Intervista a Massimiliano Mistri titolare della casa editrice La Gru

Creato il 25 novembre 2011 da Ilibri

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Nell’intervistare un editore indipendente mi piace sempre, per prima cosa, rompere il ghiaccio chiedendo cosa c’è scritto sulla carta d’identità della sua casa editrice, quindi: quali sono le parole più adatte per far capire cos’è La Gru a chi ancora non la conosce?

La Gru è passione. Voglia di emergere. Desiderio di fare editoria di qualità e alla vecchia maniera. Ed è etica. Quindi niente contributi stampa richiesti ad autrici e autori, niente obbligo di acquisto copie, coinvolgimento di autrici e autori in ogni fase del processo di elaborazione del libro (anche nella scelta della copertina). E stampa responsabile su carta certificata FSC in modo da rientrare quanto prima nel progetto Scrittori per le foreste promosso da Greenpeace.

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C’è un aspetto del vostro catalogo che m’ha colpito molto, è la collana “indipendente”. Dal vostro sito leggiamo:«Indipendente è la collana dedicata a volumi i cui proventi vengono destinati a progetti di beneficenza».

Non è molto frequente trovare iniziative di questo tipo tra le pubblicazioni di un piccolo editore. Raccontaci com’è nata, come s’è sviluppata nel tempo, quali altri libri con queste caratteristiche avete in cantiere.

Allora l’idea è nata dopo aver ricevuto alcuni racconti di Stefania Mascarello, poi confluiti nel libriccino Il regalo di Natale pubblicato lo scorso anno. Stefania ci ha suggerito di contattare un’associazione di Torino che si occupa di gatti (anche Stefania è una gattara), loro hanno dato l’ok e quindi siamo partiti. Da iniziativa estemporanea abbiamo poi deciso di farla diventare una vera e propria collana che quest’anno si è arricchita di Code di stampa scritto da alcuni degli Autori F.I.A.E., con la prefazione di Grazia Francescato. I proventi del libro andranno a Save the Dogs and Other Animals. In cantiere al momento abbiamo un terzo volumetto, questa volta di poesie, il cui ricavato andrà ad Obiettivo Cuore ABC Onlus che opera nel reparto di Cardiologia Infantile dell’Ospedale Monaldi di Napoli. Noi crediamo molto nell’empatia e cerchiamo di diffondere questo messaggio il più possibile.

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La Gru annovera tra le proprie fila collane di narrativa. In qualità di editore riceverai molti (o comunque diversi) inediti. Riesci a rilevare una tendenza verso cui le proposte editoriali sembrano orientarsi?

Mah guarda la tendenza è sempre quella di raccontarsi. Da sempre le persone hanno avuto il bisogno di raccontare se stessi. Noi privilegiamo i libri che abbiano qualcosa da raccontare, qualcosa di strisciante e personale. Penso ad esempio a Qualcosa non va della nostra Giulia Zatti. Ci inorridiscono le mode (vampiri e cose del genere). Ci piacciono le storie e ci piacciono autori e autrici che abbiano un’anima. E non guardiamo la loro carta d’identità. Abbiamo pubblicato Piccole storie indaco di Paolo Amoruso (classe 1995) e pubblicheremo Grido d’amore di Celino Bertinelli (classe 1918).

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i-libri.com cerca sempre di offrire utili consigli anche ad“aspiranti esordienti”. Dunque mi piacerebbe che anche tu ci dessi una mano a tal proposito: da persona che riveste un ruolo di responsabilità in una casa editrice, cosa ti senti di consigliare a chi vuole “farsi conoscere” oggi come scrittore?

Noi siamo mosche bianche, Stefano. Io non me la sento di dare un consiglio su come rapportarsi con gli altri editori perché non vorrei spingere le persone a muoversi in maniera sbagliata con loro. Ti posso solo dire cosa chiediamo noi agli autori e agli aspiranti tali. In primo luogo di parlarci. Tramite email di solito cerchiamo di conoscere e di capire la persona che sta dietro il dattiloscritto. Dobbiamo capire chi è nella vita. Un contratto autore-editore è come un matrimonio. Un briciolo di conoscenza personale credo sia necessaria da entrambe le parti in causa onde limitare spiacevoli sorprese dopo. Chi si vuole far conoscere credo debba capire una cosa fondamentale: aver pubblicato un libro è niente. Per una casa editrice free come la nostra l’impegno di autrici e autori deve essere totale durante la fase di revisione, durante quella di editing e durante la promozione. Noi non possiamo permetterci di investire su persone che pensano che il libro finito sia un punto di arrivo. Non è così, è un punto di partenza. E serve mutua collaborazione.

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La Gru aderisce all’iniziativa NO.E.a.P (“No Editoria a Pagamento”). Quella del farsi pagare per pubblicare è unapratica stigmatizzata da più fronti, ma solo uno dei difetti del mercato editoriale italiano. Puoi indicare ai nostri lettori altri nodi critici (se ve ne sono) che colpiscono il lavoro di un piccolo editore indipendente?

La difficoltà ad entrare nelle librerie, e ti parlo da ex librai. Noi siamo nati dalle ceneri di una piccola libreria editrice indipendente che ha retto 5 anni prima di essere affossata dalla distribuzione e dalle major. Perché mai un libraio dovrebbe riempirsi di libri di piccoli e medi editori quando poi ciò che vende è Fabio Volo (con tutto il rispetto del mondo), Vespa e i soliti noti? Noi fin dalla nostra prima pubblicazione (Settembre 2010, ebbene sì, siamo giovani) abbiamo anticipato il modello lanciato adesso dalle Edizioni SUR: conti deposito, promozioni per i librai, azzeramento o quasi delle spese di spedizione a clienti privati e librai stessi, eliminazione dei rapporti distributivi (da ex librai abbiamo passato le giornate per magazzini e sappiamo bene cosa offrono – poco – e come lavorano – male). Noi crediamo veramente nei libri che facciamo. Ci mettiamo tutte le energie che abbiamo e cerchiamo di avere sempre nuove iniziative ed idee, ma spesso, e capisco perfettamente le ragioni, ci sono mura molto alte da scalare. Ma da amante della montagna ti dico che le scalate in cordata non mi fanno assolutamente paura.

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E-book, e-reader, ecc… si fa un gran parlare di scenari futuri e futuribili: qual è la posizione di La Gru edizioni di fronte alle “nuove tecnologie”?

Ho 38 anni, sono un nostalgico dei vinili per quanto riguarda la musica… Il pensiero della possibilità che il libro cartaceo venga spazzato via mi spezza il cuore. Penso alle librerie che potrebbero chiudere, penso alla perdita del contatto fisico con il libro. Al momento non abbiamo fatto ebook, ma è certo che il 2012 ci vedrà anche in questo ambito. E lo dico, te lo assicuro, con grande dolore.

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Per finire, ringraziandoti per il tempo che ci hai concesso, ti lascio chiedendoti di anticiparci almeno un paio di novità della tua casa editrice, siano esse iniziative a largo respiro oppure “solo” titoli di nuove pubblicazioni.

Ti ringrazio per questa possibilità. Allora, come ti dicevo siamo mosche bianche e ci diverte andare controcorrente. La poesia non va? Perfetto: noi stiamo per immettere sul mercato diverse sillogi nella collana Scintille. Credo sia una cosa dovuta al nostro maestro Neri Pozza. Ho avuto la fortuna di conoscere Neri quando ero bambino perché mio nonno materno è stato suo finanziatore. Sai, entrambi vicentini… Noi ci ispiriamo a lui.

È fresco di stampa Incubi a NordEst di Alberto De Poli, opera che reca prefazione di Massimiliano Santarossa. Tra le novità di novembre-dicembre 2011 vedrà la luce anche Il mio precipizio di Matteo Gubellini, noto illustratore, scrittore e pittore (www.matteogubellini.it). Oltre a questo verrà lanciata la collana CortoCircuito dedicata al noir, pulp, thriller, hard boiled e gialli. La collana è curata dalla torinese e bravissima Francesca Zannella. Tra i titoli di narrativa che, senza nulla togliere agli altri, vedranno la luce nel 2012 vorrei sottolineare Cenere, secondo romanzo di Emiliano Stefanelli e il debutto letterario di Claudia Porta, già definita da qualcuno l’Amelie Nothomb italiana. Paragone impegnativo ma il talento di Claudia è enorme e speriamo possa essere diffuso a macchia d’olio. Così come è enorme quello di Francesco Pierucci, già nostro autore. Poi forse avremo il secondo romanzo di Meri Nigro (il suoMendicante di pensieri è stato il nostro primo libro e ha vinto un mese fa il premio della critica al Primo Premio Valentina). E poi abbiamo un progetto strano, è il secondolibro di Giulio Della Rocca (il titolo è Guru). Stiamo pensando di diffonderlo, in forma non definitiva, attraverso il bookcrossing coinvolgendo i primi lettori nel mandarci le loro opinioni e finendo, quindi, loro stessi nel libro.

(www.edizionilagru.com)

 

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