1) La prossima volta scriverai prima un libro e poi avrai un altro figlio? O viceversa?
Ahaha, che domanda esistenziale! No, non credo che nel futuro gravidanze e libri saranno così strettamente legati. Con ‘Quello che le mamme non dicono’ è stato il caso a far sì che un evento bello e inaspettato (ma anche sconvolgente!) come aspettare Polpetta si trasformasse in un’occasione editoriale, non c’era nulla di premeditato. Il prossimo libro non credo riguarderà la sfera mamme-bambini.
2) Quanto sei felice di scrivere per vanity fair? Hai raggiunto veramente Wonderland?
Ho scelto il nickname Wonderland perché nel ‘paese delle meraviglie’ mi sembrava di viverci prima, ero in un periodo dorato: lavoro, feste, amici, fidanzato, viaggi. Adesso però ho raggiunto un’altra ‘Wonderland’, un quasi-equlibrio con Polpetta, che adoro, e tante soddisfazioni personali e professionali. C’è la collaborazione con Vanity Fair, la rubrica su Cosmopolitan e molti altri piccoli ma interessanti progetti di mese in mese. E poi, ovviamente, il blog! Spero di potermi continuare a dedicare a machedavvero.it con entusiasmo e idee sempre nuove. Non posso davvero lamentarmi!
3) Ci racconti un tuo progetto per il futuro?
Ne ho tantissimi! Il primo fra tutti è consolidare questa improvvisata ma fortunata carriera da freelance e poi magari dedicarmi al secondo libro, ma ci sono tante altre idee che vorrei realizzare e chissà, magari presto lo farò!
Grazie