Intervista al menagement di "condivisione immobiliare"

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

I cambiamenti avvenuti in questi anni sono in linea con le vostre aspettative?
Purtroppo o per fortuna, non ci sono state grossissime sorprese, i risultati sono in linea con quello che ci aspettavamo. La nota positiva è che o per abitudine o per l'inevitabile accettazione da parte delle aziende della necessità di reagire, c'è un atteggiamento più propositivo, disposto all'ascolto e favorevole al confronto. Per il resto permane un paradosso terribile con cui tuttora conviviamo, ossia che oggi vista la situazione il miglior prodotto comunicato con la miglior campagna di comunicazione, non sempre risulta vincente. Ad esempio noi vantiamo una buona expertise nel settore immobiliare, tutto si riduce o può essere bloccato dalla concessione di un mutuo. Quindi, i brand possono muoversi bene i tutte le direzioni, ma la verità è che non dipende solo da loro. Anche in questo panorama c'è stato un cambiamento: se la capacità di consumo è scesa, oggi qualsiasi tipo di acquisto è comunque ponderato e questo comporta rinunce, ma da consumatori ci si abitua e le aziende hanno capito come muoversi.

Ritiene che l'economia digitale possa aiutare il settore della comunicazione in questo momento?
Assolutamente sì: tutto ciò che oggi è economia digitale è un quid che non solo aiuta, ma dà lavoro alla comunicazione e al marketing. Noi siamo convinti che da una parte l'innovazione tecnologica, dall'altra le intuizioni delle aziende e la creatività delle agenzie, porteranno sicuramente delle novità.

Social advertising e video advertising: quali saranno le tendenze per il prossimo futuro?
Sul social advertising ci riteniamo abbastanza pionieristici, un po' per la nostra dimensione indipendente, un po' perché nasciamo da una componente molto tecnologica, tuttavia credo che il mondo del social advertising sia ancora acerbo. Oggi si vendono i 'like', ma, anche se sono profilati, rimane solo un discorso quantitativo, ma riempire una pagina con un contenuto se poi è privo di attività non porta a risultati: il mondo dei social dovrebbe essere a nostro avviso interpretato come un punto di partenza, non d'arrivo. Servono le azioni oltre al contenitore. Per quanto riguarda il video advertising devo dire che invece c'è stata quasi una rivoluzione: ci sono dei numeri interessantissimi, è un cambiamento epocale rispetto alla pubblicità in televisione, lo spot può essere condiviso, suggerito, visto e rivisto.

A proposito della vostra struttura, quali sono i vostri principali progetti futuri?
E guardando ai mesi appena trascorsi c'è qualche case history o progetto sviluppato particolarmente significativo?
Abbiamo iniziato l'anno "lavorativo" con il piede giusto, abbiamo preso la gestione della comunicazione di un brand importante: Orsolini, un gruppo con più di 100 anni di vita, che si occupa di arredamento su varie linee di business. Siamo partiti dalla valorizzazione del brand ed è in lavorazione la prima campagna firmata da dm3, che a livello strategico prevederà affissione dinamica con coordinamento sulla parte web e stampa. Abbiamo in corso un progetto chiuso prima dell'estate con Confesercenti, un'iniziativa che offre un servizio e dà un contatto diretto sul web, infine, faremo crescere i nostri progetti per quanto riguarda il settore immobiliare, il portale di informazione e ricerca sul mercato Condivisione Immobiliare ( http://www.condivisioneimmobiliare.it ) e il nostro portale inserzionistico b2b wikire ( http://www.wikire.it ).