Io ormai ti conosco un po’ e so già qualcosa di te, ma ti andrebbe di raccontare qualcosa di te ai miei lettori per cominciare? Chi è Alaisse?
Sono pronta!Alaisse è
Credo di esserci nata. Forse è esagerato, ma non ricordo il primo momento in cui ho pensato “sì, farò la scrittrice”. Ricordo quando è nata la passione per la lettura, grazie alla maestra delle elementari che ci obbligò a prendere un libro dalla biblioteca. Quello fu l’inizio della fine e penso che mia madre sogni ancora di strozzare la maestra per ciò che ha fatto.Ma il momento in cui ho iniziato a scrivere resta perso nei meandri delle agende su cui scrivevo miniracconti ispirati ai cartoni disney. Ne ho ancora uno in cui una leonessa nella savana deve riconquistare il trono sottratto dallo zio. Vi ricorda qualcosa?Oltre ad essere una scrittrice, sei anche una lettrice, una blogger e una studentessa universitaria. Ma come fai a far tutto? Te l’ho detto, sono un supereroe. La mia identità segreta ne è una prova.No, la verità è molto più banale: sono studentessa per mancanza di alternative e leggo perché non potrei farne a meno. Per il blog ho una squadra imbattibile composta dalle altre Belle, Amaranth e Angharad. Senza di loro il mio essere blogger si limiterebbe alla pura fantascienza.Tornando a parlare di scrittura, però, non posso fare a meno di parlare anche delle tue letture. Che genere ti piace leggere, e soprattutto, quali sono i tuoi autori preferiti? Il mio genere preferito è il fantasy nell’accezione più ampia, dall’urban fantasy al paranormal, dallo steampunk al distopico, ma leggo in realtà di tutto. Preferisco i libri con molta azione e colpi di scena a quelli introspettivi, anche se dipende dal momento. Di autori preferiti ne ho troppi e vengono continuamente aggiornati in base alle nuove letture. Al momento direi Jacqueline Carey per lo stile (ma anche per i personaggi incredibili), Jonathan Stroud per l’ironia, Cecilia Dart-Thornton per le atmosfere e Richelle Mead per il ritmo narrativo. Sul versante italiano adoro Luca Tarenzi per la genialità del suo ultimo libro, Godbreaker, e Silvana de Mari perché mi accompagna fin da piccola con la sua saga dell’Ultimo elfo. Restando in tema, c’è qualche autore in particolare a cui ti ispiri?Non ce n’è solo uno perché difficilmente mi limito a scrivere con un solo stile. In ogni romanzo cerco di cambiare prospettiva e di dare un taglio diverso alla narrazione, perciò cambio punto di riferimento ogni volta. Diciamo che vorrei diventare brava come Virginia de Winter, saper creare mondi meravigliosi come Jacqueline Carey, o selvaggi come Dilhani Heemba, avere una sensibilità per i personaggi come Bianca Marconero e usare l’ironia e l’umorismo come Jenn Bennet. Punto in alto, lo so, ma non ho detto di volerci arrivare subito.
Prima di tutto, da cosa è nata l’idea per la stesura del romanzo?
L’idea è partita da un insieme di fattori, primo fra tutti dover scrivere una storia d’amore per partecipare al concorso di Giunti Shift. Il tema era piuttosto ampio e dato che non avevo ancora usato la figura degli angeli nei miei romanzi, ho pensato che fosse l’occasione giusta per cominciare. Cercando qualche spunto originale ho pensato di evitare il normale angelo mistico-religioso per concentrarmi su qualcosa di più “tecnologico”. Il resto è venuto da sé.I protagonisti del romanzo sono Vera e Acsei. Ci parli un po’ di loro? Di Acsei posso solo dire che è un Allievo Custode fin troppo intraprendente, ma con un gran cuore, e che cerca di dare il meglio di sé per diventare un giorno un Custode a tutti gli effetti. Se non fosse per la sua tendenza a combinare un disastro dopo l’altro potrebbe quasi sperare di farcela.Vera è il danno collaterale, ma non si scoraggia e cerca di stare al gioco. È una ragazza normale, che si barcamena tra il ragazzo dei suoi sogni, la scuola e i genitori e che improvvisamente deve rivalutare tutto ciò che credeva importante. Non è un’eroina: tranne sopportare Acsei non ha superpoteri né strane abilità, a parte la cocciutaggine.
Le mie emozioni non sono molto chiare. Mi alzo al mattino e tremo d’eccitazione, poi finisco di fare colazione e vorrei nascondermi in un angolino buio e sperare che nessuno badi più a me per il resto dei miei giorni. A ora di pranzo non vedo l’ora di vederlo pubblicato e per cena ho già deciso di chiamare la Casa Editrice e rescindere il contratto. Il tutto ripetuto ancora e ancora variando l’ordine. Hai un bravo specialista da consigliarmi?No, nessuno specialista da consigliarti purtroppo, ma se vuoi venire a smaltire lo stress da pubblicazione qui da me in Terra Sicula, sei la benvenuta! Mentre rifletti sulla mia proposta, però, ho un’altra domanda per te: in Io sono Vera qual è stato il personaggio più difficile da gestire? Sicuramente Acsei. Nonostante tutte le buone intenzioni, il suo talento per infilarsi sempre nei guai più assurdi mi ha reso quasi impossibile stargli dietro. A un certo punto ho pensato davvero di lasciarlo a se stesso, e forse alla fine l’ho fatto…E non ho ignorato il tuo invito, anzi, sto già facendo le valigie perciò preparati!Se potessi scegliere una canzone come soundtrack del tuo romanzo, quale sarebbe?Ne ho ben due, che ormai mi tormentano in misura uguale: Demons e Bleeding out degli Imagine Dragons. Durante la stesura di Io sono Vera li ho ascoltati così tanto che mi sembra facciano parte di me. Ho letto che per rientrare nei tempi del concorso Giunti Shift hai scritto Io sono Vera in quattro settimane, quindi a conti fatti è davvero possibile che tu sia un supereroe sotto mentite spoglie. Ma com’è Alaisse quando scrive? A parte la giusta colonna sonora, di cos’hai bisogno per concentrarti sul tuo lavoro?Per quanto banale possa sembrare, ho bisogno di ispirazione, di essere nel giusto stato d’animo per poter scrivere qualcosa, altrimenti il risultato è più o meno questo:
Quando poi entro nella giusta trance ho bisogno di tre cose: cioccolato, internet e nessuna interferenza. I risultati sono piuttosto discutibili, ma almeno non faccio male a nessuno.
Io sono Vera è il tuo presente, ma cosa ci dici del futuro? Hai già qualcosa in cantiere?
Ho alcuni romanzi finiti che aspettano una revisione spietata per essere definiti pubblicabili, o almeno proponibili. In particolare sto aspettando delle risposte per un romanzo che ho pubblicato su efp fino a qualche tempo fa. L’ho concluso, corretto e inviato. Ora aspetto e intanto vado avanti con gli altri cinque romanzi che aspettano una degna conclusione. O erano sei? Ogni tanto ne perdo qualcuno per strada, ma per fortuna ho le mie Belle che mi
Più che una “scrittrice” per loro sono una mangiapane a tradimento, ma sono molto carini e me lo dicono solo a giorni alterni, così non mi sento troppo in colpa. Diciamo che quando andiamo a pranzo dai parenti preferiscono sorvolare sulle mie aspirazioni letterarie. Detto questo, le reazioni alla notizia della mia pubblicazioni sono state piuttosto prevedibili: mio fratello era molto felice, perché secondo lui potrò finalmente mantenerlo, mentre mio padre ha chiesto semplicemente “Ma ti pagano almeno?”. Mia madre mi ha sorpresa perché mi è sembrata genuinamente contenta e ha detto qualcosa simile a: “Non ci posso credere, con una casa editrice! Così mi sembra ancora più vero!”. Non ho ben capito perché prima non dovesse essere vero, ma ho preferito sorvolare. Con mio padre, poi, è in corso una scommessa perché ha promesso di raddoppiare i miei guadagni dei primi mesi. Capisci bene che ormai è una questione d’onore farglielo rimpiangere.So che molte delle persone che ti seguono ti hanno chiesto di raccogliere le celebri avventure della tua famiglia in un libro. Possiamo includere anche questo tra i tuoi progetti letterari per il futuro?
Certo che sì! Ho intenzione di raccogliere quanto più materiale possibile prima di iniziare a scriverle, ma ormai sono diventate un progetto serio e spero di potermi dedicare presto alla loro stesura. Poi dovrò fuggire in un posto molto lontano e molto freddo per sfuggire alle ire di mia madre, ma penso che ne valga la pena.E qui si conclude la nostra intervista!Ringrazio dal profondo del mi cuore Alaisse per aver risposto al mio interrogatorio *smette di puntarle la lampada da tavolo in faccia* e per averci raccontato un po' di tutti i suoi progetti.Inutile dire che sono stata felicissima di sapere che le avventure della famiglia Amehana diventeranno una raccolta!Per quanto riguarda Io sono Vera io conosco già per sommi capi la trama, ma sono curiosissima di saperne di più e spero di aver incuriosito anche voi!Aspettando di avere delle news a riguardo, vi lascio un po' di link utili che potete consultare per conoscere meglio Alaisse e Rosa dei Venti Edizioni.Blog personale di Alaisse | La Bella e il Cavaliere |Rosa dei Venti Edizioni: Sito | Pagina FB