Spesso nel nostro blog ci occupiamo di segnalare e intervistare grandi autori e fotografi.
Abbiamo pensato di iniziare a dar voce anche a giovani fotografi e nostri studenti, per raccontare le loro storie e cosa significhi, per un un nuovo autore, iniziare a muovere i primi passi nell’attuale mondo della fotografia.
Dopo l’intervista a Silvia Landi, continuiamo con un altro studente, Mirko Viglino, secondo vincitore della borsa di studio della Masterclass di reportage e che sta portando avanti un suo percorso di crescita, personale e professionale, nel mondo della fotografia.
Intervista a cura di Massimiliano Tempesta.
1) Parlaci del lavoro che ha vinto la borsa di studio.
2) Sono già alcuni mesi che la Masterclass è iniziata un primo bilancio di questa esperienza?
Mi sono avvicinato alla Masterclass dopo aver riflettuto a fondo sulla mia voglia di vivere la fotografia come se fosse un lavoro, consapevole del fatto che forse non lo sarà mai e sull’impegno che ero disposto a mettere in campo per raggiungere la consapevolezza della mia visione. La Masterclass sta andando oltre le mie aspettative, ogni incontro con il gruppo mi fa aprire gli occhi per la prima volta su cose che prima non potevo vedere, è un continuo lavoro di sensibilizzazione ai contenuti che generano immagini, sto scoprendo cosa vuol dire pensiero ed intenzione fotografica. Giovanni, Fausto e Paolo mi hanno sorpreso per l’intensità con cui affrontano ogni argomento, non lasciano nulla di intentato, ogni storia con la loro visione e la loro consapevolezza può essere potente fotograficamente.
Il progetto che sto portando avanti parla di vocazione, di rinuncia e di forza interiore, il tutto canalizzato attraverso la vita di un ragazzo “particolare”. Lo sto seguendo da più di un anno e la Masterclass ha dato la spinta giusta alle mie motivazioni per portare a termine questo lavoro che è andato via via complicandosi.
Mirko Viglino nasce nel 1980 a Roma dove vive e lavora attualmente come tecnico di laboratorio nel campo delle pitture per edilizia. Si diploma come perito aeronautico e consegue la licenza di pilota commerciale di velivolo. Nel 2012 scopre che la fotografia può essere una meravigliosa scusa per capire meglio ciò che lo circonda, il motore dietro la sua passione è la paura e la voglia di comprendere attraverso il gesto fotografico situazioni che altresì lo allontanerebbero. Trovare l’inaspettato e l’assurdo nella quotidianità delle persone che ci vivono intorno è la base della sua ricerca.
Ecco una selezione di foto dal progetto Electromagnetic Field.