Dott. Ardizzone è contento di questo prestigioso ruolo di Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni Terre Sicane?
Certamente, il ruolo di Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni Terre Sicane è importante ma anche molto impegnativo. La mia candidatura è stata spontanea e non è stata frutto d’ingordigia politica. Candidatura spontanea che nasce dalla mia volontà di migliorarmi e migliorare, se posso, un ruolo cruciale come quello di Presidente del Consiglio poichè è di fondamentale importanza per i lavori di questo ente sovracomunale.
Che tipo di Presidente del Consiglio intende essere?
Voglio essere un Presidente del Consiglio che presiederà l’assemblea plenaria con la volontà di fare lavorare, applicando il regolamento e mettendomi a disposizione di tutti come del resto faccio nella vita. Un Presidente del Consiglio presenzialista che si sforzerà a far l’arbitro superpartes anche se per i primi tempi sarò tentato, non lo nego, per il mio animo da combattente, ad entrar nelle tematiche che si presenteranno. Voglio essere un mediatore, pronto ad istaurare un dialogo costruttivo con ogni consigliere, con ogni assessore e con il Sindaco Impastato. Cercherò di far funzionare al meglio le Commissioni che sono il fulcro dell’Unione dei Comuni Terre Sicane e soprattutto cercherò, nelle mie possibilità, di mediare soprattutto con la minoranza di Sambuca che ancora non ha nominato due consiglieri, non entrando fino ad oggi nell’ottica costruttiva dell’ente.
L’elezione del 24 sera è stata suggellata anche dall’unanimità del voto nei suoi confronti, si può dire che ora nell’ente sovracomunale si respira aria nuova? C’è coesione?
A livello personale il voto unanime mi ha reso molto felice ed orgoglioso. Si, l’indirizzo è quello di esser il più produttivi possibile senza ostracismi che bloccano gli ingranaggi. Coesi per lavorare per il bene dei quattro comuni ma ciò non significa che non vi saranno opinioni diverse e confronti più o meno accesi. Questa volontà, che è stata resa palese dalla mia elezione a Presidente del Consiglio, ha avuto il via con l’elezione del Supersindaco Impastato e continuerà con l’elezione del Vice Presidente del Consiglio.
In aula ha avuto i complimenti di tutti e per primo si è congratulato con lei un consigliere che nel Consiglio Comunale di Menfi si trova in maggioranza (o minor MAGGIORANZA) quindi dall’altra parte della sua barricata. Nell’Unione dei Comuni quindi i consiglieri di Menfi lavorano tutti per il bene di Menfi e dell’ente sovracomunale senza ostracismi?
Si, lavoriamo insieme senza ostracismi e malumori politici che potrebbero farci dimenticare il perché siamo parte di un ente sovracomunale. Io definisco l’Unione dei Comuni Terre Sicane come una sola città e Menfi, Santa Margherita Belice, Montevago e Sambuca i suoi quattro quartieri. Bisogna entrare in questa ottica per sfruttare al meglio le potenzialità dell’ente stesso. Ed è questa visione che tenterò di inculcare a tutti e soprattutto ai possibili due consigliere che la minoranza di Sambuca deve ancora esprimere. Spero tanto in un loro ravvedimento cosicchè Sambuca possa esser rappresentata non da tre ma da cinque consiglieri e magari dando alla stessa Sambuca l’onore di aver eletto tra i suoi rappresentanti il Vice Presidente del Consiglio dell’ Unione dei Comuni Terre Sicane.
Se va tutto bene nell’Unione dei Comuni Terre Sicane, diversa situazione abbiamo a Menfi. Una calda situazione politica che è stata surriscaldata nell’ultimo Consiglio Comunale. Lei spera che nel prossimo Consiglio Comunale di Lunedi 28 si abbassino un pò i toni?
Spero tanto che vi siano toni più pacati da parte di tutti. Io a mio avviso, come rappresentante dell’Mpa, non farò polemica soprattutto su due importanti punti che vi saranno all’ordine del giorno, cioè le variazioni e gli equilibri di bilancio, effettivamente i soldi non ci sono e la crisi è nera per tutti. Ma non volere fare polemica non significa che nel dibattito politico non criticherò la mancanza di vere progettualità all’amministrazione Botta. Un amministrazione che da anni cammina da sola senza un punto di riferimento nazionale, regionale e provinciale e che per questo motivo è in balia delle onde perdendo la meta. Certo, dicono di aver disegnato il futuro di Menfi con i nove progetti rientranti nel Pist, ma chissà se questi progetti si realizzeranno e soprattutto chissà quale sindaco li realizzerà. Quindi la mia posizione sarà costruttiva ma sicuramente critica nei confronti dell’amministrazione Botta che si ostina ad andar avanti senza maggioranza, senza punti di riferimento e quindi senza una progettualità reale per Menfi. Non è stato fatto nulla per la città. Siamo in presenza di una amministrazione bloccata, un blocco che viene creato da essa stessa. Lunedi sera dovremmo essere tutti moderati e volenterosi per non far saltare tutto in aria. Menfi non se lo merita, come non si merita un sindaco senza maggioranza.
inFORMA MENFIs ringrazia il Dott. Saverio Renato Ardizzone per la sua disponibilità