Intervista a Valerio Cozzi, finalista di Best Jobs of the World

Creato il 06 maggio 2013 da Assugoodnews @assunta73

Ve lo avevo promesso che avrei ospitato qui qualcuno dei cinque candidati italiani per il contest Best Jobs of the World dell’Australia. Valerio Cozzi vive già in Australia, quindi la sua scelta l’ha fatta tempo fa, e sogna di diventare custode di Kangaroo Island. Gli ho scritto una mail e lui carinamente ha subito risposto raccontandomi un pò di sè. Godetevi l’intervista.

Perché hai scelto l’Australia?

Quando ho scelto di partire avevo due mete in testa: l’Australia e il Canada. Sapevo che entrambe le nazioni offrivano il Working Holiday Visa e le voci che circolavano erano che c’erano molte opportunità lavorative. Ho
preferito l’Australia principalmente perché a Melbourne ho il supporto dei parenti; inoltre il clima australiano è decisamente più mite di quello canadese!

Vivendo li ti sei reso conto di maggiori opportunità rispetto all’Italia? Come si vive?

L’Australia offre molte opportunità se parliamo di lavoro non specializzato. Le paghe sono commisurate al costo della vita e con qualche accortezza si possono mettere da parte anche un po’ di soldi. Ma se si vuole lavorare in
un settore specifico, con tanto di titoli di studio, bisogna sincerarsi che ci sia forte domanda per tale o tal altra figura professionale. Io sono arrivato con una laurea magistrale in Archeologia, ma qui non c’è alcuna richiesta di archeologi, per cui mi sono dovuto rimboccare le maniche lavorando come lavapiatti, fundraiser, scaffalista, tuttofare. Ringrazio il fatto di avere i parenti, altrimenti non me la sarei vista proprio bella: la vita,
paragonata agli stipendi europei, è veramente molto cara.

Cosa vuoi fare “da grande”?

Bella domanda! Ho 29 anni e teoricamente dovrei essere già grande! Ma il fatto che non sappia come spendere il mio super titolone di studio mi sta creando non pochi problemi. Sarebbe divertentissimo diventare un “blogger di
viaggi”, o articolista per qualche rivista di categoria! Di fatto, anche se non so come, mi piacerebbe lavorare in un settore che mi permettesse di viaggiare spesso.

L’idea di partecipare al contest come nasce?

Ero già in Australia, cercavo un lavoro e non sapevo cosa fare in futuro; loro cercavano una persona libera da impegni, capace di stare con gli animali e con la passione per il viaggio e l’avventura… Ero io! Stavano
cercando me! Allora ho incominciato a pensare al video di 30 secondi e sono riuscito a postarlo poco prima che scadesse il termine.


Quando ti sei iscritto pensavi di arrivare fino a questa fase?


In realtà no. Pensavo “sai quanti ci staranno provando? Sicuramente ce ne saranno tantissimi migliori di me”. E invece ce l’ho fatta contro 600.000 candidature! Ora questa fase è una gara di popolarità: solo i più popolari e influenti riusciranno a passare alle finali, solo 18 su 150. Per questo ho creato in fretta e furia una Pagina di Facebook per far capire alla commissione cosa riuscivo a tirare su nei soli 15 giorni di tempo che ci hanno dato per provare noi stessi! Un lavoro da sogno, un’enorme opportunità che non voglio lasciarmi sfuggire!

Se dovessi vincere cosa pensi di fare al termine dei sei mesi? Resteresti in Australia?

Al termine dei sei mesi, se non mi proponessero un altro contratto, sarei costretto per legge ad andarmene. Avrei esaurito il mio Working Holiday visa e non potrei chiederne un altro. Ma con quel gruzzoletto in tasca potrei
finalmente realizzare alcuni progetti di imprenditoriali che covo da tempo, ma che aspettavano il giusto quantitativo di denaro per essere realizzati!

Un consiglio per i giovani che in Italia cercano lavoro e non lo trovano

Prendete e partite, ma non solo per l’Australia. Anche se il mercato del lavoro in Europa è considerato “stagnante”, lo è molto di meno che in Italia. Ma soprattutto non ti chiederanno di fare decine di stage sottopagati (se non totalmente gratuiti), per poi dirti che non hanno posto per te in azienda. Partite, esplorate, mettetevi in gioco, ma smettetela di farvi sottomettere. Valete molto di più di quello che vi vogliono far credere! Dimostrateglielo, ma prima di tutto dimostratelo a voi stessi!

Pronti a partire? Seguite il consiglio di Valerio a cui faccio i miei migliori in bocca al lupo!



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