Intervista di Alessia Mocci a Carla Zancanaro ed al suo Metropoli Tana

Creato il 26 luglio 2012 da Apietrarota

“Metropoli Tana”, edito nel maggio del 2012 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni per la collana editoriale “La Quiete e l’Inquietudine”, è un romanzo di Carla Zancanaro. Una vicenda variegata e particolare che si scinde tra l’apologo e la favola nera; favola nella quale si nota fortemente l’incalzare delle azioni dei protagonisti. Personaggi visti come figure di diverse epoche e continenti che rapidamente cambiano prospettiva di vita. Carla Zancanaro è stata molto disponibile nel rispondere ad alcune domande riguardo la sua vita e la sua produzione letteraria. Buona lettura! A.M.: Quando nasce la tua passione per la scrittura? Carla Zancanaro: Probabilmente nasce con me. È qualcosa che ci viene trasmesso col DNA. Mio padre era un artista lirico e, da notizie avute, anche altri del mio sangue si sono distinti, in tempi passati, in vari spazi creativi. A.M.: Hai qualche scrittore guida che in questi anni ti è stato accanto spiritualmente? Carla Zancanaro: Non credo, nel senso formale, allo spirito guida. Nel mio percorso conoscitivo ho incontrato, tramite ottime letture, grandi Maestri che con le loro opere mi hanno trasmesso la genesi del pensiero e la forza della Parola. A.M.: Parlaci un po’ della tua pubblicazione Carla Zancanaro: Tutto ciò che scrivo mi appaga ma non mi soddisfa. Sono sempre alla continua ricerca del miglioramento. Ogni parola va soppesata, meditata, scarnificata, è come una perla che deve essere scrostata per mostrare la sua luce. A.M.: Quali sono le tematiche presenti nella tua pubblicazione? Carla Zancanaro: L’idea primaria da’ il via ai mille progetti che via via si delineano chiaramente nel dettato scritturale. Amo scrivere del dolore, dell’emarginazione di una umanità che preme dentro di me per avere voce e dignità. A.M.: Scrittura ed illustrazione. Che cosa ne pensi di questo binomio artistico? Carla Zancanaro: Solo bene, purché l’Artista sia in sintonia con la mia scrittura. Ciò è successo con Silvia Costantini, bravissima nel tratteggiare figure ‘pienamente svuotate’, che hanno impreziosito il mio libro “Il Gioco” , edito in elegante forma grafica da Rupe Mutevole. A.M.: A chi dedichi questa vittoria editoriale? Carla Zancanaro: A me stessa. Alla mia costanza, alla mia “pignoleria” di perfezionamento, sapendo che mai si deve credere di essere arrivati, anche se il traguardo si avvicina. Ma soprattutto dedico queste mie ultime fatiche ad una cara persona che sempre ha creduto in me e che non c’è più. A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? La consiglieresti? Carla Zancanaro: Sicuramente consiglierei la casa editrice Rupe Mutevole, che ha soddisfatto le mie esigenze con molta pazienza e notevole competenza nell’accurata stesura dei miei testi e nella raffinata veste tipografica. A.M.: Hai delle novità in programma? Puoi anticiparci qualcosa? Carla Zancanaro: Per chi ama la scrittura come la amo io, c’è sempre in cantiere la progettualità del ‘figlio’ (ogni opera è la nascita tanto attesa di chi la produce). Per scaramanzia preferisco, per ora, non parlarne. A.M.: Salutaci con una citazione… Carla Zancanaro: Assimilo ciò che ha detto una grande scrittrice, Virginia Wolf: “Talvolta penso che il Paradiso sia leggere (e scrivere, aggiungo io) continuamente senza fine”. Rupe Mutevole Edizioni sarà presente ad ottobre alla Fiera Internazionale del Libro di Milano: 


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