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Intervista all’attore (e regista) Alex Lucchesi sul suo ultimo lavoro: Derico

Creato il 03 aprile 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Alex Lucchesi è il miglior caratterista italiano in circolazione. Non lo dico solo io. Basta dare un’occhiata al suo curriculum e ai diversi eppur così simili ruoli che ha interpretato (sempre in maniera egregia). Chi sa che cosa sia l’arte del caratterista sa di che cosa sto parlando.

“Un film di genere, senza Alex Lucchesi, Lo Schwarzenegger italiano, è semplicemente  impensabile!”  Parole di Amerigo Brini, regista di Beautiful People.

Alex Lucchesi nel film Beautiful People

Alex Lucchesi nel film Beautiful People

Nel suo cammino fatto di fatica, “di sudore e di sangue versati sul campo di battaglia” (come direbbe il buon Lucchesi), Alex ha incontrato tanti persone e ha avuto il modo e il tempo di fare molte esperienze (alcune più positive di altre). Lungo tutto il suo percorso, una cosa è rimasta sempre la stessa: la sua professionalità. E questa è una cosa che alla fine paga.  Ed ora Alex sta raccogliendo quando di buono ha seminato per anni.

Per me che scrivo, Alex non è soltanto un attore che stimi a livello professionale. È soprattutto un buon amico che, fortuna sua, ha una quantità di talento incommensurabile che lo sta, finalmente, portando a riscuotere il successo che merita. Ho avuto il piacere di intervistarlo per Taxi Drivers in merito al suo ultimo lavoro che lo vede sia davanti che dietro la macchina da presa. Il film in questione si chiama Derico.

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La splendida locandina realizzata da Richard J. Burton

Via con l’intervista!!

Ciao Alex! Grazie per la tua disponibilità. Come prima domanda ti chiederei di raccontaci un po’ del film. Chi è Derico?

Derico è un idea, più che un semplice personaggio funzionale alla storia. È un viaggio romantico attraverso i vari aspetti dell’inconscio dove la poesia della Divina Commedia si unisce ai racconti tenebrosi di Lovecraft. Tra fantasia e realtà dove personaggi grotteschi ci guidano in questo universo non sempre comprensibile all’uomo.

A Derico il compito di condurci come un novello Virgilio all’interno di questi bizzarri eventi.

Ci puoi fornire una breve sinossi del film? 

Si racconta che durante la vigilia di Ognissanti un sacrificio di innocente follia unisca gli oltremondi. E’ già successo e succederà ancora. Il Poema Dantesco si unisce ai miti Lovecraftiani in un’epica avventura attraverso il mondo storico e quello dell’incubo.

Una foto inedita del film rilasciata appositamente per Taxi Drivers

Una foto inedita del film rilasciata appositamente per Taxi Drivers

Sembra veramente interessante! Allora.. Come è nata l’idea del progetto?

Ufficialmente Derico trova la sua origine in un mio progetto del 1998, un lavoro completamente realizzato in animazione con l’utilizzo delle prime schede di montaggio targate Matrox. L’idea iniziale era già molto complessa perché ambientata in un ipotetico 1938 e composta da una serie di avventure sparse un po’ ovunque nel mondo.

Un’idea infattibile per l’epoca se non tramite appunto la realizzazione di tavole animate. Era impensabile ricostruire le ambientazioni e i costumi di cui avevo bisogno. Limate le ingenuità del periodo e stesa la completa sceneggiatura di mio pugno oggi finalmente trova una sua realtà.

Il protagonista dell’animazione venne realizzato completamente sulla mia figura presentando però una versione di me molto più adulta. In quel periodo non sarei stato credibile vista l’età poco più che ventenne. Ad oggi invece sono l’unico che può interpretarlo…è un po’ come dire: “Non esiste altro Derico all’infuori di me!” (avviso ai naviganti: la mia non è una bestemmia… ma un affermazione!)

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Chi sono i tuoi compagni di viaggio?

Tutti professionisti del settore e ottimi amici. Comincio subito citando i miei due collaboratori più fidati ossia: l’Attore (con la A maiuscola) nonché (per Derico) il mio direttore della fotografia Alessio Cherubini e Camilla Daldoss co-direttore alla fotografia che ha spaziato in scenografia, trucchi di prostetico, animazione, matte painting e come già in molte delle nostre produzioni attrice\stunt. Entrambi hanno curato le riprese dell’intero film. La lista segue subito a ruota con tutto il compartimento legato ai nostri musicisti dei quali non posso essere che estremamente orgoglioso per il lavoro che stanno svolgendo e che hanno svolto fino ad adesso.

In ordine: il giovane musicista e compositore veronese Alessandro Fusaro (per il quale avevamo già realizzato il video di lancio del suo primo singolo “Mai le idee chiare”), il nostro sound designer nonché compositore a 360 gradi di gran parte della colonna sonora del film: Daniele Pistocchi, la band che porta il nome di “Dunwich Motel“, composta da strepitosi rockers quali Daniele Michelotti (tastiere), Piergiulio Manzi (basso), Massimo Zorer (chitarra e voce), Thomas Trainotti (chitarra) e Marco Galassi (batteria). I Dunwich oltre a comporre brani di ottimo rock si sono adoperati per la creazione di parte delle atmosfere, alcune di queste legate alla vita del giovane Derico.

Un ringraziamento dovuto anche a Matteo Macchi che, oltre ad aver disegnato il logo della “Derico’s Crew”, insieme a Valerio Cioni si è adoperato per la realizzazione di un vero e proprio animatrone.

Continuando la lista dei compagni di viaggio troviamo la nostra Nicole De Luca che oltre ad occuparsi di makeup ci ha supportati con i vari effetti sul set, come del resto anche Sophie Pellegrini e Luca Berlanda.

Gli altri protagonisti di questa avventura sono inoltre Andrea Batti, Matteo Rover, Elio Lucchesi e Richard J. Burton. Quest’ultimo oltre ad indossare i panni del Capitano Burton ha messo le sue doti di pittore al servizio del film creando delle illustrazioni mozzafiato, disegni, e anche la bellissima locandina ufficiale.

Seguono i giovanissimi interpreti, Nico Petracchi, Stefano Degasperi, Jacopo Dellamaria e Zac Zanghellini tutti legati all’adolescenza del protagonista del film.

Nel cast artistico vi sono stati Daniele Ricci e Davide Cancila che oltre a vestire dei ruoli attoriali ci hanno anche supportato nella vesti di seconda unità riprese durante alcune giornate complesse di set.

Ultimi nel nostro elenco, ma non meno importanti, lo Screen Studio di Trento dove abbiamo registrato delle sezioni di doppiaggio e la Percorsi Musicali di Livorno, con la quale tutt’ora stiamo lavorando all’audio del film e alle ultime registrazioni.

Alex Lucchesi e

Alex Lucchesi e Alessio Cherubini al lavoro presso Percorsi Musicali Studio di Livorno

Concludo questo paragrafo invitando inoltre tutti gli amici di Taxi Drivers a guardare sul nostro sito web ufficiale la lista del cast completo e quella dei ringraziamenti dove sono segnate tutte le persone che per un modo o per un altro hanno contribuito alla realizzazione dell’intero prodotto.

A questo punto mi viene spontaneo chiederti qualche informazione su la Falange, la tua “casa di produzione”.

Falange Oplita è un gruppo di videomakers e filmmakers indipendenti che ci vede all’attivo già da qualche anno. Il team è composto ufficialmente da i tre membri fondatori: il sottoscritto, Alessio Cherubini e Camilla Daldoss. A questi si aggiungono Nicole De Luca entrata a farne parte durante la realizzazione di “Derico” e la nostra mascotte Zac Zanghellini che, oltre a ricoprire ruoli adatti alla sua giovane età e a darci una mano ogni qual volta se ne presenta l’occasione, si dimostra continuamente aggiornato e volenteroso nell’apprendere la settima arte. Ne sono testimonianza i video da lui realizzati, dei veri e propri cortometraggi dove ha sfoggiato una notevole maestria nell’utilizzo dei vari programmi di editing. Un vero monito per tutte le future generazioni che mostrano interesse verso questo tipo di lavoro.

Una foto inedita del film che ritrae l'attore Alessio Cherubini

Una foto inedita del film che ritrae l’attore Alessio Cherubini

Visto che hai parlato ora di Zac anticipo una domanda che ti avrei fatto in seguito. Ho letto che tu e il giovane Zac interpretate il protagonista in fasi differenti della sua vita. Una scelta dettata solo dall’età del nostro giovane amico o un modo per disegnare sempre di più una linea di continuità tra te (maestro) e lui (piccola e brillante spugna che assorbe tutto)?

Come i cavalieri erranti dei tempi che furono, sono continuamente alla ricerca del Graal. Durante queste mie avventure dedite alla santa reliquia mi capita sempre più spesso di imbattermi in uomini valorosi, in progetti ambiziosi, in sogni che prendono corpo. Il preludio era necessario per parlare di Zac. Un ragazzino molto più che in gamba.

Conosciuto sul set di House of the Rising Sun di un altro valoroso che porta il nome di Ivan King, Zac mi ha dimostrato fin da subito una totale attenzione verso i particolari. Una buona cultura riguardo pellicole interessanti e soprattutto una dedizione assoluta nella ricerca della perfezione (questa sua attitudine non è un trucchetto che si impara nelle scuole!).

Parlando nell’unico modo che conosco… Il ragazzo non è una minaccia ha soltanto uno spropositato quantitativo di Midi-chlorian nel suo DNA… La Forza è grande in lui!

E’ stato messo più volte alla prova e più volte ha sorpreso tutti con la sua professionalità. Nel giro di poco tempo ha preso parte ad altri lavori con persone valide del settore come Massimo Russo e Mattia Puleo sul set di 2di Picche. Nel Film Insane dei D’antona Bros il ragazzo dal’ennesima prova del suo valore e in The Iced Hunter di Davide Cancila, le stunt performance sono un’altra prova ancora.

Piccola doverosa parentesi: i set ai quali sono abituato io non sono passeggiate. Non ci sono le modelle che ti portano il caffè e non si ha un camper privato con la stella dove fare la pennichella prima delle riprese. Noi si lavora al freddo, all’umido e con tempistiche spesso inumane. (Se non si è abituati ovviamente)

Carpe Diem! (cogli l’attimo, altrimenti non porti a casa la tua opera)

Quindi… Zac si è guadagnato il diritto di essere “me”.

Camilla Daldoss, l'attore Zac Zanghellini e il regista e attore Alex Lucchesi

La onnipresente indispensabile Camilla Daldoss, l’attore Zac Zanghellini e il regista/attore Alex Lucchesi

Ho letto alcune dichiarazioni di Zac rilasciate a NSG: il nostro piccolo attore sostiene che Derico è un noir. Dal trailer ho avuto, però, l’impressione che ci sia anche qualche componente horror. Giusto o sbagliato?

Sono corrette entrambe le affermazioni. Derico sperimenta al suo interno diversi stili e diversi generi. Mantiene l’approccio narrativo del noir ma ci sono evidenti strizzate d’occhio verso il cinema di Leone e di Kurosawa, il tutto ben miscelato con tematiche fantasy/horror e puri riferimenti al cinema carpenteriano. Sicuramente i nerd più incalliti ci troveranno infiniti riferimenti nascosti in ogni singolo fotogramma. (Adoro il pubblico attento!)

E adesso qualche informazione sull’aspetto produttivo. Come, dove e in quanto tempo è stato realizzato il film? A che punto siete ora?

Il film ha richiesto due anni e 5 mesi di lavorazione circa, suddivisi in pre-produzione, realizzazione di tutto il materiale che ne compone il risultato, riprese, post-produzione. Essendo Derico un progetto ambizioso richiedeva il suo tempo. Attualmente siamo in post-produzione e daremo a Derico il tempo che gli serve per ottenere il massimo risultato.

Questo è il mio modo di lavorare, le cagate senz’anima le lascio fare agli altri – A.L.

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Alex Lucchesi e Andrea Batti al lavoro presso Percorsi Musicali Studio di Livorno

Il film ha avuto una gestazione lunga. Come mai? Difficoltà nel reperire dei finanziamenti? Altri impegni improrogabili? Bisogno di far maturare l’idea iniziale?

Il film è ambientato in diverse location d’Italia e con diverse condizioni climatiche le quali richiedevano un maggior sforzo di esecuzione. Abbiamo svolto tutto da soli, i fondi sono stati i nostri, anche le mani, il sudore e le menti.

Più che far maturare l’idea iniziale, dovevo proprio trovare la giusta Falange per scendere in battaglia! Ovviamente l’adoperarsi per tale meticolosità è sempre in funzione del tipo di prodotto che si pensa di realizzare. E siccome noi della Falange pensiamo solo in grande, abbiamo deciso di condividere con il mondo la nostra “visione” di grandezza.

Punti di vista!… Limitarsi all’orizzonte o guardare oltre l’infinito! – A.L. (è mia anche questa) 

Derico ti vede impegnato nel doppio ruolo di attore e regista. Non è la prima volta che ti metti dietro la macchina da presa ma, se non erro, questa è la prima volta che lo fai per un lungometraggio. Come hai vissuto questo sdoppiamento?

Se fatto, come va fatto (senza sciarpa al collo) è un duro lavoro.

Attenzioni e riguardo verso tutta la ciurma, riservatezza all’insegna del prestigio e della sorpresa, capacità di realizzare l’impossibile dal niente, risolutezza nelle decisioni (anche nelle più critiche se necessario), tenere sempre alto il morale della truppa, valorizzare i propri uomini, far capire ad ogni addetto al lavoro l’importanza e il prestigio che la sua arte aggiungerà al film se fatta con dovizia e accortezza. Tutte regole fondamentali che vivono l’una in funzione dell’altra.

Amo il mio carro perché non c’è nessuna ultima ruota – A.L. (non cercarla su wikipedia, anche questa è mia)

Il regista al lavoro!

Il regista al lavoro!

Da alcune inquadrature del primo teaser, il film mi è sembrato un prodotto legato al cinema di genere italiano e attentamente studiato e curato dal punto di vista della fotografia e del realismo della messa in scena: si notano polvere, sporco, sangue ecc. Qualche commento? 

Mi fa molto piacere che hai apprezzato il lavoro svolto. E come nel buon cinema italiano che fu, c’è molta manualità in questo lavoro. Non amando particolarmente il digitale non posso che essere lusingato da questa affermazione.

Questo è un progetto fatto di sudore e sangue. E sarebbe banale per me dire che il film è girato con mezzi “X” poichè il budget a disposizione era “X” e tutte le solite scuse di chi non sa lavorare. La realtà dei fatti è una e una soltanto: se si conosce perfettamente il proprio lavoro, se si è dediti e ben risoluti, anche dall’utilizzo di strumenti banali si avrà la possibilità di creare un miracolo. Un’opera d’arte.

Le giustificazioni lasciamole ai mediocri o agli inesperti. Un buona attrezzatura ti permette sicuramente di ottenere scene particolari e d’effetto, un budget sostanzioso, quando non rubato, ti permette di far lavorare un sacco di persone in più, e di ricreare quel di cui ci “sarebbe” bisogno per ottenere una grande scena. Ma se una storia è buona e ben realizzata, non necessiterà per forza di cose di virtuosismi eccessivi.

Fare di necessità Virtù – (questa non è mia)

Una foto inedita del film rilasciata appositamente per Taxi Drivers

Una foto inedita del film rilasciata appositamente per Taxi Drivers

Ho letto su IMDb che il film è girato in italiano, inglese e tedesco. Come mai questa scelta insolita per il nostro paese? Per un maggiore realismo o per la volontà di disorientare lo spettatore come ha fatto in più occasioni Tarantino?

Sicuramente essendo Tarantino un regista che apprezzo molto è probabile e quasi certo che l’influenza del suo Kill Bill o della sua versione di Bastardi Senza Gloria, dove appunto era ancora più marcata questa cosa dell’utilizzo di varie lingue, mi abbia influenzato e non poco, ma sarebbe riduttivo e non veritiero se il tutto fosse stato fatto all’insegna di: “Si fa alla Tarantino!?”, una forza ben superiore mi ha fatto intraprendere tale decisione. Con Derico voglio sottolineare (e qui entra in gioco Dante) l’aspetto bello della nostra lingua italiana.

E per far ciò, per creare questo microcosmo attorno al personaggio e renderlo qualcosa di più di una semplice storiellina mi serviva di contrapporlo alla realtà di un mondo più vasto dove dialetti, diverse lingue e orribili favelle si scontrano quotidianamente nelle incomprensioni dettate dalla semplice ignoranza (ignoranza intesa come la non conoscenza). Concludo la piccola parentesi sui film che ho citato di Tarantino dicendo anche che entrambe queste due pellicole traggono molta ispirazione dai già citati Leone e Kurosawa.

Alla fine il cerchio si chiude lo stesso e nessuno inventa più niente. È lo stile che si utilizza a determinarne la personalità e la resa finale di un’opera, ed è in questo che Tarantino è grandioso.

Regista e crew al lavoro sul set

Regista e crew al lavoro sul set

Una domanda che mi sta particolarmente a cuore. Come verrà distribuito il film? Chi dovremo ringraziare quando riusciremo a vederlo?

Il film verrà distribuito solo e soltanto dal nostro Clan. Direttamente dal produttore al consumatore, un prodotto pulito, come il buon artigianato dovrebbe essere.

Che volete farci!?… Io sono l’attore operaio! A.L.

Allora ti ringrazio due volte: una per averlo realizzato e la seconda per perché ci permetterai di vederlo. “Attore operaio”.. Che  bella e veritiera definizione che ti sei dato. È anche per questo che chi  ha la fortuna di conoscerti personalmente e di aver lavorato con te ti stima e ti apprezza. Ed io aggiungerei anche, col tuo permesso, “Attore guerriero”.

La stima come ben sai è reciproca Andrea, ti ho visto sul campo e attendo fiducioso di vedere la tua opera….

(Voce impostata) La nostra “Deviazione per L’inferno”.

Concludo salutando tutti i collaboratori di quel Dì nella Bologna che fu (loro sanno di chi parlo), e ovviamente tutto lo staff e gli amici di Taxi Drivers per lo spazio dedicato a questo progetto ma soprattutto “dedicato” alle persone che vi hanno lavorato.

Concludiamo qui l’intervista. Grazie ancora Alex per il tempo che hai dedicato a me e ai lettori di Taxi Drivers!

Una foto inedita del film rilasciata appositamente per Taxi Drivers

Una foto inedita del film rilasciata appositamente per Taxi Drivers

Vi segnalo, di seguito, il trailer ufficiale del film pubblicato su Vimeo pochi giorni fa. Buona visione!

 

Derico Official Trailer from FalangeOplita on Vimeo.

Andrea Bianciardi


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