Magazine Cultura

Intervista di Bernadette Amante ad Il Rondine ed al suo album “Può capitare a chiunque ciò che può capitare a qualcuno”

Creato il 14 ottobre 2014 da Alessiamocci

In esclusiva per Oubliette Magazine Il Rondine ci parla del suo progetto musicale.

Intervista di Bernadette Amante ad Il Rondine ed al suo album “Può capitare a chiunque ciò che può capitare a qualcuno”L’artista romano Claudio Rossetti ha iniziato in tenerà età scrivendo canzoni punk, ha continuato con il post rock, metal progressive, rock alternativo, ambient, attraverso il progetto che porta ancora avanti dal 2006 dal nome “Blue Order Project”.

Nel 2013 ha collaborato con l’artista dark wave Romana “Mushy” per le chitarre nell’album “Breathless”.

Il Rondine prende vita il 4 febbraio 2012 e ispirato dal clima ostile per certi versi, Claudio Rossetti iniziò a suonare.

Un progetto nato per gioco, dalla voglia di comporre qualcosa di semplice e diretto, è stato un po’ un ritorno alle origini, ma arricchito ovviamente dalle varie sperimentazioni nel percorso.

Nel 2013 ha partecipato al concorso dell’etichetta indipendente La Fame Dischi vincendo il primo premio, che comprendeva la pubblicazione di un disco.

Il suo primo album “Può capitare a chiunque ciò che può capitare a qualcuno“ esce oggi, 14 Ottobre 2014.

B.A.: Ciao, grazie per avermi concesso questa intervista! Inizio chiedendoti, com’è iniziata la tua passione per la musica?

Il Rondine: Ciao, ringrazio te per l’interesse. Non so dirti un momento preciso, ero piccolissimo, cantavo in continuazione (inventando le parole) i ritornelli delle canzoni che mi rimanevano impressi. Ricordo che cantavo tantissimo “grande figlio di puttana” degli Stadio, forse perché potevo dire la parolaccia sentendomi autorizzato dal fatto che tanto lo diceva la Intervista di Bernadette Amante ad Il Rondine ed al suo album “Può capitare a chiunque ciò che può capitare a qualcuno”canzone, non era colpa mia, e dal fatto che dicesse “guarda come suona la chitarra”, avevo 4 anni. Avevo sempre melodie in testa e volevo a tutti i costi quella che io chiamavo la “chitarrona”, così mi comprarono una chitarrina per bambini ed io la spaccai immediatamente… ero un bambino calmissimo, silenzioso, uno introverso insomma, ma in quel caso esplosi, volevo la “chitarrona”! La musica nella mia famiglia ha avuto un ruolo predominante. Mio padre mi raccontava spesso che suonava la fisarmonica nella banda del paese (era del 1934) ed era un vero amante del ballo, roba di balere, altri tempi. Mia madre è venuta in Italia dalle isole di Capo Verde a 17 anni, per lei la musica è tantissimo ed è stata tantissimo in quel periodo, quella folcloristica di Capo Verde la ascoltava per sentirsi vicina alla sua terra, la musica Italiana (quella dagli anni 50/60 in poi) la adorava e la faceva integrare nella cultura Italiana. In tutto ciò ho due fratelli maggiori che ascoltavano musica e attingevo anche da loro. Mia sorella maggiore ascoltava la New wave anni 80 (Duran duran, Alphaville, Spandau ballet), insomma era quell’epoca lì. Mio fratello invece compiva viaggi per tutta Italia per andare a ballare in discoteca, tu immagina un bambino che si ricorda i nomi e le composizioni di Dj come Franchino, Zicky il giullare, Gabry Fasano e via così. In più sono cresciuto con una signora (una signora del 1928, nonché mia commare) che per me è stata importantissima, le facevo compagnia perché viveva da sola accanto a noi, lei era di S. Vito Romano un paese qui nel Lazio, e mi faceva sentire musiche di altri tempi dal mangianastri, oltre che raccontarmi storie assurde di gioventù, e viziarmi con la cucina Romana. Quindi il mio punto di partenza è stato un mix totale veramente, infatti ancora oggi ascolto di tutto, dal gruppo straniero di musica alternativa più sconosciuto, a “qualcosa” del pop Italiano.

B.A.: Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?

Il Rondine: Ascoltando da esterno quello che ho fatto, tra gli artisti che ascolto e che ho ascoltato ti dico questi: CCCP, Franco Battiato, Piero Ciampi, Fabrizio De André, Angelo Branduardi, Ivan Graziani.

B.A.: C’è un artista con cui ti piacerebbe collaborare?

Il Rondine: Beh nel mondo dei sogni sceglierei Franco Battiato.

B.A.: Qual è il messaggio che vuoi trasmettere ai tuoi ascoltatori?

Intervista di Bernadette Amante ad Il Rondine ed al suo album “Può capitare a chiunque ciò che può capitare a qualcuno”Il Rondine: Il messaggio che voglio trasmettere almeno in questo mio primo album uscito per La Fame Dischi dal titolo “Può capitare a chiunque ciò che può capitare a qualcuno” (Una frase presa da “De tranquillitate Animi” di Lucio Anneo Seneca), è che nelle cose di tutti i giorni, nelle piccole cose di tutti i giorni si trovano i significati primordiali, e che quello che accade nelle piccole situazioni ha la stessa valenza in proporzione nelle grandi situazioni. Ad esempio se uccido uno scarafaggio senza nessun problema, anzi con gusto… cosa potrei fare se avessi ancora più potere? Magari niente, ma in me quella potenzialità di fare peggio c’è. Insomma nell’album ci sono varie storielle che in modo simpatico, surreale a volte grottesco cercano una riflessione da parte di chi le ascolta.

B.A.: Hai dei progetti per il futuro?

Il Rondine: Si compongo molte cose diverse come stile, e mi piacerebbe far nascere altri progetti paralleli ad Il Rondine. Ho un altro progetto che porto avanti dal 2006 dal nome Blue Order Project, un progetto molto sperimentale che è partito dal Metal, Progressive, Post Rock e adesso è diventato Ambient noise. Lo porto avanti quando posso, perché mi richiede molte energie, in questo progetto c’è un lato emotivo molto forte e non è facile trovare la condizione giusta. Per ora comunque cerco di suonare il più possibile con Il Rondine, e non vedo l’ora che esca il disco.

B.A.: Per concludere, c’è qualcosa che vorresti dire ai tuoi fans?

Il Rondine: Ai miei Fans vorrei dire solo una cosa, se potete prima di ascoltare il disco, leggete nelle informazioni della pagina Facebook de Il Rondine quello che è il senso di questo progetto, così da entrare meglio nel mood. Un po’ come fare il riscaldamento prima di entrare in campo… altrimenti poi magari uno si strappa! Detto questo spero che il disco possa piacere anche ad un ascolto più leggero! Un Saluto a tutti.

Written by Bernadette Amante


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :