“Comunque non era quello il momento per mettermi a filosofeggiare sul senso da dare alla mia vita, questi avevano chiaramente intenzione di lasciarmi arrostire dentro la palestra e immaginavo anche da chi erano stati pagati per questo lavoretto.”
Beatrice Benet, conosciuta per svariate pubblicazioni, nel 2007 con una raccolta di quattro racconti al femminile “Più lontano del mare e del cielo”, nel 2009 partecipa ad una raccolta di racconti edita da Einaudi con l’opera “Giulia” e pubblica una lunghissima lettera d’amore, “L’amante, colei che ama”, con la quale ha vinto la Prima edizione del Concorso Nazionale Letterario “Oubliette 01” per la sezione romanzo. Nel 2011 pubblica tre sue poesie con Editore Croce nel volume “Poesie d’amore – poeti italiani del terzo millennio”.
“C’ero una volta… e altri racconti” è una pubblicazione particolare che vede un racconto madre che da il titolo al libro ed altri cinque racconti brevi “Notte”, “Il mandolino”, “La lupa”, “Le sorelle R”, “Pazza”. Il libro è stato pubblicato dalla casa editrice Edizioni DrawUp nel mese di agosto 2013, nella collana editoriale “Oubliette”.
Beatrice Benet: Il mio primo libro pubblicato è stato “Più lontano del mare e del cielo”, storie di donne di epoche, età e Paesi diversi. “L’Amante, colei che ama” ha come protagonista sempre una donna, “l’altra”, quella che da sempre è considerata la rovina famiglie e che invece viene descritta solamente come una persona che si è innamorata e che ha accettato il ruolo di “seconda” fino alla sua presa di coscienza dell’ambiguità di questo uomo che credeva perfetto. Con questo libro ho avuto la soddisfazione di vincere la prima edizione del Concorso letterario nazionale “Oubliette 01”. Poi ci sono stati racconti e poesie pubblicati con l’editore Croce di Roma e un racconto con Einaudi in un bel libro di AAVV “Io mi ricordo” che attraverso storie, tutte vere, ha tracciato uno spaccato del novecento italiano veramente interessante.
A.M.: “C’ero una volta… e altri racconti” è una raccolta di racconti un po’ particolare. Come nasce l’esigenza intellettuale della costruzione del libro?
A.M.: Paolo, uno dei tuoi protagonisti, è costretto su una poltrona a causa di un incidente e questo provoca l’inizio di una sorta di narrazione impreziosita da flashback spontanei. Quanto è pesante il passato per un essere umano?
Beatrice Benet: Io credo che il passato ci formi e ci condizioni, soprattutto quando non si trova la forza di risolvere ma si rimuove il dolore per sopravvivere. Prima o poi tornerà fuori con violenza e ci obbligherà ad una resa dei conti dove non sempre si riesce ad essere vincitori.
A.M.: Non solo scrittrice ma anche promotrice di aggregazione letteraria. Com’è stata l’esperienza della gara letteraria che hai promosso lo scorso agosto e che metteva in palio ben 6 copie di “C’ero una volta… e altri racconti”?
Beatrice Benet: L’esperienza della gara letteraria legata all’uscita del mio libro è stata veramente entusiasmante soprattutto per la grande partecipazione che c’è stata. Ho avuto modo di leggere degli scritti molto belli, intensi e non è stato facile alla fine fare una scelta. Siccome non sono una critica letteraria mi sono lasciata guidare dalle sensazioni che avevo provato mentre leggevo e quindi diciamo che le mie valutazioni sono venute dal cuore.
A.M.: Il 7 novembre presso la libreria Hemingway a Villalba di Guidonia ci sarà la presentazione ufficiale della tua raccolta. Ci può svelare qualcosa sulla serata?
Beatrice Benet: Sarà un incontro fra amici a partire dalle 18.00. Uno stimatissimo collega, il dottor Enzo Martino, presenterà il libro e una bravissima attrice, regista, insegnante di teatro nonché educatore professionale, la dott.ssa Linda Cifaldi, si occuperà delle letture. Poi un aperitivo per finire il pomeriggio parlando di libri e di letteratura.
A.M.: È la tua prima pubblicazione con la casa editrice laziale DrawUp. Siamo appena agli inizi, ma di sicuro avrai già un pensiero sull’operato sino ad oggi, dunque come ti stai trovando? La consiglieresti?
A.M.: Una curiosità: ricordi il momento esatto nel quale hai sentito la letteratura come parte integrante del tuo essere?
Beatrice Benet: Già da piccola sono stata una lettrice accanita in un’epoca in cui ai bambini si dava da leggere i condensati dei libri per adulti. Ero affamata di parole e di storie che mi facessero fantasticare. Riuscivo a leggere di tutto tanto che i classici della letteratura russa me li sono divorata intorno ai 14 anni, compreso “Guerra e pace”… Poi ho cominciato a scrivere le storie che mi si affollavano in mente. Solamente in età più matura mi sono sentita pronta a condividere con altri i miei scritti accettando quindi i complimenti, ma anche le critiche che aiutano a crescere.
A.M.: Salutaci con una citazione…
Beatrice Benet: Vorrei che tutti i “Paolo” del mondo ricordassero quello che dice William Ernest Henley: “Non importa quanto angusta sia la porta,/ quanto impietosa la sentenza,/ sono il padrone del mio destino,/ il capitano della mia anima”
Vi ringrazio e vi aspetto tutti il 7 novembre novembre presso la libreria Hemingway a Villalba di Guidonia per la prima presentazione de “C’ero una volta… e altri racconti”.
A.M.: Grazie Beatrice, ti auguro una splendida presentazione, io purtroppo non potrò esserci per la lontananza ma sarò presente con la mente. Ti auguro un fine 2013 pieno di soddisfazioni letterarie, te lo meriti!
Written by Alessia Mocci
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