Intervista a stefania chiappalupi

Creato il 19 ottobre 2015 da Linda Bertasi @lindabertasi

Ciao Stefania, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Linda, grazie per avermi ospitata nel tuo bellissimo blog. Mi presento subito: mi chiamo Stefania e sono nata a Roma nel 1970.Amo viaggiare, conoscere posti nuovi e soprattutto andare alla scoperta di diverse realtà. Sono un’appassionata della cultura medio orientale. La musica e la poesia sono da sempre le mie compagne di vita. Attualmente vivo in provincia di Alessandria con mio marito e mio figlio.Il diploma in lingue stranieree la qualifica in Contabilità. Quando si accende in te la scintilla che ti fa impugnare carta e penna?
Non avevo ancora compiuto il mio dodicesimo compleanno, quando scrissi la mia prima poesia. In quel periodo ero una grande fan di Renato Zero, potevo considerarmi una Sorcina con la S maiuscola. Mio padre realizzò il mio grande desiderio di andare ad un suo concerto e ne rimasi davvero affascinata. Quel suo essere così diverso dagli altri, così eccentrico per quel periodo mi illuminò a tal punto da indurmi a scrivere quella che sarà la mia prima poesia “Uomo”, che a lui ho dedicato. La poesia racconta la storia di un uomo che vive dietro una maschera e alla fine toglierà per rivelare al mondo il suo vero volto.Quali sono i tuoi autori preferiti e c’è qualcuno tra questi che consideri tua “Musa”?
Attualmente non ho un autore preferito, leggo moltissimo e le mie letture spaziano dalla narrativa, al giallo, alle biografie e per finire alla letteratura. Tuttavia, durante la mia adolescenza ero un’accanita lettrice di Danielle Steel e sono convinta che abbia lasciato un segno indelebile nel mio modo di scrivere.La poesia è una delle tue grandi passioni. Parlacene.
Come ho già detto prima scrivo poesie dall’età di dodici anni. Avvertivo il bisogno di scrivere ogni qualvolta provavo una forte emozione, come la perdita di una persona cara, un incindente o semplicemente un brutto voto a scuola. Era come se scrivendo riuscissi a colmare il vuoto che si creava in mee la sensazione di tristezza che provavo, attraverso la poesia riusciva a trasformarsi in qualcosa di positivo.Nel 1990 una delle tue poesie viene pubblicata nella rubrica “ E’ nato un poeta” sul magazine Confidenze. Di cosa si tratta?
Quella è stata davvero un’esperienza incredibile. I miei genitori non condividevano la mia passione per la scrittura, ma a differenza di loro mio fratello maggiore mi incitava nel continuare e quando trovò l’articoloin cui si diceva che nella rubrica “E’ nato un poeta” sul magazine Confidenze, c’era la possibilità di vedere pubblicata una propria poesia, mi convinse a spedirne una. Con mia grande soddisfazione, la mia poesia venne selezionata ed in seguito pubblicata. La poesia scelta, dal titolo “Il nostro amore interessato”, racconta la storia di una giovane donna povera e disagiata che accetta l’amore di un uomo avanti con gli anni, per riuscire ad emergere in una società infida e malata.Nel 2009 partecipi al concorso Centro Minerva con la poesia “Un’occasione unica” e ricevi la menzione d’onore. Cosa ricordi di questa esperienza?
Ho un bel ricordo di questa esperienza. Una mia carissima amica mi incitò a partecipare a questo concorso ed io inviai appunto la poesia “Un’occasione unica”. Il risultato mi lasciò esterefatta, ma la cosa che apprezzai maggiormente fu la spinta che ricevetti daparte degli organizzatori a continuare a scrivere. In quel periodo, ero molto abbattuta e voleva abbandonare i miei sogni.E, nel maggio 2014, esordisci con il romanzo “Un’occasione unica”, omonimo della poesia che ti fece vincere il concorso.Cosa troveranno i lettori al suo interno?
“Un’occasione unica” racconta la tormentata storia d’amore tra Lavinia, una giovane donna Europea e Sami, un facoltoso medico di fede Islamica.Il romanzo è una riscoperta del tempo che scorre lento e malinconico tra due culture differenti che spesso si inseguono.
Quale messaggio hai voluto trasmettere?
Nel mio libro ho voluto lanciare un messaggio d’amore universale. Mi piacerebbe che chi leggerà il libro possa capire che l’amore ha il potere di varcare anche i confini delle differenze più spinose, come quelle religiose. E soprattutto, mi piacerebbe dimostrare al mondo che Dio è lo stesso per tutti, cambia solo il modo in cui si è rivelato.Quali tematiche affronti?
Come citato nella precedente domanda, la tematica fondamentale del mio romanzo è la differenza tra religioni. Tuttavia un’altra tematica importante che ho voluto affrontare è la dolorosa lotta contro la sclerosi multipla. In quanto Sami, il protagonista maschile, è un famoso neurologo che collabora nella ricerca per combattere questa malattia .Qual è stato l’input per questo libro?
E’ una storia molto lunga, ma cercherò di raccontarla brevemente. Molti anni fa durante un viaggio in Israele fui coinvolta in un attentato terroristico a Gerusalemme. In quell’occasione fui aiutata da una famiglia Islamica che mi diede rifugio nella loro bottega. Questo triste episodio mi spinse a scrivere questo libro per spiegare come, attravcerso l’amore, si possono superare anche le differenze che nascono da culture ed identità diverse.Romanzo Vs. Poesia. Chi la vince?
Non credo che ci siano ne vincitore ne vinti. Mi è piaciuto moltissimo scrivere un romanzo e sperodi ripetere a breve questa bellissima esperienza. Tuttavia la poesia resterà sempre la mia più grande passione, in quanto solo attraverso di essa riesco a trasmettere le mie emozioni più profonde. Hai qualche altro progetto in cantiere?
Sì, attualmente sono impegnata nella stesura di un altro romanzo d’amore che spero di terminare quanto prima.È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!
Grazie di cuore Linda. E’ stato un vero piacere essere ospitata da te.


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