La tua produzione letteraria spazia dal teatro al thriller, passando per la saggistica: esiste un genere letterario che prediligi e che trovi più adatto alle tue attitudini?
No, non riesco a scegliere tra la narrativa, il teatro e la stesura di saggi e articoli scientifici. Mi piace scrivere di tutto e mi piace soprattutto il lavoro preparatorio che consente la scrittura: la ricerca. Passo intere giornate in biblioteca a contatto con manoscritti e documenti.
Tra i tuoi saggi troviamo "Il Rinascimento Italiano nel fumetto" e "Disegno letterario: Il fumetto come strumento educativo". Pensi che il fumetto, e in particolare la "graphicnovel", possa svolgere un ruolo nell'avvicinare i lettori, specie quelli più giovani, alla Storia?
Ne sono fermamente convinta. Pensa che qualche anno fa ero a Cambridge per lavoro e mi sono imbattuta nella versione a fumetti dei classici di Agatha Christie. Un esperimento interessante, ho pensato. Quando poi ho visto quei volumi nelle borse di persone di tutte le età si è rafforzata la mia tesi sui fumetti come strumenti didattici. Ricordiamo che i fumetti sono stati inventati dall’arte: in alcune pitture si leggono chiaramente delle scritte che indicano il parlato. Si pensi a certe Annunciazioni, in cui l’angelo ha sulla sua testa, oltre all’aureola, anche una sorta di piccola pergamena aperta in cui si legge “Ave Maria, gratiaplena…”
La scintilla è nata fin da bambina. Adoravo Botticelli. È per colpa sua che mi sono laureata in Storia del Rinascimento. Da quel vecchio amore il passo è stato breve. Ho unito la mia passione per la scrittura con Botticelli, aggiungendoci un pizzico di sano mistero.
La protagonista de "L'enigma di Botticelli" è Sofia Anastopoulos, storica dell'arte di origine greca, coinvolta in un'indagine dal respiro internazionale, alla ricerca di un segreto oscuro sul grande artista Botticelli. Come si è svolto il lavoro di documentazione e quanto ti ha impegnato?
La parte storica mi ha portato via moltissimi mesi di archivio e documentazione. Non volevo tradire Sandro Botticelli, consegnando ai lettori un romanzo storicamente inverosimile.
La protagonista de "L'enigma di Botticelli": Sofia Anastopoulos. Quanto c'è di te in lei e in che cosa siete differenti?
Sofia è completamente diversa da me. Lei è una studiosa presa solo dal lavoro e poco propensa alla vita sociale. Ragiona per associazioni di idee ed è una persona schiva. Ma ciò che ci differenzia del tutto è la sua specializzazione nella pittura veneta. Non che a me non interessino artisti come Bellini, Giorgione e Tiziano, ma ho un debole per i fiorentini!
Si è recentemente conclusa la fiction "The Borgias" su La7. Hai avuto modo di seguirla e cosa ne pensi? Ritieni che la fiction storica, nonostante i suoi limiti, possa rappresentare uno stimolo, per gli spettatori, ad approfondire alcune tematiche leggendo e documentandosi di più?
L’ho vista ma non sono stata costante. L’ho trovata insopportabilmente hollywoodiana e storicamente inattendibile. Su tanti fronti. L’argomento era interessante e meritava più di una semplice riduzione a soap-opera. Ho il timore che queste fiction non stimolino affatto lo spettatore ad andare a leggere, per esempio, una buona biografia di Lucrezia Borgia come quella di Maria Bellonci.
Parliamo della tua attività di scrittrice: che cosa bolle in pentola?
Sto facendo lavoro di ricerca per il mio prossimo thriller. Sarà dura, anche perché l’argomento è anche piuttosto delicato. Ma confido nelle mie care biblioteche!Grazie a Cinzia, che potete contattare sul suo sito.
Qui sotto trovate un video con un suo intevento su La7 a proposito del suo romanzo "Incognito".