Intervista a Rossella Padovano, autrice de “La grazia dell’acqua”

Creato il 20 ottobre 2015 da Soleeluna

Intervista

Oggi abbiamo l’intervista a Rossella Padovano. Scopriamo chi è e quale libro ci vuole presentare.

Benvenuto nel Sole e Luna Blog, Rossella.

Ti va di presentarti ai nostri lettori? Come occupi il tempo durante il giorno? Quali sono le tue passioni?
Mi chiamo Rossella Padovano, e il mio tempo durante il giorno lo spendo lavorando per un brand che produce abbigliamento e accessori. Sono una designer. La moda è stata una delle mie passioni e alla fine è diventata un lavoro. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura e alla lettura. Vi risparmio le solite passioni per musica, arte etc.
Sei qui per presentarci “La grazia dell’acqua”, un romanzo che presto recensiremo sul nostro Blog. Di che parla e che temi tratta?
La Grazia dell’Acqua è un romanzo che tratta i temi classici della narrativa con contaminazioni provenienti dal mondo fantasy. I personaggi sono (spero!) interessanti e variegati. Il potente e illuminato Percy-Bysse, Evan, cadetto di Ardesia e la sua passione per le spade e la scienza, Soφια (Sofia), audace principessa che impara a sfidare i suoi limiti o ancora l’austero e spietato Bρεvτ (Brent), sono personaggi le cui storie, incrociandosi tra loro, incrociano anche le sorti dei regni di Rosemund e Ardesia, due culture opposte e avversarie. Oltre alle loro vicende, che si intrecciano inevitabilmente nonostante le distanze e la rivalità atavica tra i due regni, anche i sentimenti dei personaggi saranno sottoposti ad ardue contese in un tragico crescendo dove l’amore perde ma non soccombe.
Il tuo libro parla di temi attuali, come l’ateismo e il vegetarianismo, ma li mette anche in contrapposizione a chi crede in un Dio e difende questo credo e a chi si ciba di carne. Vuoi dirci perché hai trattato questi due temi? E pensi che siano per forza in conflitto nella società di oggi?
Sicuramente non li metto in contrapposizione. Non sopporto i radicalismi e io sono, sia sul cibo che sulla religione, piuttosto anarchica. Mi interessava sottolineare le differenze culturali attraverso codici contemporanei e non attraverso i soliti conflitti di potere. L’ateismo e la cultura vegan dei cittadini di Rosemund non sono le ragioni per cui i due popoli sono avversari ma sicuramente sono elementi che ne determinano le differenze peculiari di carattere e visione della vita. Se devo dire come la vedo io, che sono quasi vegetariana, se mi trovassi nella Locanda del Bue sarei seduta accanto ai ragazzi di Ardesia.
Una principessa di una stirpe comincia a frequentare il figlio del re dell’altra stirpe. Il loro rapporto si rivelerà facile?
Mai sia! I matrimoni tra Rosemund e Ardesia non si fanno. I due protagonisti passano dall’odio all’amore, e questo li porterà ad affrontare difficoltà e ostacoli. Famiglia e amici avverseranno la loro scelta, ma sarà un rapporto difficile anche a causa delle differenze culturali e di abitudine che porterà spesso i due a duri scontri.
Cosa ti ha spinto a scrivere questo romanzo?
È stata come un’eruzione, un tappo che senza controllo salta. Libri letti, film, musica e immagini si sono mescolati tra loro e sono esplosi, riversandosi sotto forma di parole di quello che è diventato “La Grazia dell’Acqua”. Sicuramente il luogo in cui vivo ha influito, la Baviera con i suoi laghi, la sua natura aspra, prorompente e il suo singolare imbrunire, è la stessa che ha colorato di blu e poesia il film Ludwig di Luchino Visconti, e poi c’è Roma, la mia seconda città, piena d’arte, storia e bellezza.
Quali le impressioni che hai finora ricevuto?
Se parliamo del mercato editoriale, l’impressione che ho avuto è variegata. Farsi conoscere non è facile, anche perché in giro c’è tutto. Chi ha letto La Grazia dell’Acqua lo ha apprezzato, questo è positivo ma non garantisce cospicue vendite e una folla di lettori. Sto vivendo situazioni divertenti e snervanti allo stesso tempo. Divertente perché ho l’impressione che chi si accinge a scrivere oggi sia completamente matto, sembra che il mercato non abbia bisogno di nulla, ma questo non mi impedisce di perseverare, perché scrivere è un piacere. Snervante è l’idea che tutte le forme d’arte e di comunicazione, presto, saranno gratuite. E non importa quanto tu abbia lavorato alla stesura di una storia. Come tutte le cose “free” rischia di essere considerata di scarso valore, a meno che non sei capace di scrivere Il Trono di Spade, se conquisti il video è fatta.
Puoi riportarci un breve passaggio tratto dal libro?

Il coraggio di sfidare la politica e la purezza di un sentimento: due cose che insieme non vanno da nessuna parte. Sapete, molti secoli fa già esistevano le favole, storie di amori tormentati, dove le difficoltà sembravano insormontabili, ma alla fine il bene trionfava sempre e c’era il lieto fine. E guarda caso il protagonista era sempre un principe, (solitamente vestito di azzurro, colore che trovo non doni a nessun uomo, ma questo è uno stupido dettaglio), che finiva per innamorarsi della principessa. Questo dovrebbe dirvi qualcosa.

Percy-Bysse, commerciante di Ardesia

Quali i tuoi progetti letterari futuri?
Sto lavorando a un romanzo Urban Fantasy, che prevedo di terminare a dicembre. Contemporaneamente ho tracciato a grandi linee il seguito di La Grazia dell’Acqua. Ho un terzo progetto nel cassetto, il genere è completamente diverso, ma è prematuro parlarne e ho ancora molti dubbi a riguardo.

Dove possiamo continuare a seguirti?
Sulla pagina Facebook del libro:
https://www.facebook.com/lagraziadellacqua
Grazie per essere stata ospite del nostro Blog!


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