Intervista alla Matisklo Edizioni

Creato il 05 marzo 2015 da Pamelaserafino
 

Matisklo Edizioni è una casa editrice digitale, non a pagamento, che pubblica soprattutto poesia (nella collana “Comete”) ma anche narrativa (collana “Vertigini”), saggistica letteraria (“Territori”) classici italiani poco conosciuti (“Infiniti”) e testi sperimentali (“Scintille”); fondata nel luglio 2013 da Cesare Oddera e Francesco Vico, ha attualmente in catalogo più di quaranta eBook ed è editore della rivista digitale “Bibbia d’Asfalto – quadrimestrale di letteratura e arte varia”.

Che cosa consigliate ad un autore che intende pubblicare con voi?.

Di leggere attentamente le istruzioni alla pagina “manoscritti” del nostro sito: riceviamo molti manoscritti, di tutti i generi, e per essere sicuri di poterli valutare correttamente e in maniera obiettiva ci sono alcune semplici “regole” da seguire: per prima cosa inviare l’opera completa, non un estratto o un riassunto. Poi di accompagnare sempre una breve biografia ed una sinossi, in modo da poterci fare un’idea dell’autore, di cosa ritiene importante nella sua opera, di com’è: la decisione di pubblicare un manoscritto comporta l’inizio di una serie di rapporti tra lui e noi, telefonate, scambi di mail, per l’editing del libro e per la sua promozione. Sapere “con chi avremo a che fare” ci aiuta a capire meglio come valorizzare al massimo l’opera.

Quali sono gli strumenti di promozione dei vostri libri?

Essendo casa editrice esclusivamente digitale, un aspetto fondamentale nella promozione è quello on-line: social network, riviste e siti che parlano di letteratura e libri, blog di recensioni.

Questo però non è dovuto ad una qualche forma di “feticismo tecnologico”, bensì alle possibilità che queste forme di promozione danno anche ad una casa editrice “piccola” come la nostra. Non disdegniamo gli eventi “dal vivo” (presentazioni, letture, fiere) né i mezzi di comunicazione più tradizionali, compreso il buon vecchio passaparola, ma siamo ben consapevoli dei nostri mezzi (limitati) e quindi cerchiamo di fare del nostro meglio con quel poco che abbiamo. Anche perché, pur sostenendo molti il contrario, abbiamo ben presente che dietro ad ogni profilo sui social o ad ogni firma su un sito ci sono persone in carne ed ossa: la tecnologia della Rete ci permette di parlare a queste persone, cosa impensabile fino a pochi anni fa, e questo porta a grossi cambiamenti sia nel modo di promuovere un libro sia alla sua diffusione. Si tratta di un mondo nuovo, dove c’è tanto da imparare e non mancano certo i vicoli ciechi, ma è allo stesso tempo un mondo ricco di possibilità.

Credete che l’autore debba contribuire alla promozione dell’opera?

Certamente sì, per quello che compete all’autore ovviamente. Siamo fortemente convinti che la casa editrice debba fare il proprio lavoro di casa editrice, e questo comprende – oltre alla scelta del catalogo, l’impostazione delle collane, l’editing e la realizzazione dei libri – una bella fetta di promozione e pubblicità. Neppure il compito dell’autore si esaurisce con l’”uscita” dell’eBook: a questo punto si tratta di utilizzare gli stessi strumenti a disposizione (social network, blog, passaparola) non tanto per “vendere” il libro, quanto per interagire con altre persone (altri autori, lettori, addetti ai lavori e non) in un discorso di crescita artistica e personale, insomma cercare di “usare” la Rete per fare rete, per confrontarsi con altri autori, per crescere umanamente e professionalmente.

Qual è la linea editoriale in base alla quale selezionate i manoscritti?

Il punto principale è senza dubbio la qualità; siamo una casa editrice letteraria, non ci interessano le mode del momento; quando leggiamo un manoscritto le prime domande che ci poniamo sono: “il mondo sarebbe un posto migliore se questo manoscritto fosse un libro? Aggiunge qualcosa di nuovo alla nostra conoscenza di noi stessi?” Se la risposta è sì a entrambe le domande, le possibilità che decidiamo per una risposta positiva sono alte.

Poi ci sono ovviamente una serie di considerazioni riguardo allo stile, alla forma, anche alla “commerciabilità” del manoscritto (pretendiamo di fare cultura, e con la cultura viverci in barba a chi dice che non sia possibile, quindi anche questo è da tenere in considerazione) ma si tratta di aspetti secondari, il punto principale che fa di un manoscritto un manoscritto che ci interessa è sicuramente quello di offrire un punto di vista originale, importante, sul mondo.

5) Una risposta è garantita indipendentemente dall’esito?
Quando abbiamo aperto la casa editrice ci siamo dati come obiettivo quello di rispondere a tutti gli autori, dopo qualche mese ci siamo resi conto che così facendo toglievamo troppe risorse – e tempo –, vista la mole di materiale che ci arriva,  a tutto il resto, quindi attualmente non rispondiamo più a tutti gli autori ma solo a quelli che riteniamo interessanti. Preferiamo fare così piuttosto che inviare lettere di rifiuto “standard”, che non servono né a noi né all’autore per capire “cosa non ci è piaciuto”. Quindi, se in tre mesi dall’invio non abbiamo risposto, è molto probabile che si tratti di un rifiuto.