Intervista ad Andrea Cavaletto per La casa delle conchiglie – Fan movie ispirato a Dylan Dog

Creato il 23 giugno 2014 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Durante la scorsa Albissola Comics (10-11 maggio 2014) lo sceneggiatore Andrea Cavaletto ha annunciato ufficialmente di essere al lavoro su un progetto particolare: La casa delle conchiglie – Un fan movie ispirato a Dylan Dog.
Considerando l’esperienza di Cavaletto, sia come scrittore dell’Indagatore dell’Incubo, sia come professionista nell’ambiente cinematografico, la notizia ha un certo rilievo e ci ha spinto a contattare lo sceneggiatore per fargli qualche domanda in merito a questo progetto.

Andrea Cavaletto è nato il 23 luglio 1976 nella provincia torinese dove vive e lavora. Si specializza in graphic design e illustrazione presso l’Istituto Europeo di Design di Torino. Lavora come creativo dal 1988 e contemporaneamente collabora con vari editori e produttori cinematografici italiani e stranieri come illustratore e sceneggiatore. I film da lui sceneggiati hanno avuto ottimi riscontri di critica e hanno vinto numerosi premi nei festival di genere italiani e internazionali. Il film horror indipendente cileno HIDDEN IN THE WOODS da lui sceneggiato è stato acquistato dagli americani e nel 2014 diventerà un remake.
Per Sergio Bonelli Editore ha scritto sceneggiature di Dylan Dog e Martin Mystére.
[biografia tratta dal sito della Sergio Bonelli Editore, www.sergiobonelli.it/news/andrea-cavaletto/10138/Andrea-Cavaletto.html]

Il teaser poster del film

Andrea, perché un fan movie ispirato a Dylan Dog? Quali sono le ragioni che vi spingono, da professionisti, a realizzare un’opera come questa?
Rispondo con una banalità, ma che corrisponde al vero. Quest’opera nasce per passione. Parlo ovviamente per me, ma mi sento di estendere questo pensiero anche a tutti coloro che sono coinvolti. D’altronde, non essendovi alcuno scopo di lucro1 non saprei quale altra motivazione dare. Il cinema e il fumetto (soprattutto horror) sono i miei due amori di sempre, e credo che questa possa essere l’occasione ideale per tentare di dimostrarlo. E poi, essendo una cosa fatta in amicizia c’è la voglia di sperimentare, di provare strade nuove divertendosi.

L’idea è partita originariamente solo da te o in collaborazione con altri colleghi/amici?
Cullavo questo sogno da tempo, ammetto. Ma mi mancava il coraggio di tentare, perché avevo paura del giudizio del pubblico e dei colleghi, non mi sentivo pronto (a dire il vero, da bravo insicuro cronico quale sono, non mi sento mai pronto per nulla). Poi l’entusiasmo del regista Domiziano Cristopharo mi ha contagiato e insieme abbiamo deciso di buttarci in questa piccola impresa.

Domiziano Cristopharo

Quale valore aggiunto dà una versione filmica al personaggio di Sclavi?
Sinceramente? Credo poco o nulla. La nostra versione come qualunque altra. Ed è quello che penso di ogni trasposizione filmica di libri, fumetti o videogiochi. Sono media diversi. Punto. Il Dylan Dog di Sclavi è figlio del fumetto. Il protagonista del mio cortometraggio è il mio Dylan, in una versione che per forza di cose è “apocrifaâ€�. Da parte mia poi, c’è sempre la voglia di vedere come è stato adattato un certo personaggio su media diversi. Anche questo nostro caso non fa eccezione e sono io per primo ad essere curioso di vedere cosa uscirà.

Andrea Cavaletto

Dall’idea alla sua concretizzazione: di cosa parlerà la trama e perché si è deciso di raccontare questa determinata storia?
Non vorrei svelare troppo della trama visto che si tratta di un cortometraggio di soli 15 minuti. Dico solo che Dylan e la sua fiamma del momento, la bella Vivien, si perdono all’imbrunire nella tetra campagna inglese e si imbattono in un villaggio medievale abbandonato su cui si erge una torre misteriosa che sembrerebbe abitata… Da chi o da cosa non si sa.

Quale sarà l’atmosfera della pellicola?
Ăˆ un horror dalle atmosfere Lovecraftiane (a me molto care, e chi mi segue lo sa).

Il personaggio di Sclavi nacque in un contesto culturale dove le commistioni di generi, il citazionismo, il revisionismo non erano cosĂŹ diffuse come oggi. E il gioco di citazioni nascoste, se non di rifacimenti veri e propri, era un elemento fondamentale e nuovo nel fumetto Bonelli. Ăˆ un aspetto che pensi di mostrare nel tuo cortometraggio, per una sorta di fedeltà al modello originale, o credi che sia anacronistico farlo oggi (e questo mi rendo conto che da sceneggiatore può riguardare il fumetto stesso, non solo il corto)?
SĂŹ. Il corto si ispira al fumetto e lo cita, cosĂŹ come troveremo citazioni e contaminazioni musicali e cinematografiche. Ma, come detto nella domanda, non è una novità. Ciò che conta è cercare di rimaneggiare le situazioni e i topoi in modo originale. Direi che il citazionismo è ormai una prassi per qualsiasi cosa si faccia. Se lo si fa con intelligenza rimane un gioco divertente. L’importante è non abusarne…

Copertina dello “Speciale Dylan Dog” n. 5

Ci sono storie particolari di Dylan a cui avete guardato con attenzione per creare questo prodotto?
Ci siamo ispirati allo speciale DYLAN DOG numero 5, La casa degli uomini perduti , a mio modesto parere una delle migliori storie a fumetti di sempre.

Perché la scelta di non usare Groucho?
Perché secondo me Groucho, pur funzionando nel fumetto, non è un personaggio da film. Ammetto che non saprei come renderlo. E non mi piacerebbe vederlo sullo schermo. Forse è una scelta impopolare ma è una mia scelta. Poi c’è da dire che non manca solo Groucho. Mancano tutti i comprimari. Manca persino lo studio di Craven Road. Voglio fare un horror che stia fondamentalmente in piedi da solo, con le giuste atmosfere e i giusti colpi di scena. Con la filosofia del fumetto e con un protagonista che ricordi agli appassionati il loro Dylan Dog, senza che sia necessariamente lui.

Veronica Gentili

Chi hai contattato per fiancheggiarti in questo progetto? In generale, quale tipo di professionisti del settore hai dovuto contattare per le esigenze di realizzazione di questo lavoro?
Domiziano ha contattato la bella e brava attrice Veronica Gentili (Faccia D’Angelo, Come Te Nessuno Mai, la serie TV di Romanzo Criminale) che da subito è stata entusiasta di interpretare Vivien, mentre io sono orgoglioso di aver personalmente coinvolto Stefano Cassetti (Roberto Succo, Adrenalina Blu, Giovane e Bella, la serie TV USA Rosemary’s Baby). Speravo che accettasse perché oltre ad essere un attore eccezionale il suo volto mi ricorda il Dylan Dog rappresentato graficamente da Nicola Mari (che è uno dei miei disegnatori preferiti del momento).
Poi c’è da aggiungere che il mio nerd interiore è molto felice di avere nel team Pasquale Ruju che per l’occasione si è offerto di ritornare nelle vesti di doppiatore (ricordo che ha doppiato I Cavalieri Dello Zodiaco, Baoh, la seconda edizione di Gatchaman). Anche per quanto riguarda le musiche ci siamo dati da fare: il mio amico musicista e compositore Tiziano Guidetto sta preparando una bellissima versione de Il trillo del diavolo (musica suonata al clarinetto da Dylan Dog in innumerevoli storie) e poi stiamo trattando per avere un’altra sorpresa di cui non dico ancora nulla.

Stefano Cassetti

Quanto ha inciso la nuova politica della Sergio Bonelli Editore nella realizzazione di questo corto? Qual è il ruolo di Roberto Recchioni, attuale curatore di Dylan Dog, nel progetto?
Tengo a precisare che la SBE non c’entra nulla con la realizzazione di questo progetto, che è interamente sviluppato e prodotto da me e Domiziano, con i nostri mezzi. Ringrazio Roberto Recchioni che in amicizia ha letto il mio script e ci ha dato preziosi consigli su come muoverci.

Quando inizieranno le riprese? Quanto è previsto che durino, e quando e come si prevede di presentare il prodotto finito?
Le riprese si svolgeranno in Abruzzo, sono fissate per fine luglio e dureranno 4 giorni. Avremo il prodotto finito per Lucca Comics & Games 2014. Essendo un fan movie ogni passaggio del film sarà gratuito e poi finirà in rete, assolutamente free.

Pasquale Ruju

Da qualche mese ha attirato attenzione su di sé un altro fan movie dedicato al personaggio, Vittima degli eventi, che vede tra i promotori e ideatori Luca Vecchi dei The Pills e Claudio di Biagio (celebre su YouTube con il nickname di NonApriteQuestoTubo e per aver recitato nella web-serie Freaks!). Cosa ne pensi di questo progetto e del lavoro di questi youtubers?
Ne sono felice. Faccio loro un grosso in bocca al lupo e spero magari di incontrarli in qualche fiera per scambiarci aneddoti sulle rispettive produzioni.

“Vittima degli eventi” – l’altro fan movie su Dylan Dog

Non rischia di esserci un intasamento/conflitto tra i due progetti, o addirittura una confusione del pubblico anche di appassionati, specie considerando che i tempi di uscita sembrano coincidere?
A dire il vero sono ormai parecchi i fan movie ispirati a Dylan Dog, e non mi stupirei di vederne nascere altri. Per esempio ho letto da poco che Alessandro Bilotta in collaborazione con il regista Alex Repetti sta preparando un corto (senza Dylan) ispirato alla sua saga di Cronache Dal Pianeta Dei Morti. Da fan non posso che essere contento di queste iniziative. L’importante è che i progetti abbiano una loro anima e che siano originali. In questo modo non ci sarà pericolo che si accavallino. In fondo in internet esistono tantissimi fan movie ispirati a questo o a quel personaggio, certi sono fatti meglio di altri, ma tutti possono convivere.

Dellamorte Dellamore e l’adattamento statunitense di Dylan Dog del 2010: quali sono i punti di contatto e quali le differenze tra queste due pellicole e La casa delle conchiglie?
Vale la stessa cosa che ho detto per i fan movie. Ciascuna opera è a sé stante. Per gusti puramente personali mi piacerebbe che il protagonista del mio corto fosse più simile a quello di Dellamorte Dellamore che non al Dylan Dog del 2010, ma sarà comunque qualcosa di diverso.

Il poster di “Dellamorte Dellamore”

Quali aspettative hai per il prodotto? Come pensi che verrà recepito dal pubblico? Pensi di raggiungere solo i lettori fedeli della testata o anche una platea più eterogenea?
Spero che realizzeremo un buon horror onesto e ben fatto. Spero che piaccia ma sono pronto alle critiche che sicuramente solleverà. Spero che gli appassionati capiscano che questo lavoro è una festa, e come tale deve essere interpretato. Ăˆ un tributo d’amore a un personaggio che ha dato tantissimo a centinaia di migliaia di lettori, me compreso. Ma non è fatto solo per noi fan di Dylan. Ăˆ un piccolo regalo per tutti.

Si tratta di un esperimento isolato o può essere il primo passo per altre operazioni del genere?
Chi lo sa? C’è da dire che ci si deve impegnare molto perché il lavoro da fare è tanto, ed essendo interamente autofinanziato, bisogna mettere in conto anche i soldi spesi oltre al tempo. Io poi per mia scelta non voglio appoggiarmi ai crowdfunding perché mi sembrerebbe di sfruttare il nome di un personaggio che non è mio e non mi sentirei sereno, però sono ben conscio che questa decisione crea ulteriori problemi. Certo, è una bella avventura. Mi sento un po’ un pirata e sono molto entusiasta. Vedremo cosa mi riserverà il futuro…

Intervista effettuata via email e conclusa il 17/06/2014


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