Lorenzo Ornaghi, ministro per i Beni le Attività Culturali, è intervenuto giovedì all'inaugurazione del Forum Internazionale dei Beni Culturali, che si conclude oggi nell'ambito della biennale Florens 2012. Poco dopo il suo intervento ho avuto l'occasione di porgli un paio di domande: qui trovate il video e la trascrizione dell'intervista. E voi cosa avreste chiesto al ministro?
Innanzitutto grazie per questa piccola intervista che ci ha concesso. Le volevo chiedere: lei ha parlato nel suo intervento di finanziamenti privati ma soprattutto di Florens capitale della cultura. Insomma è questa la direzione che è emersa in più occasioni in questi giorni. Volevo sapere: Florens è un modello da seguire? è questa un po' la strada che ci vedrà nel futuro?
Diciamo che Florens sta contribuendo a produrre, e in qualche caso sta producendo direttamente, quelle idee che sono importanti per determinare le azioni cone le quali uscire da questo periodo difficile. Quindi credo che ci sia un contributo di pensiero e ci sia un contributo di azione e in questo senso sottolineavo il ruolo importante di Florens.
Ottimo. E le chiedo un'ultima cosa: è anche emersa anche la proposta di tornare alla vecchia concezione di Spadolini di un ministero per i beni culturali e ambientali. Lei è d'accordo?
Direi che qui non mi sentirei di azzardare una risposta improvvisa e improvvisata perché è un tema importantissimo. Certamente, e questo l'ho osservato anche quando si è insediato il nuovo Consiglio Superiore per i Beni Culturali, il tema proprio del paesaggio. è certamente un tema rilevantissimo e registrare la rilevanza di questo tema pone un'altra questione che si sollevava in diverse circostanze ieri è che tipo di competenze professionali, che tipo di curriculum universitario, di formazione e di preparazione abbiamo bisogno per poter al meglio conservare, nel senso genuino del termine, e valorizzare il nostro patrimonio. Si dovrebbe comprendere oltre al patrimonio, anche il passaggio, oltre a quei beni che maggiormente conosciamo.