplice fatto che farlo mi rilassa, mi aiuta a scaricare le tensioni e quindi sarei capace di scrivere anche dopo una di quelle giornate che non finiscono mai. Non mi pesa scrivere, lo faccio con talmente tanto piacere che sarei capace di restare sveglia tutta la notte o di scrivere durante le pause, ecco perchè la prima persona per cui scrivo sono io... e poi gli altri.
Di tedichiari: ‘Fin da ragazzina ho amato ascoltare e collezionare le storie di chi mi circondava.’ Approfondiamo questa dichiarazione.
Si, mi imbarazza dirlo ma io sono una di quelle bambine che ascoltava le storie dei nonni, degli zii e soprattutto dei propri genitori con l'entusiasmo con cui oggi scrivo. Negli anni quelle storie sono diventate talmente trite e ritrite che ho cominciato a cercarle altrove e a collezionarle mentalmente. Mi accontento di tutto: strofe di canzoni, quadri, foto, leggende, pezzi di racconti e di film, storie raccontate ai margini delle strade, barzellette, novelline raccontetemi da amici, familiari, conoscenti, passanti. Insomma, una bella collezione. Traggo tutto quello che posso da chi mi circonda e ogni tanto ne uso qualcuna nei miei racconti. Sono per l'appunto una collezionista di storie.
Hai qualche autore che consideri tua “Musa”?
Ovviamente sì. La mia musa ispiratrice è sicuramente J.K. Rowling. Avevo esattamente 11 anni quando Harry Potter ha preso il suo primo espresso per Hogwarts, ed indubbiamente io sono partita con lui. Ricordo ancora le collette annulai per comprare il prossimo libro in uscita, l'attesa trepidante, il consegnare quelle sudatissime 26.000 Lire (quello era il prezzo in lire dei primi libri, lo ricordo benissimo) alla commessa della libreria che aveva la cortezza di infilarmi nella busta di carta in cui avvolgeva il mio libro stampato fresco, anche un piccolo segnalibro. Per me era un tesoro inestimabile e ancora oggi mi inebrio della scrittura della Rowling, che per me è davvero come una vecchia zia che mi racconta una delle sue storie, con quel suo modo familiare e morbido di descrivere ogni scena e quel suo humor sottile.
Nel 2015 pubblichi il tuo primo romanzo “Il segreto di Maradesh”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
I miei lettori troveranno, mi auguro, una storia avvincente e appassionante. Un vero fantasy con personaggi colorati e fantastici, ma con un cuore più umano di ciò che si possa pensare. Invito tutti quelli che decideranno di partire per il regno di Maradesh di non guardare solo alla storia, ma di vedere Maradesh come una creatura viva e pensante, una creatura che ha mille anime e mille storie dentro di se e che nel suo insieme crea questo grande essere che compie un vero e proprio viaggio dentro se stesso. Il viaggio che in fin dei conti ognuno di noi compie (o dovrebbe farlo) per scoprire la vera essenza di se stesso, lottando contro i propri dubbi, le proprie convinzioni e mettendosi in discussione.

Qual è stato l’input per questo libro?
Io scrivo solo per ispirazione, mai per il “dover” scrivere una storia. Se non ho l'ispirazione giusta si può dire che l'imput non c'è. Nel caso di Maradesh l'imput è stato un sogno, un sogno molto particolare. Ricordo d'aver sognato uno stormo di aquile che volava in cerchio intorno alla cima di una grande montagna, al mio risveglio Maradesh era nata.
Quali tematiche affronti al suo interno e quale messaggio vuoi lanciare?
Le tematiche che affronto sono quelle con cui abbiamo a che fare tutti i giorni: l'amore, l'amicizia, la perdita, l'indifferenza, la crdeltà, il lavoro di squadra, la routine e le nostre convinzioni. Il vero messaggio de Il segreto di Maradesh è quello di non chiudersi al mondo, di abbattare le mura che ci impediscono di affacciarci al bello della vita e a quello che gli altri possono darci, di demolire le proprie convinzioni e di imparare a mettersi in discussione.
Perché il fantasy?
Non c'è un perchè. Mi piace spaziare da un genere all'altro, non ho un genere preferito. Se il mio primo romanzo è un fantasy non vuol dire che in seguito non possa scrivere qualcosa di completamente diverso.
In futuro, pensi di avventurarti in qualche altro genere letterario?
Assolutamente sì, attualmente il mio prossimo progetto è un romanzo storico. Non so se sarò capace di scriverne uno come si deve, ma mi piace vederla come una nuova stimolante sfida.
Il self-publishing ormai è una realtà letteraria piuttosto seguita. Qual è il tuo pensiero in proposito?
Non sono molto favorevole in effetti. Molti mi hanno consigliato di auto-pubblicarmi, ma devo ammettere che l'ho tenuta come ultima opzione dopo il “non pubblicherò” nel caso nessuna casa editrice avesse accettato il mio manoscritto. Mi piace pensare che qualcuno sia riuscito a sbancare con ilself-publishing, ma quanti ci sono riusciti? Probabilmente sarò un po' severa ma credo che tutti noi siamo bravi a dirci di essere bravi, ma cosa succede se mettessimo a confronto tutti qualli che hanno usato questo metodo di pubblicazione con la valutazione da parte di una vera casa editrice? Quanti di loro sarebbero ritenuti “pubblicabili”? Io credo una percentuale molto, molto bassa. Il confronto è necessario per crescere, se restiamo bloccati sulle nostre convinzioni è normale che pensiamo d'essere bravi, ma quanti scrivono davvero e quanti credono di farlo? Io sono per il confronto diretto, o va bene o va male qualcosa l'avrò imparata, diversamente invece da chi non si confronta affato.N.B.: E non so se avete notato, è anche il messaggio di "Il segreto di Maradesh": abbattete le vostre convinzioni ed apritevi al mondo esterno.
Hai qualche altro progetto in cantiere?
Molti, moltissimi. Come ho già anticipato sto lavorando su un romanzo storico, ma in realtà ho già pronti due manoscritti, un nuovo fantasy ed un breve romanzo. Spero di riuscire a farveli leggere.
E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!
Grazie infinite a te Linda e a tutti i tuoi lettori. Un abbraccio!
Per seguire Marika    IL SEGRETO DI MARADESH

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