Pubblicato da Francesca Rossi
L’autrice del bellissimo libro “L’Amante di Goebbels” ci parla in modo schietto e diretto di come è nata l’idea di scrivere la storia d’amore tra Lida Baarova e Joseph Goebbels, rendendoci partecipi delle emozioni scaturite durante la stesura e raccontando il rapporto tra arte e potere in un’epoca travagliata come quella del nazismo.Un’intensa chiacchierata alla scoperta dei “retroscena” del romanzo e di una figura femminile dolce, dignitosa ma dimenticata dalla Storia, che ha portato sulle spalle, fino alla fine dei suoi giorni, il peso di essere stata l’amante di Goebbels.
2. Pensi che Lida fosse davvero cosi “ingenua” da non vedere la vera natura dell’uomo che amava? Talmente innamorata da non comprendere cosa sarebbe successo di lì a poco? All’epoca della sua relazione con Goebbels Lida era giovanissima, 21 anni. Lei, cecoslovacca, visse e lavorò in una Germania che aveva rialzato la testa dopo l’umiliazione della Prima Guerra Mondiale. Un Paese che era pronto a mostrare tutta la forza e la potenza di cui era capace, con un supremo slancio vitalistico. Inoltre Lida, come attrice, ebbe modo di conoscere una vita fatta di feste, lustrini e incontri con l’élite intellettuale dell’epoca. Tutto questo esercitò un grande fascino su di lei. Non dimentichiamo, poi, che Goebbels era un uomo carismatico e molto colto. Nacque in una famiglia povera, non era bello, era piccolo di statura e zoppicava, ma aveva addirittura 3 fidanzate! Questo perché era dotato di charme e di due profondi occhi neri che catturavano chi lo guardava. Non poteva correre e giocare come i suoi amici, quindi passava il tempo a leggere. Il fascino e questa enorme cultura fecero cadere ai suoi piedi la giovane Lida e gli consentirono di diventare una stella di prima grandezza del Terzo Reich. Probabilmente faceva leva anche sul senso di pietà e sulla carica erotica che possedeva per conquistare le donne. Riuscì, insomma, a compensare con intelligenza il suo deficit. 3. C’è una scena nel libro in cui Lida si ribella alla concezione nazista dell’arte, per cui esistevano artisti “degenerati”, non allineati e artisti, invece, in sintonia con gli ideali ariani di superiorità della razza. E’ un momento in cui Lida inizia a capire che tipo di persona aveva di fronte? Uno scatto di volontà? Quel passaggio è frutto di fantasia. Volevo affrontare il tema “dell’arte degenerata” e parlare di Goring, altro personaggio vicinissimo a Hitler. Durante le mie ricerche ho avuto modo di vedere alcune foto della stupenda casa di Goring, che oggi non esiste più; fu lo stesso gerarca a farla saltare in aria quando divenne chiaro che la guerra era persa. L’intervento di Lida è l’ovvia obiezione di un a persona normale. Una domanda di libertà che tutti avremmo fatto al suo posto. Inoltre lei era un’attrice, dunque le sue sono le parole di un’artista. Ho voluto regalarle un momento di fierezza. D’altra parte era proprio questo che Goebbels amava in lei. Il suo intervento non fa che aumentare l’amore che Joseph prova per Lida. Lei è lontana anni luce dai canoni della “perfetta donna tedesca”, della moglie/madre di razza ariana. Magda, la moglie di Goebbels, sfrutta proprio questa “incompatibilità” per sferrare dei terribili colpi alla rivale durante il loro drammatico confronto. 4. L’incontro tra Lida e Magda è proprio l’argomento della prossima domanda. E’ stato difficile scrivere questa scena, facendo scontrare due personalità antitetiche, la dolce Lida e la gelida Magda? In realtà è stato facilissimo scrivere questo capitolo. Quando si entra profondamente nella psicologia e nelle vite dei personaggi, scavando nel loro essere, si riesce a dar loro una voce vera, concreta. Anni fa, poi, vidi un documentario in cui Lida, ormai anziana, ricordava quel tragico confronto con la glaciale Magda. Vidi nei suoi occhi la tristezza, il dolore, l’umiliazione. Dopo tanti anni Lida ricordava ancora quel momento con una viva emozione che arrivava dritta al cuore di chi l’ascoltava. L’incontro con Magda avvenne nella casa sul lago, proprio quella che venne messa in vendita anni dopo. Molti pensano, erroneamente, che questa sia stata la casa in cui Lida e Joseph si incontravano. In realtà era la dimora della famiglia Goebbels, Schwanenwerder, mentre gli incontri tra i due amanti avvenivano nel castello di Lanke. 5. Credi che Goebbels abbia amato davvero Lida? In fondo l’ha lasciata senza una parola. E’ stata la Baarova a pretendere una telefonata d’addio, minacciando addirittura di togliersi la vita… Su questo punto le biografie divergono. Ho scelto di non dare troppo spazio alla parole che Goebbels spese per difendere l’amore tra lui e Lida. Non volevo correre il rischio di “beatificare” quest’uomo, di farne una sorta di santino, di martire. Nella realtà Goebbels protestò con Hitler, anche perché era deciso a sposare Lida, prima o poi. Il Fuhrer, però, lo mise a tacere immediatamente. Doveva lasciare quella donna, era un ordine di Hitler e Joseph non poteva ignorarlo. Goebbels si trovò a scegliere tra l’amore per la Baarova e l’amore per la Germania. Ovviamente scelse il secondo. La fedeltà alla patria e al mito della razza erano più forti di qualunque altra cosa per uomini di quel tipo. Era impensabile che un ministro della fama e della grandezza di Goebbels abbandonasse tutto per dedicarsi ad una ventenne, pur essendone innamorato.
Tutto lo staff di Diario ringrazia Anna Kanakis per la sua gentilezza, la sua disponibilità e per aver scritto un libro cosi intenso. Speriamo che il prossimo arrivi presto.
Intervista con Anna Kanakis, l'autrice de "L'amante di Goebbels"
Creato il 31 gennaio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiarioPossono interessarti anche questi articoli :
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