Intervista al presidente di Confedilizia Sforza Fogliani

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

Dopo la Spagna, gli sfratti arriveranno anche in Italia. Solo che da noi non c’è stata nessuna bolla immobiliare dalle conseguenze devastanti come quella della penisola iberica. A spingere i proprietari di immobili nella direzione di azioni decise nei confronti degli inquilini in affitto saranno piuttosto la pressoché totale assenza di una politica abitativa del governo e la sempre più esasperante pressione fiscale sulla casa, in particolare sui contratti di locazione. Locazioni che oggi rendono sempre di meno. A denunciare questa difficile situazione è Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia.
NELLA FOTOPresidente, le vendite di case (-26 per cento) sono ai minimi storici da trent’anni. Come si spiega?
Il mercato immobiliare è bloccato per il fatto che non ci sono più acquirenti. Oggi, infatti, nessuno compra, se non per necessità strette. Questo accade perché la tassazione è troppo elevata, a maggior ragione per chi apre un mutuo. Inoltre sono sempre meno gli acquisti di immobili per investimento e il motivo è sempre lo stesso: una tassazione abnorme. A questo si somma la sempre minore redditività della locazione.
Vuol dire che nemmeno affittare casa è più una fonte di guadagno sicura?
I provvedimenti del governo contrari alla casa non si contano più. Ad essere penalizzati sono soprattutto i redditi da locazione: l’esecutivo Monti ha infatti portato dal 15 al 5 per cento la quota forfettaria di reddito che si può portare in deduzione. Ma è ridicolo: non capisco come si possa pensare che la quota di reddito spesa per l’affitto sia pari solo al 5 per cento.
Che cosa ci attende nei prossimi mesi?
Vedremo. Anche se penso che gli affitti legali siano destinati a finire con le scadenze dei contratti. La tendenza poi sarà quella allo sfratto per morosità, in modo che i proprietari riescano a vendere, evitando che l’immobile occupato si svaluti. Prima invece situazioni di questo tipo erano tollerate più facilmente.
Al governo sono sordi sul tema?
Il problema è che non c’è nessuno che si occupa specificamente di politiche abitative. Costruire case che saranno pronte tra tre anni, per un’emergenza abitativa che è oggi, non serve a niente. Bisogna rilanciare l’affitto, che è già un’esigenza reale, soprattutto per gli studenti.
Cosa ne pensa dell’housing sociale?
All’estero ha già dato risultati positivi. Da noi, purtroppo, salvo eccezioni, è solo un termine che non è ancora chiaro cosa indichi.

FONTE Follow us: @Tempi_it on Twitter | tempi.it on Facebook 23 Novembre 2012


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :