Da dove nasce il titolo “Spassiunatamente”?
E’ stato scelto perché si addice al repertorio della musica napoletana che proponiamo, è stato scelto per prendere coraggio, per scrollarci di dosso i timori dando spazio alla bellezza delle parole, all’armonia e alla profondità dei valori trasmessi. La tradizione se si lascia chiusa negli armadi muore, invece va praticata, divulgata e vissuta.
Come mai la scelta di essere accompagnato da un quartetto d’archi?
E’ interessante riproporre la musica napoletana con arrangiamenti e rivisitazioni, comunque rispettose della tradizione, ma in chiave innovativa.
E gli Avion Travel?
Abbiamo fatto l’anno scorso una lunga tournée dopo dieci anni. Il lavoro degli Avion Travel sussiste e prosegue attraverso le singole carriere dei componenti della Piccola Orchestra. Ogni tanto ci ritroviamo…
La musica napoletana è immensa ed eterna. Da Roberto Murolo a Sergio Bruni per arrivare alla fusion jazz/blues di Pino Daniele. Dove vi collocate?
I talenti citati, Murolo, Bruni, Daniele sono riconosciuti da tutti. Esistono tanti artisti che hanno rielaborato la musica napoletana attingendo dalla storia e dalla tradizione. Noi riproponiamo i classici con l’intenzione di testimoniare la radice popolare e le espressioni di individualità artistiche di altissimo livello. Ci siamo posti il problema di affrontare questo percorso sgombrando il campo da paure, come dicevo prima, con coraggio. La musica napoletana si distingue per il repertorio eccelso fatto di melodie, armonie e testi che sanno sfociare in vari umori: dal romanticismo all’ironia, dall’angoscia all’ilarità.
Quali canzoni porta sempre nel cuore?
Napulitanata portata al Festival di Napoli da Mario Abbate e ‘A Serenata e Pulecenella di Giulietta Sacco.
A tutti è data l’opportunità di partecipare al concerto con un contributo di 20 euro. L’obiettivo è sostenere l’ambizioso progetto dell’AUCC onlus. E qual è il modo migliore per sostenere la ricerca se non con un concerto di prestigio? Il tutto… “Spassiunatamente”.
Floriana Lenti