Intervista a Michela Zanarella. A cura di Lorenzo Spurio

Creato il 26 maggio 2015 da Lorenzo127

Intervista a Michela Zanarella[1]

  

Michela Zanarella

LS: Sensualità, poesie d’amore e d’amare, tua silloge poetica pubblicata nel 2011, affronta il tema dell’amore in maniera molto intima. Quanto di personale, di riferimenti autobiografico c’è?

MZ: Considero Sensualità una raccolta poetica molto intima e personale. Ho racchiuso in versi tutta la mia sensibilità femminile, mettendomi a nudo davanti al lettore, senza paure. Questo libro nasce come promessa d’amore al mio compagno. Ho voluto gridare al mondo tutta la purezza e l’autenticità di un sentimento forte e prorompente. Ogni poesia rappresenta un frammento di vissuto; ogni espressione appartiene ad emozioni profonde e reali.

LS: Nelle liriche c’è una presenza fissa che è quella del destino. Come dobbiamo intendere questo concetto, in maniera religiosa come “disegno provvidenziale” oppure come semplice casualità?

MZ: Secondo me ogni situazione avviene per un disegno già tracciato; gli stessi incontri che facciamo nel corso della nostra esistenza non sono e non possono essere casuali. Vedo la poesia come un dono che mi è stato affidato, una sorta di concessione divina. Ogni istante è un bene unico e prezioso che Dio mi offre per renderlo speciale. Scrivere è dunque salvezza e protezione per mente e spirito.

LS: Alcune scene che dipingi magistralmente nella tua poesia sono cariche di erotismo. Credi che a tutt’oggi nella cultura letteraria italiana o mondiale ci siano tabù nel trattare un certo tipo di scene e se si perché?

MZ: Trattare temi legati alla sessualità e all’amore fisico in letteratura non è semplice, infatti ancora oggi ci sono tabù e paure quando si affrontano certi argomenti. Non dobbiamo però dimenticare che negli scritti antichi ci sono chiari riferimenti all’amore sensuale, esempi concreti sono i miti greci con Saffo ed i racconti di Le mille e una notte. Lo stesso Cantico dei Cantici contenuto nella Bibbia viene considerato “poesia erotica”. Nel terzo millennio ancora si fa fatica ad accettare la letteratura erotica; uno scrittore cinese, Yan Lianke, ha visto mettere al bando la sua opera, Servire il Popolo, perché narrando il periodo della Rivoluzione Culturale del 1966-76 parla di sesso. La società odierna non è del tutto educata al sesso come concetto naturale e spontaneo dell’individuo. Ho scelto di scrivere d’amore e di sensualità, per liberarmi da pudore e timidezza. Spero di aver creato un libro dalla buona intensità emozionale.

LS: Ci sono autori in particolare ai quali ti sei rifatta nella stesura di questa silloge? Quanto pesano per te i classici della letteratura? Qual è il tuo poeta preferito?

MZ: Non mi sono rifatta ad altri autori per la stesura della silloge, ho cercato di mantenere un mio stile, fatto di immagini, suoni, colori ed odori. I classici della letteratura sono sicuramente una guida per la scrittura, anche se devo ammettere che provo ad essere indipendente dai grandi maestri. Tra i poeti che preferisco ci sono Salvatore Quasimodo, Pier Paolo Pasolini, Alda Merini. Leggo anche poeti meno noti ed emergenti. Sono molto legata alla figura di Pasolini, ho fatto uno studio approfondito sulla sua scrittura e sulla sua vita. Non a caso è stato una figura intellettuale che ha anticipato i tempi. Pasolini ha condotto un’inchiesta dove per la prima volta si parlava di sessualità, alla telecamera furono intervistate persone comuni che esprimevano il loro pensiero su prostituzione, divorzio, rapporti sessuali.

LS: Uno degli elementi che ho notato ricorrere spesso nella silloge è il continuo riferimento a una materialità liquida, sia in relazione al paesaggio (ruscelli, mare) che ad esempio alle lacrime versate. Che senso dai a tutto questo?

MZ: L’acqua è l’elemento primordiale, dalla genesi dell’uomo alla natura che lo circonda. È come se mi sentissi legata in modo indissolubile a questo elemento, che ha dato vita a numerose tradizioni spirituali. Il mio segno zodiacale è un segno d’acqua, quindi credo che questa simbiosi non sia casuale. L’acqua è ciò da cui tutto nasce. Nella sua imprevedibilità possiede la calma, la gravità e la profondità, ha il potere di fecondare, è segno generatore nell’universo femminile, dal liquido amniotico alle lacrime.

LS: Com’è maturata l’idea di scrivere questa raccolta di poesie? C’è stata una genesi particolare?

MZ: Questa raccolta è nata come dedica alla persona che amo, l’ho custodita per mesi, fino a quando ho trovato una casa editrice, la Sangel Edizioni, che mi ha accompagnato nella realizzazione di questo piccolo sogno. L’amore è diventato una sorgente a cui abbeverare la mente ed il cuore quotidianamente. Raccogliere in un libro tutte le poesie d’amore dedicate al mio compagno mi sembra  la migliore promessa per l’eternità.

LS: Per i giovani autori è spesso importante l’originalità e non ripetere temi e formule che si sono già adoperate per evitare il rischio di incorrere in critiche poco positive. Credi che un autore debba continuamente rinnovarsi nel suo stile e nei suoi temi o che possa mantenere un suo personalissimo e comunque originale “marchio di fabbrica” che lo contraddistingua?

MZ: Penso che un autore debba seguire un suo stile, non tralasciando comunque la possibilità di tentare altre forme espressive. Uno scrittore può essere sempre originale, anche non abbandonando le caratteristiche di formazione. Per quanto mi riguarda, posso dire che sono sempre alla ricerca di nuove frontiere, ma tengo ben salde le particolarità stilistiche che mi identificano.

LS: Nella nostra contemporaneità sono tutti scrittori. È un dato di fatto che ci sono più scrittori che lettori. La silloge poetica sembra conoscere, come genere, una grande diffusione e, forse, una minore attenzione critica. Pensi sia difficile per un nuovo autore oggi imporsi sulla scena? Se si perché? Quali sono gli ostacoli maggiori?

MZ: È davvero difficile imporsi nel panorama letterario attuale, come tu stesso hai detto, ci sono più scrittori che lettori. L’importante penso sia scrivere perché si crede in se stessi e nel contenuto del libro che si propone, indipendentemente da un buon successo editoriale o meno. La poesia è un genere poco commerciale, è raro trovare un poeta emergente che riscuota consensi dalla critica e dal mercato librario.

LS: Quali sono i tuoi autori preferiti? Quali sono le tendenze, le correnti italiane e straniere e i generi letterari che più ti affascinano? Perché?

MZ: Amo Alda Merini e Pier Paolo Pasolini, sono due figure che hanno segnato il mio percorso di scrittura. Vivo a Monteverde, il quartiere in cui Pier Paolo ha vissuto ed ha ambientato Ragazzi di vita. Ripercorrere quotidianamente le strade dove anche lui è stato, mi porta ad essere ancora più legata alla sua figura, lo considero l’ intellettuale del sociale.  E’ comunque una mia ispirazione l’opera di Henry James, alla quale ancora tutti attingono per la letteratura e il cinema moderno. Logicamente Baudelaire, Rimbaud, Verlaine sono gli angeli custodi della mia penna.

LS: So che rispondere a questa domanda sarà molto difficile. Qual è il libro che di più ami in assoluto? Perché? Quali sono gli aspetti che ti affascinano?

MZ: Il libro che più amo è Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini, perchè la sua scrittura è visiva, riesce a coinvolgermi e mi fa vedere le situazioni descritte dall’autore. Ambisco ad una scrittura del genere.

Michela Zanarella e Lorenzo Spurio durante la Cerimonia di premiazione del 3° Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” a Firenze nel novembre 2014

LS: Quali libri hai pubblicato? Puoi parlarcene brevemente?

MZ: Ho pubblicato sette raccolte di poesia,  una raccolta di racconti, un romanzo, sono presente in più di cento antologie. La prima silloge è Credo ed. MeEdusa nel 2006,  sono seguiti Risvegli ed. Nuovi Poeti nel 2008, Vita, infinito, paradisi ed. Stravagario nel 2009, Convivendo con le nuvole ed. GDS nel 2009, Sensualità Sangel Edizioni nel 2011, Meditazioni al femminile Sangel Edizioni nel 2012, L’Estetica dell’oltre  ArteMuse Editrice nel 2013, Le identità del cielo Lepisma Edizioni nel 2013 e Nuova identità. Il segreto. Twins Edizioni nel 2015. Ho pubblicato la silloge Una farfalla in volo nel libro Creare Mondi edito da Fara Editore nel 2011. Credo ha segnato il mio ingresso nel mondo della poesia, la scrittura in versi è molto semplice, dettata dall’istinto. Risvegli è una raccolta intrisa di ricordi, la considero molto descrittiva, meno acerba rispetto al primo volume. Vita, infinito, paradisi è un libro a cui tengo molto, le poesie sono quasi tutte vincitrici di premi letterari e lo considero un volume di qualità. Convivendo con le nuvole è una raccolta di brevi racconti, ha avuto una buona diffusione nel web e devo ammettere che mettermi alla prova in narrativa è stato stimolante. Sensualità è un libro di poesie d’amore, tutto rivolto ai sentimenti. Meditazioni al femminile è un volume di maturazione dello stile e di forte intensità per il contenuto. L’Estetica dell’oltre raccoglie cinquantatre poesie ed è la mia visione di ciò che va oltre la vita, è una silloge molto spirituale dove è forte la simbologia ed il riferimento alla religione. Le identità del cielo è un proseguimento del mio percorso di riflessione sull’esistenza, sempre con chiari rimandi alle mie origini, alla famiglia, a quei valori che considero indispensabili e di respiro universale. Nuova identità. Il segreto è la biografia della giovane cantautrice Linda d, racconto la sua storia, un percorso di vita non facile, dove ogni scelta diventa atto di coraggio per crescere.

LS: Collabori o hai collaborato con qualche persona nel processo di scrittura? Che cosa ne pensi delle scritture a quattro mani?

MZ: Ho seguito dei corsi di scrittura creativa per affinare lo stile e per migliorare il linguaggio. Conoscere la lingua italiana è fondamentale e studiare non è mai abbastanza.

Ho scritto solo qualche poesia a quattro mani, può risultare stimolante per un confronto diretto, ma preferisco comunque gestire in modo autonomo la mia ispirazione. Sono una solitaria in scrittura.

LS: Cosa pensi dell’odierno universo dell’editoria italiana? Come ti sei trovata con la casa editrice che ha pubblicato il tuo lavoro?

MZ: L’editoria italiana è molto vasta, ci sono tante possibilità, bisogna saper valutare bene a chi affidare la propria opera. Personalmente ho cambiato diversi editori, con tutti però ho mantenuto un rapporto di rispetto e di  fiducia. Non è solo l’editore a determinare il “successo” di un libro, conta molto l’impegno dell’autore stesso. Sapersi promuovere nel mondo editoriale è sicuramente un vantaggio.

LS: Pensi che i premi, concorsi letterari e corsi di scrittura creativa siano importanti per la formazione dello scrittore contemporaneo?

MZ: I premi e i riconoscimenti sono importanti, ottenere dei buoni risultati nei concorsi letterari può sicuramente dare una diversa visibilità.

LS: Quanto è importante il rapporto e il confronto con gli altri autori?

MZ: Il confronto con gli altri autori è un ottimo metodo per valutare e comprendere le proprie capacità. Tutto è utile per migliorare.

LS: Il processo di scrittura, oltre a inglobare, quasi inconsciamente, motivi autobiografici, si configura come la ripresa di temi e tecniche già utilizzate precedentemente da altri scrittori. C’è spesso, dietro certe scene o certe immagini che vengono evocate, riferimenti alla letteratura colta quasi da far pensare che l’autore abbia impiegato il pastiche riprendendo una materia nota e celebre, rivisitandola, adattandola e riscrivendola secondo la propria prospettiva e i propri intendimenti. Che cosa ne pensi di questa componente intertestuale caratteristica del testo letterario?

MZ: Sicuramente chi scrive apprende o fa riferimento a qualcosa di già noto ed esistente, l’abilità di un autore sta nel saper rendere originale ciò che propone.

Michela Zanarella

LS: Quali sono i progetti, tanto editoriali quanto concorsuali e impegni e collaborazioni poetico-musicali che ti vedono coinvolta in questo periodo e nel prossimo futuro?

MZ: Tantissimi progetti, promuoverò il romanzo Nuova identità. Il segreto la biografia di Linda d, presto uscirò tradotta in Romania, è in programma anche una nuova raccolta di poesie che include il monologo teatrale con l’attrice Chiara Pavoni “Tragicamente rosso”, continuerò ad essere nella Giuria di diversi concorsi letterari, proseguirà l’attività con la mia associazione di promozione sociale “Le Ragunanze”, sto lavorando attivamente nella redazione di Laici.it e Periodico Italiano Magazine, diciamo che gli impegni non mancano e spero di portarli a termine passo dopo passo con lo stesso entusiasmo di sempre.

 LS: Cosa ne pensi di questa brevissima poesia di Alda Merini intitolata “A volte Dio”

A volte Dio

uccide gli amanti

perché non vuole

essere superato

in amore

Potresti commentare per noi questa poesia?

MZ: L’amore di Dio per l’umanità è unico e Lui lo ha dimostrato su quella croce, forse Alda voleva proprio mettere in evidenza la forza e la potenza dell’amore di Dio verso i suoi figli, lei scrive infatti “a volte”, quindi non sempre, l’amore che finisce è degli amanti, non di Dio,  quell’ ”uccide” non credo voglia essere di condanna, ma solo una manifestazione della grandezza del Padre che ci ama incondizionatamente. Rimane comunque una delle tante interpretazioni date dalla poetica di Alda Merini.

 LS: Che cosa è secondo te la poesia? Come la definiresti o come la spiegheresti a un neofita dalla letteratura?

MZ: La poesia per me è prima di tutto essenzialità, è attenzione nella scelta di immagini e parole, purezza del linguaggio, considero la poesia una sorta di rituale che necessita di silenzio, pazienza, ed impegno. Non ci si può improvvisare in nessuna forma di scrittura, chi ci ha preceduto insegna bene cos’è la poesia, cosa significa scrivere. Leggere è un buon inizio per chiunque voglia avvicinarsi al mondo letterario.

  

Roma, 6 Maggio 2015

 

[1]La presente intervista si compone di parti di due interviste precedenti fatte all’autrice (rispettivamente l’intervista in occasione dell’uscita della silloge Sensualità, poesie d’amore d’amare, fatta il 7 Luglio 2011 e quella fatta in occasione dell’uscita della silloge Meditazioni al femminile, fatta il 14 Agosto 2012). Alle domande di queste due interviste ne sono state aggiunte alcune nuove che sono rispettivamente le ultime tre dell’intervista qui pubblicata.



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