Dietro al mio blog ci sono soltanto io, ovvero Cristina Elle (è uno pseudonimo), mi occupo dei collage, di html e layout del blog, così come dei testi (che ora sono piuttosto striminziti ma spero di migliorare).
Vivo da 25 anni in un ridente paese sul mare, nelle Marche. Amo leggere, il mio cane, andare in bicicletta, i film in bianco&nero, la musica straniera (anche se non disdegno i grandi cantautori italiani) e sono sicura di non riuscire a resistere nemmeno una settimana senza la vista, che sa di eternità, del mare (in realtà ho provato un trasferimento a Londra ma sono scappata dopo 15 giorni). Fa un certo senso ma amo definirmi una persona piuttosto 'classica', nonostante sia allergica a convenzioni e tradizioni, anzi diciamo che sono una persona tranquilla, preferisco una bella cena tra amici piuttosto che una serata in discoteca e un buon bicchiere di vino ad una sbronza. Gli eccessi, che ora pare siano la normalità, non fanno proprio per me. Sono anche piuttosto riservata, infatti mi sembra di aver scritto troppo, quindi passerò a cose più "futili": ho uno stile preferibilmente romantico, amo tutto ciò che ha applicazioni di volant, rose, ruches, stampe poetiche, pizzo, crochet, sangallo, tonalità pastello... anche se saltuariamente non rinuncio ad un tocco rock, a seconda del mood della serata. Ho una laurea in marketing e pubblicità ma ho l'impressione che non sarà questo il campo in cui lavorerò.
Da quanto tempo ti interessi di moda?
Non ricordo la data esatta ma so per certo che me ne innamoro giorno per giorno, sempre di più. In particolare ne amo la poliedricità, la voluttuosità, il fatto che, grazie alla moda, si può essere una donna diversa ogni giorno. Senza contare che credo vivamente nella sua capacità di farci stare bene. Al di là dello shopping-terapeutico penso non ci sia nulla di meglio che specchiarsi e sentirsi a posto nei propri panni, e la moda serve anche, anzi soprattutto, a questo, molto più di una seduta di shopping.
Perché nelle donne c'è tutto questo amore per le scarpe?
Difficilmente il numero di scarpe cambia con gli anni, al contrario delle taglie degli abiti, quindi penso che le scarpe siano una sorta di collegamento col passato. Mi immagino tra vent'anni rimembrare i giorni che furono guardando i miei tacchi stiletto, o magari ricevere gratificanti complimenti da mia figlia in fatto di gusto. La stessa cosa capita con mia madre: ho scovato varie foto in cui indossa calzature stupende, ammetto di averne cercate anche di simili in giro senza purtroppo aver avuto fortuna.
Qual è il tuo modello preferito e perché?
Senza dubbio le decolletté open toe e le pumps d'orsay, entrambe con tacco, anche se in generale adoro qualsiasi scarpa "elevata"; ne subisco il fascino, è innegabile. Purtroppo però per comodità non posso fare a meno delle tanto disprezzate, specialmente dagli uomini, ballerine. Le adoro con pochi fronzoli, al massimo un piccolo fiocchetto di corda. E d'estate vivo praticamente in sandali flat gioiello. Diciamo che i tacchi alti sono belli da guardare, le altre da indossare.
Preferisci possedere tante paia di scarpe a un prezzo basso a discapito della qualità variando spesso oppure poche e di qualità pregiata?
Ti direi la seconda ma in genere sono abbastanza democratica, se una scarpa mi piace la prendo senza pensarci molto, indipendentemente dal brand. L'unico requisito su cui non ammetto deroghe è il materiale, devono essere in pelle, non riesco a concepire scarpe in plastica, soprattutto perchè le trovo molto scomode.
Quali sono le caratteristiche che valuti nella scelta delle scarpe?
Oltre alla suddetta caratteristica direi che devono trasmettermi qualcosa. Se vedo una scarpa e me l'immagino addosso è fatta, non c'è ragione che tenga! Se poi mi regalano qualche centimetro in più ancora meglio!
Che rapporto c'è tra scarpa e umore?
Risponderò alla domanda tirando in ballo la matematica: c'è un rapporto direttamente proporzionale tra comodità della scarpa & umore, idem per quello umore & altezza del tacco. Purtroppo per noi donne il rapporto tra comodità & altezza del tacco è inversamente proporzionale. Insomma persino la matematica ci rema contro, sarà un motivo per cui le donne non la sopportano...
Hai un colore che compare più frequentemente nella tua scarpiera?
C'è molto nero ma anche numerosi bagliori di colore, col nero non si sbaglia mai, è da sempre il colore più elegante. D'estate invece preferisco tonalità più abbaglianti, turchese e verde smeraldo in primis.
Qual è il valore aggiunto che percepisci nelle calzature italiane?
Abito non lontano da uno dei poli calzaturieri più famosi al mondo, quando si parla di scarpe italiane penso alla polverosa bottega di un ciabattino, la immagino caotica con prototipi e scampoli sparsi, magari con sprazzi di colla qua e là come fossero tocchi di colore di un pittore su una tela, disordinata ma sempre piena d'amore per le sue creazioni. Ora è tutto prodotto industrialmente ma non mi dispiace sapere che è nato tutto da lì.
È possibile esprimere la sensualità attraverso le scarpe? In che modo?
Non c'è niente di meglio, per un uomo, che vedere una donna ondeggiare sui suoi trampoli. Pare sia scientificamente provato: i tacchi piacciono a noi quanto al genere maschile. Da ricordare però che ondeggiare non significa traballare goffamente. Le scarpe vanno rodate, come una macchina. Se non si è capaci di guidarla meglio lasciarla a casa.
Con quale criterio scegli le scarpe adatte ai tuoi outfit?
Sono loro il fulcro dei miei look, sono una mamma molto accondiscendente e potrei sembrare totalmente scema ma credo siano loro a decidere per me e non viceversa.
Ti viene in mente qualche altro settore legato alla creatività (musica, fumetti, letteratura, cinema, design...) in cui le scarpe hanno un ruolo importante?
Penso alle eroine dei fumetti: a farci caso quasi tutte indossano scarpe col tacco. Perchè nell'immaginario collettivo le donne, per quanto super o forzute, devono mantenere sempre qualcosa di femminile.
E per quanto auspichi la parità dei sessi sotto tutti gli aspetti sono felice che ci sarà sempre qualcosa a differenziarci. Tra l'altro nessun uomo potrebbe mai resistere su un tacco 12 cm più di cinque minuti.
Quale sarà la tua prossima calzature oppure una tendenza futura che prevedi?
Il mio prossimo acquisto sarà una open toe o un paio di sandali rossi, ho in testa le Sedaraby Manolo Blahnik ma per fortuna, e il portafogli ne è grato, qui non sono facili da reperire.
Link dove è possibile seguirti?
Il mio blog: http://www.thesuitcaseofstyle.com/
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Un pensiero sulle calzature per concludere l'intervista?
Mi sento davvero démodè a non avere alcuna citazione alla Carrie o alla I love shopping e mi risulta difficile inventarmi qualcosa di intelligente qui su due piedi (senza contare che sono in ritardo e ho una fame tremenda in questo momento) ma se posso vorrei lasciarvi un consiglio: benissimo avere delle belle scarpe, ma ciò presuppone anche una perfetta, o quasi, pedicure. Sarebbe come avere un bel quadro e accostargli una cornice orrenda.
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