Intervista al Gatto con gli Stivali

Da Pietroinvernizzi

La prima volta che sono entrato dal “Gatto con gli Stivali” è stato per caso, ho chiesto rapidamente se avevano “girelle con moschettone” e “mepps”… Negoziante e clienti mi hanno guardato perplessi, abbozzando il sorriso di chi rammenta memorie lontane… Non mi ero accorto di essere in un tempio della pesca a mosca. Solo mosca. Sono uscito un po’ imbarazzato, ma siccome l’Anonima un po’ di mosca la pratica, mi sono innamorato subito di quel posto. Questa è una specie di pubblicità spontanea: grandi scaffali in legno, il morsetto sempre all’opera per creare nuove “flies”, foto di pesci pazzeschi alle pareti, attrezzatura di ogni tipo e sempre della massima qualità e, soprattutto, loro due: Orazio Gatti e Alberto Notarbartolo, due con la febbre della pesca negli occhi, quando parli con loro parli con i pescatori prima che con i venditori.
Adesso, insieme al resto dell’Anonima, frequento il Gatto da un po’ di tempo. Credo di essere un pessimo cliente: compro poco ma in compenso sono sempre lì a chiacchierare, chiedere, ma soprattutto ascoltare i due “dall’altra parte del banco” e i loro avventori, molti dei quali sono dei veri guru della pesca a mosca. Ecco come nasce quest’intervista doppia: la voglia di presentare a tutti i nostri lettori curiosità sulla vita di questi due pescatori, i loro consigli e pensieri sulla tecnica della mosca!

Da quanto peschi?

ORAZIO:  50 anni
ALBERTO: Dal 1988

Hai avuto una figura in particolare che consideri il tuo “Maestro” di pesca?

ORAZIO: Mio papà
ALBERTO: Maestri tantissimi, ma in particolare Renato Malaspina il primo che mi ha messo in mano un canna da mosca e ha fatto la stessa cosa ad almeno due generazioni di pescatori a milano.

Ti piace insegnare le tue conoscenze sulla pesca?

O: Si
A: Mi piace molto è quello che cerco di fare tutti i giorni

Peschi solo a mosca? Che tecniche pratichi, in genere dove e rivolte a che pesce?

O: Quando pesco sul Lago Maggiore dove ho la casa, faccio solo le tipiche pesche del lago : persico, lavarello, perca, luccio e trota di lago. Queste mai a mosca ma traina/spinning/canna a spalla/tirlindana
A: Pesco solo a mosca, pratico quasi tutte le tecniche. Ammetto di essere un po’ carente nelle moderne tecniche di pesca con la ninfa. Amo molto i fiumi di fondo valle “a me i monti piacciono visti da lontano” pesco prevalentemente trote e negli ultimi anni quando posso salmoni.
 
Qual è la tua tecnica preferita e perché?

O: Tutte le tecniche di pesca a mosca: di volta in volta la più adatta al fiume ed alle condizioni in cui devo pescare.
A: Mi piace molto la canna a due mani,mi permette di stare molto lontano dai pesci e non mi costringe ad entrare in acqua

Ci sono delle tecniche in acqua dolce che andrebbero proibite secondo te?
O: La pesca con le reti e la bilancia.
A: La pesca con il pesce vivo é una tecnica che non sopporto ed in generale tutte quelle con le esche vive

Ti ricordi il primo pesce che hai preso? Ed il primo a mosca?

O: Il primo in assoluto no! E’ passato troppo tempo. Il primo a mosca sì: un  cavedano.
A: Il primo in assoluto un gobbo sul lago di endine con mio nonno. Il primo a mosca un cavedano al lago dei cigni… “che tenerezza ricordarlo, me ne stavo quasi dimenticando”

Quali sono i tuoi record attuali?
O: 35LB Salmone Atlantico / 30,5LB Trota di Mare
A: Non ho record particolari ma mi ritengo un privilegiato ho avuto modo di pescare molte speci di pesci in giro per il mondo

Qual’è il pesce che hai preso che ricordi con più emozione? La cattura più bella…

O: Salmone Atlantico di 28LB preso sul fiume Ponoi nel 2009
A: Forse un grossa trota a mosca secca in dora,non mi aspettavo fosse così grossa

Cos’è per te la pesca? Cosa significa nella tua vita “andare a pescare”?

O: Un momento di relax immerso nella natura e compagnia con gli amici.
A: Lavoro cinque giorni la settimana in un negozio di pesca a mosca la domenica e il lunedì sono a pesca anche mia moglie parla come un pescatore prova ad immaginare…

Cosa ne pensi della gestione delle acque in Italia? Dicci almeno una proposta per migliorarla…

O: Maggiori controlli
A: Cazzo un disastro. La mia è probabilmente una utopia: una gestione unica ed oculata da parte delle regioni. I fiumi gestiti a macchia di leopardo sono un disastro!

Che consiglio daresti a chi si avvicina al mondo della pesca a mosca?

O: Impara da chi ti è simpatico e poi fai di testa tua.
A: Un passo per volta almeno nella pesca non corriamo

Pensi si possa iniziare da zero con la pesca a mosca? Oppure è consigliabile provare altre tecniche ad arrivare per gradi a praticare la mosca?

O: Chi inizia da zero può imparare più velocemente la tecnica di lancio, ma il senso della pesca e del pesce lo fa solo l’esperienza e quindi, proveniendo da altre tecniche, questo viene più velocemente.
A: Penso di sì anche se è rarissimo quasi tutti hanno esperienze con altre tecniche. il mio compare marco non sa aprire l’archetto di un mulinello ma è un buon pescatore lo stesso

A prescindere da orari, luogo, e avvicinamento, cos’è che conta di più tra questi 4 elementi per prendere pesci a mosca: il lancio lungo/la posa delicata/ il finale lungo e fino/ la scelta della mosca ?

O: …il 5°
A: Argomento complesso da trattare. Ti do un esempio, per prendere un cavedano ti serve un posa normalmente delicata, ma in alcune occasioni devi battere la mosca sull’acqua, dipende…

Pubblicità: qual’è il valore più grande del “Gatto con gli Stivali” il vostro bellissimo negozio di pesca a mosca a Milano?

O: La competenza di chi ci lavora.
A: Incredibile e abbastanza raro, dal Gatto ti rivolgi a due che probabilmente il giorno prima sono andati a pescare!

Dicci due parole su Alberto / Orazio :

O: Alberto è un bravissimo pescatore e costruttore e quindi ha la conoscenza per gestire qualsiasi situazione di pesca e di vendita. Ha inoltre la pazienza di gestire i pescatori/clienti che spesso sono veramente insopportabili. (N.d.R. …temo di rientrare tra questi!)
Io invece non costruisco da molti anni per mancanza di tempo ma in compenso conosco quasi tutte le tecniche di pesca a mosca fiume e mare in tutto il mondo e quindi integra bene le conoscenze dello “staff” a disposizione dei clienti. Ho poca pazienza con gli “insopportabili” ma tutto sommato il capo deve sempre avere un motivo per brontolare.
A: Ad Orazio scappa da pescare in modo commovente!

Catch&Release si o no? (Su quali specie e per quali motivi)

O: Sì. Non assoluto e non ovunque. Sempre su pesci naturali (non immessi pronta pesca). I pescatori da soli non hanno ancora una coscienza sufficiente per sapere prelevare dove, quanto e quando possibile, di conseguenza quindi il C&R assoluto serve a proteggere i nostri pochi pesci naturali da questo tipo di pescatori.
A: Rilascio tutti i pesci, odio uccidere, quando l’ho fatto è stato comunque per poi mangiarlo.

Come pescatore hai ancora un sogno che vorresti realizzare?

O: Sì. Andare a pescare su un fiume italiano aperto a tutti gratuitamente e pescare quello che trovi solo a pagamento. Ma è appunto un sogno!
A: Quasi ogni giorno ne ho uno nuovo non li realizzo tutti ma me piace sognare!

http://www.ilgattoconglistivali.it/



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