Intervista alla Cake Designer Letizia Grella al "Caffè con il Blogger" del Cake Fest Italia 2013

Da Mifesta
Prosegue il mio racconto del Cake Fest 2013, e come vi avevo preannunciato, ho avuto il piacere di intevistare una grande maestra del Cake Designer Italiano, Letizia Grella.
 L'intervista si è svolta domenica 27, l'ultima giornata del Cake Fest, in un ambiente molto carino, nel Caffè dedicato agli incontri, alle chiaccherate e al relax. "Al caffè con il Blogger" Letizia ci ha raccontato attraverso l'intevista della sua più grande passione e del suo percorso nel mondo delle torte decorate in pasta di zucchero. 
Vorrei ringraziarla per la sua disponibilità e per il tempo trascorso con me ed il pubblico al caffè nonostante i mille impegni della giornata, la sua estrema gentilezza e per la sua semplicità che la distingue moltissimo nella sua professione. Vi lascio all'intevista, buona lettura! “Letizia Grella da sempre innamorata del mondo della moda, dell’arte si avvicina al mondo del Cake Design durante la sua permanenza negli Stati Uniti a New York, da qui si apre la sua strada verso il mondo del dolce e della decorazione, diventando una delle cake designer più glamour in Italia. Il suo stile, che unisce la tradizione italiana al mondo eccentrico americano, è equilibrato, elegante e glam. Ogni sua torta è una creazione senza eguali capace di emozionare…” 1.   Letizia, cominciamo con una domanda che può sembrare banale ma comunque importante per parlare di te e raccontare la tua storia… parliamo dei tuoi esordi…  come hai iniziato il tuo percorso di Cake Designer e cosa ti ha spinto maggiormente ad intraprendere questa strada?     Tutto è nato negli Stati Uniti per gioco poiché all’epoca quando mi sono innammorata di questo mondo il cake design non era ancora conosciuto in Italia. E' nato tutto da una grande passione, ho cominciato a fare queste cose per divertimento ed in famiglia, mi piaceva molto ed ho cominciato a frequentare dei corsi che non erano finalizzati a qualcosa in particolare, solo al piacere di apprendere e quando è scoppiato il fenomeno anche nel nostro paese io mi sono sentita pronta avendone già aquisito le basi.

2.   Durante il tuo periodo in America c’è stata un’influenza di qualche Cake Designer in particolare? Se sì quale e chi ti ha più ti ha ispirato o da chi hai appreso di più?      Si ce ne è stata una in particolare, quella di Colette Peters. Per quanto io e lei abbiamo generi diversi , mi ha subito affascinato. Ci sono altri grandi maestri che amo ma preferisco il suo stile, anche se barocco, lei mi ha insegnato numerose tecniche. Di recente mi è anche venuta a trovare a Roma nella mia Bakery.

3.   Dopo il tuo periodo negli Stati Uniti cosa ti ha spinto ad aprire la tua Glam Bakery “Una fetta di torta” in Italia e più precisamente a Roma quando il Cake Design in Italia era ancora poco conosciuto? Ricordiamo che sei stata una delle prime a diffondere il Cake Designer in Italia.     Questa Glam Bakery è tutt’oggi una scuola dove svolgo dei corsi professionali. Appena decisi di aprire non nego che ho avuto tantissima paura, ho aperto questa attività contro la volontà di tutti, erano molto scettici e quando frase quando mi dicevano "come puoi pensare che un laboratorio possa mantenersi solo con le torte decorate in pasta di zucchero, ci sono tante spese di esercizio, investimenti vari... " io rispondevo “lo so bene, ma sento che non è solo quello, c’è qualcosa dietro di più grosso” . Forse è stata una forma di preveggenza oppure credo che avendo vissuto negli Stati Uniti avevo visto molto lontano, vedevo il mondo come si muoveva intorno a questo fenomeno.

4.   Le tue creazioni si distinguono sempre per eleganza e per quel tocco di raffinatezza che sono tipiche di Letizia Grella, a cosa ti ispiri in particolare? Grazie, questo che stai dicendo è una cosa bellissima perché fino a qualche tempo fa i paragoni che si potevano fare per il Cake Design erano con gli artisti stranieri. Questo che dici mi fa piacere ed è un onore per me ma anche per l’Italia, perché il mio stile è riconoscibile insieme ad quello di altri artisti italiani come quello di Renato Ardovino e questo significa che siamo diventati bravi e abbiamo messo un grande impegno in questo lavoro. Io sostengo sempre che quando una cosa ha molto a che fare con la creatività e con la fantasia ed arriva in mano agli italiani il successo è assicurato, vedi la moda in cui noi ci distinguiamo per lo stile e siamo conosciuti anche all’estero. Sonocontenta che anche in questo ci stiamo distinguendo.

5.   Quale è stata la richiesta di torta decorata in pasta di zucchero più complicata che hai ricevuto in questi anni di attività?        È stata una richiesta di una torta spettacolare per un matrimonio a Ravello di una coppia di russi, loro volevano qualcosa di alto ed enome, una torre la torre di Pisa. In quel momento ho capito che la Torre di Pisa forse è il monumento italiano che più identifica l’Italia all’estero. Ho cercato di far capire alla coppia che il soggetto era troppo specifico per una regione… e quindi ho cercato di distoglierli dalla scelta. Quindi quando loro hanno chiesto quale fosse il monumento più rapprensetavio dell’Italia io ho risposto che l’Italia è piena di monumenti di storia ed in particolare di colonne greco romane, quindi ho rappresentato queste colonne dove sotto c’era un cuore spezzato in due. Ho creato due torte che dovevano combaciare e rappresentare un cuore intero, progetto elaborato, partendo dal vassoio che doveva essere tagliato a misura. L'entrata della torta inoltre è statoa molto scenografica poiché all’arrivo e all'unione delle due metà lo sposo è arrivato con una vespa congiungendosi alla sposa che lo aspettava, molto bello e suggestivo.

6.   Sei più propensa a preparare torte all’italiana (pan di spagna con creme tipo pasticciera o panna) o torte english style (compatte e morbide con crema al burro)? Inoltre pensi che sia possibile un connubio tra torte italiane e pasta di zucchero soprattutto quando si tratta di torte più elaborate o a piani?     Non c’è una cosa che è più buona o più cattiva, sono due gusti di palato diversi, vero è che  quando lavoriamo l’inglese con i nostri ingredienti buoni viene un prodotto buono, autentico, se una torta piccola su un paino si può lavorare all’italiana e decorarla, se è una torta che seve essere scolpita e deve essere decorata per ore è preferibile utilizzare l’inglese

7.   Gli Italiani sono molto esigenti in materia di gusto e di dolci, quindi spesso vedono le torte decorate con pasta di zucchero come “Belle da vedere, di meno da mangiare” cosa ne pensi e quali suggerimenti daresti a chi si accinge alla preparazione di queste torte per creare il connubio perfetto? Quale è la tua torta preferita in fatto di abbinamenti tra basi e creme?
      Io credo che se lavoriamo con attenzione ingredienti di prima qualità ed utilizziamo prodotti eccellenti le torte sono sempre buone. Ho avuto una piacevolissima scoperta quando sono stati proprio i giovani a farmi capire che c’era una sorta di inversione di tendenza. Infatti ho fatto molte torte per i 18 anni con basi e creme inglesi, al cioccolato e quando le mamme mi dicevano non era mai capitato che una torta finisse ad una festa ho capito tutto ciò. Ho avuto l’onore e la fortuna di presentare per due volte al galà delle Stelle,dove sono presenti 54 Chefs stellati e la prima volta mi sono presentata con una torta decorata in pasta di zucchero ma con l’interno all’italiana perché era veramente presto e si incominciava  appena a parlare di cake design mentre il secondo ann ho presentato una torta all’inglese che è stata molto apprezzata.

8.   Ingrediente e utensile indispensabile nel tuo laboratorio di dolci.
   Posso dirlo? La mia Planetaria Kitchen Aid.

9.   Una delle torte classiche italiane che preferiresti ricevere in regalo per il tuo compleanno,”La torta che vorresti”?  
   Una semplice torta di mele

10.Passiamo invece a parlare della tua evoluzione in questo campo, infatti La tua grande notorietà si è riscontrata ogni anno di più nella creazione dei tuoi libri. Dopo “La torta che vorrei. L’arte italiana del cake design” (2010), che è stato uno dei primissimi libri sul Cake Design in Italia nel 2010, hai avuto la massima ispirazione con il libro “Wedding Cakes” dove hai introdotto il tuo pubblico al romantico mondo delle torte nunziali. Mentre recentissima (qualche giorno fa) è l’uscita della tua ultima opera “La Torta che vorrei for Kids”, cosa ti ha portato alla creazione di questo nuovo libro rivolto al magico mondo dei bambini? Quando ho pubblicato "La torta che vorrei" ancora nessuno parlava della tecnica e delle basi del Cake Design, quindi pensai di fare un libro sulla tecnica di torte decorate in modo semplice.  Successivamente ho ricevuto dei commenti su questo libro che dicevano che era troppo semplice e non rappresenta l’artista e negli anni successivi quandi ho deciso di creare "Wedding Cake" dove ho creato delle torte unpò piu elaborate diverse pur rimanendo nella semplicità poichè sono dell’idea che un libro deve insegnare, quindi deve essere alla portata di tutti e con la semplicità possiamo fare lo stesso torte di effetto. Però l’amore per "La torta che vorrei" è rimasto e quindi ho creato una nuova versione "La torta che vorrei, Kids" un' idea di torte per bambini cogliendo piccoli oggetti o figure che rappresentano il loro mondo come le lettere di legno, la carta da parati con le pecorelle etc...

11.Come vedi il futuro del Cake Design in Italia e pensi che sia importante creare la figura del decoratore di torte in Pasticceria? 
     E' una domanda importante ed punto di discussione frequente. Vorrei solo ricordare che noi questo fenomeno lo stiamo solo chiamando con un nome diverso da quello che si verificava negli anni 50-60 quando ogni pasticceria aveva un decoratore. Basti ricordare per esempio la pasticceria siciliana con la sua torta martorana , in pasta di mandorle e ghiaccia reale. Io stesso  o fatto un corso di ghiaccia reale da un grandissimo maestro italiano Graziano Giovannini e non ho avuto bisogno di andare all’esteo poichè in Italia abbiamo ottimi pasticcieri e decoratori. Il futuro ideale sarebbe quello che un pasticciere realizzi un'ottima torta ed un grande decoratore la faccia più bella.

12.Cosa consigli ad un Cake Designer che vorrebbe emergere in Italia? 
   Credo che ci sia spazio per tutti. Bisogna metterci però un grande impegno e lavorare con serietà e con professionalità, rivolgendosi alle strutture, appoggiandosi ai laboratori. Consiglio di rivolgersi alle pasticcerie che cominciano ad aver bisogno di Cake Designers.

13.Letizia sei presente su vari social ed in particolare di recente hai deciso di pubblicare video su YouTube per essere sempre al passo con i tempi, progetti per il futuro? 
   La passione della decorazione mi ha portata verso un’altra passione quella dell’insegnamento, mi piace trasmettere ed insegnare, spiegare, e con youtube ho fatto dei tutorial… di progetti futuri c’è ne uno carino che riprenderà un pò uno passato, però noi adesso manteniamo il segreto ancora per un po’…

grazie Letizia!  nel pieno della discussione... ci salutiamo con una bellissima foto dove Letizia mostra il suo nuovo libro " La Torta che vorrei, Kids"
vi mostro anche le splendide torte che Letizia ha realizzato con le sue corsiste ispirate agli splendidi vestiti di Passaro Sposa che erano in esposizione nel salone del Cake Fest



 Vi ricordo che potete seguire Letizia Grella sul suo sito http://www.letiziagrella.it/
e sui vari social networks.

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