Intervista ai nostri leader: Tiziano!

Creato il 13 marzo 2012 da Tgs Eurogroup @tgseurogroup

Ben ritrovati! Procede la nostra passeggiata con e tra i leader che hanno accompagnando gli studenti TGS nell’estate 2011.

Oggi è il momento di incontrare Tiziano: anche a lui abbiamo proposto le medesime domande di Melissa, Elia e Silvia.

Che cosa ci avrà risposto il nostro leader? Buona lettura!

Come hai conosciuto il TGS Eurogroup?

Il mio avvicinamento al TGS ha avuto inizio con un intervento di presentazione della proposta Leader TGS tenuto una sera durante una riunione del mio gruppo animatori. In quell’occasione fu illustrato un documento in powerpoint associato ai commenti di alcuni Leader, nello specifico Tommaso, che mi presentarono la possibilità di intraprendere un’esperienza di animazione ed educazione all’estero, in Inghilterra.

Perché hai deciso di prendere parte agli incontri di formazione?

Li per li, ripensai al fatto che mia sorella maggiore aveva già avuto esperienze nei paesi anglofoni e ne era tornata arricchita, mi attirò anche il fatto che, a differenza di quello che aveva dovuto fare lei, per me l’esperienza sarebbe stata economicamente gratuita, cosa che adesso mi rendo conto essere di scarsa rilevanza. Contemporaneamente a questo, stava nascendo in me un desiderio di cambiamento che mi avrebbe portato ad abbandonare lo stile di vita protetto e noiosamente sereno che avevo adottato fino a quel momento, decisi così di accettare la proposta e d’affrontare quello che in un libro sarebbe stata classicamente definita come “una nuova avventura”. Durante il periodo di preparazione mi resi conto di quanto lo stile, per quanto fosse ugualmente definito Salesiano, differisse da quello a cui ero stato abituato da animatore: non solo la parte Pedagogica veniva approfondita a livelli per me nuovi, fornendomi anche spunti per migliorare il mio stesso gruppo, ma anche la questione della responsabilità diveniva un fattore determinante ponendo netta distinzione e definizione dei ruoli fra Animatore e Animato, cosa che nell’animazione ordinaria può essere trascurata in favore di altri fattori. Sul campo, questo tipo maturo di preparazione, si rivelò appropriato.

Come giudichi la tua esperienza di leader?

Nel il periodo “in trasferta”, al di la dell’esperienza di vita personale fatta presso la famiglia ospitante e di convivenza col Co-Leader Don Franco, comunque estremamente stimolante e divertente, il mio periodo all’estero è stato a dir poco wonderful! Come già detto, la preparazione si rivelò utile, e in più dovetti fare ricorso a non poche delle mie passate esperienze per riuscire al meglio nel mio incarico. Come una passeggiata in montagna che culmina con un panorama spettacolare, anche la mia esperienza di Leader, per quanto ricca di fatiche, è stata pienamente ripagata. Ho imparato a conoscere qualcosa in più di tutti coloro che erano partiti con me, me stesso compreso, ho avuto un nuovo punto di vista, molto più approfondito, sull’Inghilterra, sugli inglesi e sugli adolescenti, ha aggiunto un nuovo livello al mio senso di responsabilità e di comunità, mi ha dato anche fatica, frustrazioni e stress, ma, escludendo patologie particolari, si può dire che ciò che non uccide fortifica!

La consiglieresti ai tuoi amici? Se sì, perché?

Tenendo conto di questo, non potrei non cercare di trasmettere a chi mi sta vicino il valore di quello che ho passato. Lo spirito, l’auto-preparazione mentale personale, oltre che quella impartita, il tesoro accumulato in tre settimane di vita lontano dalla propria realtà, per i più pratici, il fatto che tutto ciò non gravi sulle proprie tasche e anzi alla fine ci si ritrovi con uno zaino gratis, le risa, i sospiri, le corse e le palpitazioni, i viaggi, perché non si rimane mica sempre nello stesso paesello, i momenti, religiosi o anche solo spirituali, il gruppo e le persone. Soprattutto le persone. Perché in un mondo di ormai 7 miliardi di esseri umani, non si finisca per essere una massa di persone sole. Per tutto ciò voglio, anzi esigo, che chi è anche solo indeciso in proposito, venga almeno a vedere di che cosa si tratta. Non troppi però, perché sennò rischio di non partire più io, ed è troppo bello per poterci rinunciare. ^_^

Quale è il ricordo dell’esperienza TGS che porti sempre nello zaino con te?

Perché sentirsi dire da qualcuno “per me sei come un fratello maggiore”, è una cosa che ognuno dovrebbe provare ed essere in grado di far provare a qualcun altro.

Non credo serva dire di più.

Anche perché i suggerimenti a freddo non sono mai stati il mio forte. Per fortuna ci sono molteplici mezzi per comunicare le proprie idee o le proprie obiezioni quando servono, e ora come ora non me ne vengono di nuove oltre a quelle già dette, e che sono già state prese in considerazione. Poiché non siamo operai, ma soci. E anche questo va detto!

Alla fine il mio intervento è diventato più una lettera che delle risposte a delle domande; vorrei rivolgerla la mia lettera a tutti i potenziali Leader, come incoraggiamento, ovviamente!

E volevo comunque dire che l’esperienza è una figata, se mi passate il termine, e ne guadagnereste sotto ogni aspetto. E poi, se queste cose non le fate finché ne avete il tempo e la forza (leggi: finché siete giovani), quando pensate di farle? Non vivrete in eterno, e le responsabilità cambiano col tempo.

Quindi, prima di arrivare a pentirvi delle occasioni mancate, perché non provare?

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Alessandra

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Alessandra


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