Intervista a Vincenzo De Gregorio. Un master blender di III° Generazione

Creato il 11 giugno 2011 da Ilbicchierediverso

Vincenzo De Gregorio è un personaggio molto vicino al nostro ideale di passione e dedizione, per non dire combaciante. Dopo aver parlato in modo marginale del suo lavoro di master blender per la Amazon (presto avremo anche un’intervista al Master Cigair Ferdinando Buonocore), abbiamo deciso di approfondire con un’intervista sulla sua professione, passando dal tecnicismo al racconto vero e proprio, entrando nel vivo di una figura importantissima e essenziale per il nostro amato fumare. Anche qui ci siamo ritrovati incantati da quanto si dovrebbe sapere e non si sa circa il mondo del fumo, che spesso viene semplificato al mero atto di accendere e aspirare.

Uno spunto importante di riflessione, a nostro parere, che può permetterci di crescere ancora di più.

Buona scelta

IBD

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Come nasce la sua passione per il tabacco?

Posso dire che essendo Blender di III° generazione, la mia infanzial’ho trascorsa nelle coltivazioni, nei magazzini di trasformazione, in mezzo al silenzioso lavoro di cernita   delle tabacchine … e l’attrazione per il tabacco, prima o poi scatta. Credo che sia scattata già all’età di 15 anni, con i vari viaggi fatti a seguito di papà (Armando) nell’altra azienda in Toscana( Bibbiena-AR).

I profumi intensi, del Kentucky Toscano, mi incominciarono ad incuriosire ed il piacere di toccare ed annusare è stato fatale. Così ho iniziato ad interessarmi, affascinatodall’inesorabile spiegazione di papà , sempre attento a tramandarmi quello che poi si è rivelato un patrimonio di informazioni sul mondo della trasformazione della foglia. Intanto mi sono diplomato al Liceo Classico, ed iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza,tralasciavo gli studi per seguire l’azienda di trasformazione di famiglia, sita in Calvi, Bn.  

Intanto già da qualche anno il Monopolio di Stato (MS) avevafatto riconvertire le coltivazioni di “Beneventano” (varietàdai profumi intensi, ne ho ancora conservato qualche fascicolo nella mia collezione di tabacchi) con la più semplice varietà Forcheimer Havanna II C. Era il periodo della liberalizzazione delle coltivazioni, la nascita delle Cooperative,dei Consorzi … il cambiamento era alle porte, le produzioni italiane salirono vertiginosamente. C’era una grossa richiesta di tecnici, con esperienze sulle fermentazioni, sulla gestione dei magazzini di lavorazione, così la mia strada professionale iniziò seppure in salita, ma piena di soddisfazioni e risultati.

Intanto nel 1985 le aziende trasformatrici in Italia diventarono 262, oggi ne sono rimaste solo16, di cui solo9 sono interessate anche al gruppo varietale Dark Air Cured (Havanensis), per un ricevuto di 9.326.729 kg per il crop 2010. E solo7 trasformatori sono interessati anche al gruppo varietale Fire Cured (Kentucky) con 3.109.121 kg ricevuti per il crop 2010. Tutto questo fa comprendere che con il diminuire, in Italia, della produzione agricola edelle aziende trasformatrici, gli spazi operativi d’esercizio regrediscono , ma la mia passione per il tabacco, è tale, che sono spinto sempre a trovare nuove soluzioni di lavorazione, adattandomi alle continue richieste del mercato. E la sfida continua.

Come si diventa Master Blender?

Non conosco una scuola di miscelatori di tabacchi in Italia, anche perché siamo riconosciuti come tecnici di lavorazione e spesso, il nostro campo è stato invaso da mestieranti senza scrupoli con ignobili fini speculativi. Nel corso degli anni ne ho conosciuti tanti checon una velocità incredibile sono scomparsidel tutto o migrati in altre attivitàottenendo poco successo. Credo che in effetti la scuola migliore sia il campo e il giudice inesorabile sia il mercato. L’opportunità mi è stata data dalla mia voglia di imparare da tutti, anche le tecniche più semplici e di farne tesoro. Accumulare esperienzastudiando la botanica, l’entomologia, la chimica e la meccanica industriale, per apprendere ogni più piccolo segreto che potesse farmi crescere sotto il profilo professionale. E il tempo trascorso nei campi di coltivazione, nei campi sperimentali, nei magazzini di ricevimento,nelle sale di lavorazione tra le tonnellate di buon tabacco per almeno 40 anni. Il grosso dell’esperienza mi è stata trasmessa dai miei continui viaggi all’estero, per confrontarmi con blender e tecnici, dalla straordinaria conoscenza,dei “ virtuosi del tabacco”, tutti molto attenti ai continui cambiamenti legislativi e di consumo che regolano il mondo del fumo.

Quali sono gli studi che si devono seguire per saperne sul tabacco.

Non conosco in Italia,delle scuole Tecniche che possanoavviare i giovani allo studio del tabacco, come avviene negli USA, vediW.K.Collins e S.N. Hawks Jr.Professor of Crop Science Tobacco, North Caroline State University o Cuba dove esistono scuole per torcedor. Diciamo che in Italia, una laurea in Agronomia agevola la propria predisposizione verso questo mondo. Esiste solo un Istituto Sperimentale dei Tabacchi, a Scafati,costituito da laboratorio chimico-merceologico; laboratorio sperimentale per lo studio dei miglioramenti da introdurre nellaproduzione e lavorazione dei tabacchi; laboratorio di chimica biologica, abbastanza operativo , ancor oggi, su alcune problematiche.

Può parlarci dell’Istituto?

L’Istituto, di Storia ne ha tanta. Nel 1910 diventaRegio Istituto di Scafati basti pensare che diede un contributo rilevante al miglioramento genetico ( Angeloni), costituendo cultivar di tabacchi da sigari adattate al climaitaliano (il Kentucky Italia, ottenuto nel 1903 dall’incrocio col Sumatra), con metodologia ritenuta dagli esperti americani del tempo di scarsa utilità genetica.

Nel 1918 lo stesso Angeloniideava un processo rapido di curafermentativa del tabacco Kentucky ( fermentazione forzata astendaggio ), per migliorare la successiva lavorazione del sigaro. Per i suoi meriti nel 1921 gli venne intitolato l’Istituto di Scafati. Basti pensare che oggi i più grossi consumatori di sigari prodotti con tabacco di varietà Kentucky( fire cured), nato da una difettazione del “ White   Burley” Usa, sono gli Italiani.

Altro che scarso interesse genetico!   

Sempre con la sperimentazione dell’Istituto, nel 1920 si ottenne, dal Kentucky, anche altre linee ibride poi utilizzate per trinciati da pipa, come il Salento (ottenuto dall’incrocio con il Cattaro), il Kentucky gigante N.1 , il meticcio di Cava (ibrido complesso) per i sigari toscani superiori e il Moro di Pontecorvo, ibrido costituito nel 1911 e in seguito perfezionato e sostituito con quello di Cori, più resistente al marciume radicale. Potrei continuare a parlare per ore, ma temo di annoiare.

Come seleziona le varie tipologie di tabacco?

Potrei risponderle in modo semplice. Classificando il tabacco in gradi secondo una scala merceologica. In effettila classifica è il vero punto di partenza per tuttala filiera di lavorazione del tabacco.

Il classificatore deve trasmettere attraverso una sigla, quello che gli Americani chiamano “ key to standard grademarks “, in effetti quello che l’esperienza e la capacità permette di recepire attraverso i tre sensi ( vista, tatto, olfatto) e consente di evidenziare attraverso un codice: La corona di appartenenza della foglia, la consistenza, la pulizia, l’uniformità di colore, il più piccolo segnale di malattie crittogame, lo stato vegetativo, la maturazione, le rotture delle foglie. E i più espertitraducono anche la scelta dei terreni dell’agricoltore, la densità di trapianto, il tipo di cimatura,la concimazione utilizzata, la maturazione, il tipo di raccolta, e soprattutto la cura.

Inoltre le indicazioni e le impressioni del classificatore sono vitali per un miscelatore in quanto possono agevolare il lavoro ottenendo un rendimento maggiore in % di esercizio.

Deve considerare che in ogni fase della filiera del tabacco c’è un susseguirsi di classifiche e perizie per riscontrareed ottenere sempre maggiore qualità.

Ci può fare un esempio ?

Nel caso del Flue-cured. Bright Italia. Gruppo varietale01

La sigla= C3LF. : C = 2° mediana( posizione nella corona fogliare);

3 = livello di qualità ed impiego – in una scala da 3ad 8,3indica   prodotto scelto;

L = colore -L x lemon ( giallo limone )

F = fattori speciali( stile)= maturo

= grado che indicacorpo leggero, con struttura aperta, tonalità forte, maturo, di qualitàscelta   =top grade

Che cosa non deve mai mancare nel tabacco da lei selezionato?

Come le dicevo prima, la qualità, e la si trova solo nei “top grade”, ed ovviamente l’abilità è nell’utilizzare e scoprire tabacchi che hanno una resa ed una qualità maggiore a costi contenuti ,per ottenere un prodotto finale competitivoed ineguagliabile.

Quanti blend si trovano?

Si riferisce al Blend persigaretta:- MYO=   RYO ( roll your own ),

per sigari: ( MACHINE MADE)- ( HAND MADE)- ( ECHO TOTALMENTE A MANO),

perTRINCIATI DA PIPA   edaFIUTO,

- SNUS, - SHISHA (da narghile’)   

Ci può parlare di qualcosa?

Il campo è così vasto che forse potremo scrivere un enciclopedia.

Le accenno qualcosa sul mondo della sigaretta.

Tra i tabacchi lavorati, le sigarette rappresentano la forma maggiore di consumo nel mondo, con una quota intorno al 90- 95 %. La preferenza verso le sigarette di tipo leggero ( light brands ), con minore contenuto di nicotina e condensato, ha incrementato lo sviluppo della ricerca e della tecnologia, al fine di ridurre la quantità di agenti nocivi nel fumo. La formulazione delle moderne miscele delle sigaretteè costituito dalla combinazione di tabacco Virginia Bright , Burley Aromatico,   Orientali,tabacco ricostituito,succhi ed aromi in quantità variabili.

Sono riconosciuti quattro Primary Blend :

American Blend – alte percentuali Bright e Burley e orientali

English Blend – esclusivamenteVirginia –Bright e piccole percentuali di orientali

Dark Blend – contengono tabacchi di tipo americano, Avana e Brasile,e tabacchiOrientali di qualità più forte. Sigarette Francesi ( French taste).

Oriental Blend- tabacchi grezzi orientali(vi appartengono le papyrossi, sigarette russe. Le sigarette Turche)

Quante ore passa per con il tabacco?

Fisicamente quando sono in pieno ricevimento circa 12 ore al giorno. Diventano 14 quando iniziano le fermentazione e le lavorazioni. Fino ad un massimo di circa 16 ore al giorno, per seguire ed intervenire in tempi rapidi sulle trasformazioni.

Cos’è per lei il tabacco ?

Una pianta straordinaria, con una predisposizionevegetativaincredibile, basti pensare che è coltivato in quasi tutti i paesi del mondo compresi tra i 60° di latitudine Nord e40 ° di latitudine Sud. Ma soprattutto un compagno incredibile.

Come seleziona i tabacchi per i sigari Amazon ?

Come le ho detto sono sempre alla ricerca di tabacchi dalle doti eccellenti, anche se da anni non riusciamo più a trovare Kentucky italiano (unica varietà utilizzata) adatto alle straordinarie miscele dei sigari Amazon. Ormai la linea 171 x 104 non è più coltivata in quantità interessanti, perché da qualche anno è stata devastata dalla Alternata Alternaria, soprattutto nella zona di Sansepolcro.

Quali sono le caratteristiche che devono avere?

Le fasce devono avere una colorazione compatta, brillante con un omogenea didascalia che va dalmarrone chiaro( per i sigari leggeri), fino al color cuoio scuro (per i sigari con gusto forte). Tessuto fine elastico a grana aperta, resistente e combustibile.

Il ripieno alla fermentazione deve risultare lucido, scuro con odore piridico-ammoniacale (per effetto della scomposizione della nicotina e delle proteine), ma soprattutto combustibile.

Quanto fuma e cosa fuma ?

In effetti fumo per lavoro, e quindi tra i continui test e prove di rendimento,per combinare le varie miscele, mi resta solo qualche spazio per un buon caffè. Ma posso assicurarle che utilizzo solo e sempre tabacchi puri, in assenza di additivi. Altrimenti non potrei riconoscere le identità e le caratteristiche essenziali che differenziano i vari blend.

Per avere una risposta immediata al fumo preferisco utilizzare la pipa. Ne ho di diverse, ma preferisco quelle artigianali spesso frutto di scambi tabacco-pipa.  Attualmente fumo un mio Blend  (X37), composto da Bright Italia - Verona Classico  + Latakia Syriano. Taglio Wild. 
Quando i ritmi di lavoro me lo consentono intervallo la giornata con i sigari, e preferisco  l'Arabesque, il Nerone, il Manfredi di 1° generazione.
Con un contorno di qualche buona sigaretta rolling fatta al momento da qualche collega che incontro nei vari angoli di magazzino. e di sera dopo cena  per dessert qualche buon Cubano.  Un ringraziamento ed un saluto a tutti


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