Ciao Samantha, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Linda, grazie per avermi invitata nel tuo blog. Per me è sempre stato difficile rompere il ghiaccio e parlare di me, così comincio dalle generalità: ho trentasei anni e vivo in provincia di Varese con mio marito e i nostri bimbi. Ho frequentato il liceo linguistico e successivamente il Politecnico di Milano dove mi sono laureata in ingegneria informatica. Lavoro come impiegata nella stessa ditta da dieci anni dove macino tantissimi numeri. Le parole invece sono la mia passione, anche se relegata al tempo libero, e Samantha L’Ile è l’identità “segreta” in cui mi rifugio quando scrivo.
La laura in ingegneria informatica e l’impiego decennale in una ditta. Quando hai deciso di impugnare carta e penna e dove trovi il tempo per scrivere?
Fin da bambina ho sempre amato scrivere e per moltissimi anni a chi mi domandava “Cosa vuoi fare da grande?” io rispondevo sempre: “La giornalista per scrivere e viaggiare in tutto il mondo”. Crescendo ho scelto un percorso di studi tecnico che mi avrebbe dato più possibilità di impiego e i libri sono rimasti una grande passione. Sono una lettrice compulsiva e per molti anni ho scritto solo dei diari. Nel 2012, attraversavo un periodo triste e così un giorno ho aperto un file word e ho cominciato a scrivere la storia dei fratelli Island. Le loro vicende mi frullavano in mente da molto tempo e così è stato facile e molto rapido trasporle su carta, nonostante il pochissimo tempo libero di cui dispongo. Di solito scrivo la sera quando la casa diventa silenziosa, sempre se non sono troppo stanca da crollare anche io!
Quale libro hai sul tuo comodino?
Sul mio comodino ci sono solo due oggetti: la sveglia, di cui farei volentieri a meno, e il mio adorato Kindle. Mi sono decisa a comprarlo circa due anni fa ed è stato uno dei migliori acquisti tecnologici della mia vita. Ho sempre tantissimi libri e ultimamente sono quasi tutte storie romantiche e di puro svago. Al momento sono a metà di “Se torno, ti sposo” di Kristan Higgins, un’autrice che ho scoperto e apprezzato nell’ultimo anno.
Gestisci personalmente il tuo blog(http://sammylile.blogspot.it/). Di cosa ti occupi nello specifico?
Il mio blog è uno spazio personale in cui scrivo dei vari argomenti che mi passano per la mente e desidero condividere. I post possono essere di varia natura, sia personale che pubblica, magari traendo spunto da un articolo di giornale o da un fatto che mi ha colpita. Sono tutti scritti secondo il “Sammy pensiero” ovvero il mio punto di vista che può essere condivisibile oppure no, ma è il mio con rispetto, onestà e senza censura ( a parte la mia). Purtroppo non ho molto tempo da dedicarvi e spesso mi sfuggono le idee: magari sono in ufficio e accade qualcosa di cui vorrei scrivere ma poi le ore e i giorni passano e il post non vede la luce. L’ultimo post che ho pubblicato parlava del mondo del Self Publishing visto dal mio punto di vista, ovvero una persona che ci vive da poco più di un anno. Al momento sto scrivendo il suo “post gemellino”, riguardo alle famose e famigerate recensioni.
Nel 2012, inizi la trilogia “Le vicende degli Island” e dai vita al tuo romanzo d’esordio “Generazione magica”. Di cosa si tratta?
"Le Vicende degli Island" è una trilogia fantastica con una forte connotazione rosa, incentrata su sentimenti positivi come l’affetto fraterno, la forza della famiglia, l’amicizia più sincera e l’amore romantico, inevitabile quando indissolubile.
“Generazione Magica” introduce i fratelli Island: Samuel, il primogenito altruista e responsabile, fa sempre la cosa giusta e assomiglia a un santo mentre Sebastian, cinico ed egocentrico, fa spesso la cosa sbagliata ed è molto simile a un diavolo tentatore. I fratelli Island condividono però un segreto, sono gli unici al mondo a possedere poteri psichici eccezionali o almeno così credevano fino all’incontro con la giovane Elizabeth. La storia si complica con il ritorno di Alice, il primo e mai dimenticato amore di Samuel, che vuole smascherare i loro poteri e conoscere finalmente la verità.
Nel 2013, arriva il secondo volume “Doppio prodigio”. Daccene un assaggio.
“Generazione Magica” si chiudeva con un segreto sconvolgente: John, lo zio di Samuel e Sebastian, ha avuto due figli gemelli che sono stati abbandonati alla nascita e di cui si sono perse le tracce. “Doppio Prodigio” è quindi un viaggio alla loro ricerca perché niente è più importante della famiglia. Non anticipo altro, solo che anche i gemelli sono portentosi!
E, nel 2014, concludi con “Ultimo incanto”. Cosa rappresenta per te questa trilogia?
“Le Vicende degli Island” è il mio progetto più importante perché, nonostante la tante idee e i lavori nel cassetto, è stato il primo che ho condiviso con i lettori. È stato anche un esperimento, con la mia adesione al programma Amazon KDP sotto pseudonimo, per proporre la mia storia a lettori sconosciuti e imparziali (insomma niente amici e parenti). È stata un’esperienza molto interessante chi mi ha fatta entrare in un mondo tutto nuovo, complesso e sconosciuto. Per mia gioia ho avuto riscontri positivi e tramite i social network ho avuto contatti con persone che mi hanno letta. Il mese scorso ho completato la trilogia pubblicando “Ultimo Incanto” e mi sono sentita strana: molto soddisfatta da un lato e malinconica dall’altro perché gli Island hanno riempito i miei pensieri per più di due anni e mi mancano!
Sempre nel 2014, arriva il tuo quarto romanzo “Coppia di cuori”, un romance contemporaneo. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Una storia molto romantica e una protagonista in cui è facile immedesimarsi tra il lavoro schiavitù, il mutuo da pagare, una madre asfissiante, le amiche sempre presenti e un tris di uomini da impazzire: l’ex fidanzato bastardo, l’irresistibile collega irlandese dalla chioma di fuoco e il migliore amico che forse è qualcosa di più. Nonostante si sfiorino alcuni temi seri, legati alla crisi del mercato del lavoro, le raccomandazioni e la fuga all’estero per cercare un futuro migliore, è un libro leggero e positivo.
Qual è stato l’input per questo edito e quale messaggio hai voluto lanciare ai lettori?
“Coppia di Cuori” è nato quasi per caso, grazie a una mail ricevuta da Amazon riguardo al concorso Big Jump a cui ho partecipato nella sezione rosa. Ho voluto raccontare una storia d’amore dolce e rispettoso, tra due giovani che si affaticano in un mondo lavorativo difficile per trovare la loro strada. La protagonista è una trentatreenne moderna, proprio come se ne incontrano tante, e il personaggio maschile è il classico bravo ragazzo, talentuoso e brillante, che tutte vorremmo incontrare, almeno una volta superata la fase del “bello e dannato”. Il libro ha un tono ironico e leggero, ma i sentimenti sono autentici e i fatti verosimili, tanto da poter realmente accadere!
Con questo romanzo partecipi al concorso Big Jump. Raccontaci quest’esperienza.
Ho partecipato al concorso Big Jump nella sezione rosa. La prima fase era “social” ovvero prevedeva una votazione on line sul sito 20lines dove avevo caricato un estratto di 120 righe e la sinossi di “Coppia di Cuori”. I primi dieci più votati di ogni categoria (rosa, giallo e storico) sono passati alla seconda valutazione da parte di Rizzoli che ha poi pubblicato un e-book per ogni categoria, di cui uno anche cartaceo. Parallelamente Amazon KDP ha assegnato un suo premio che prevedeva sostanzialmente pubblicità gratuita.
Non mi sono iscritta con la speranza di vincere perché non avevo intenzione di chiedere a nessuno di votarmi. Il mio pseudonimo è noto a pochissime persone nella mia vita reale e non avevo intenzione di cambiare. La mia speranza era di raggiungere altri lettori a me estranei, attingendo agli utenti di 20lines. In realtà, per quel che ho potuto vedere, hanno votato principalmente i partecipanti alla gara. Quando hanno iniziato a verificarsi polemiche e imbrogli, con successivi controlli e correzioni da parte degli organizzatori, ho perso interesse e non ho più seguito fino alla premiazione, anch’essa ricca di polemiche. In ogni caso, comunque sia andata, sono contenta di aver ricevuto quella mail perché altrimenti non mi sarei imposta una scadenza così stringente per completare la revisione e pubblicare “Coppia di Cuori” a inizio 2014.
I tuoi libri sono self-publishing. Perché questa scelta?
Sinceramente non è stata una scelta diretta, ma ci sono arrivata per gradi. Quando ho deciso di far leggere ad altri il mio libro, ho fatto una ricerca su internet concentrandomi sulle CE. Ho letto tantissimi forum, articoli e siti specializzati per farmi un’idea e alla fine ho contattato via mail cinque grandi CE. Nel frattempo ho scoperto che esisteva anche il mondo self e così, quandonon ho ricevuto risposta, mi sono iscritta ad Amazon KDP. Successivamente ho scoperto altre piattaforme e ho deciso di aderire anche a Narcissus per arrivare negli altri store oltre ad Amazon. Sui social network ho anche “incontrato” molte persone che come me scrivono per passione e abbiamo confrontato le nostre esperienze. Alcuni sono felici con piccole CE, altri sono approdati a una grande CE e altri ancora sostengono il self come il futuro dell’editoria. Non credo ci sia una scelta giusta e una sbagliata, siamo tutti diversi e ognuno trova la sua strada in base al proprio carattere e alle aspettative per il futuro. Finora non mi sono pentita della mia scelta e sono favorevole al digitale, ma non posso negare che sarebbe meraviglioso vedere una mia storia sugli scaffali delle librerie.
Hai qualche altro progetto di cui vuoi metterci a parte?
Alcune lettrici mi hanno chiesto un seguito di "Coppia di Cuori" per scoprire come evolve la storia d'amore di Margherita. In realtà non ho previsto un vero e proprio seguito, ma sto scrivendo la storia di Francesca e Leo, due personaggi conosciuti in "Coppia di Cuori".
E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!
Grazie Linda per avermi ospitata e per le domande interessanti che mi hai posto. Crepi il lupo e buona fortuna anche a te per il futuro!
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