Lo Spazio Teatro No’Hma a Milano nei giorni 8 e 9 gennaio scorsi ha ospitato il Concerto Movies in Frames di Andrea Bandel Ensemble, quintetto composto da pianoforte, sax, violino, violoncello e batteria.
Una carrellata di film del passato, da Ladri di Biciclette, a Divorzio all’italiana, da Nuovo Cinema Paradiso a Roma Città Aperta, per citarne alcuni, in cui le melodie riportano in vita la sensibilità delle immagini scelte.
Incontro Andrea Bandel qualche giorno dopo nella sua casa milanese, dove abbiamo modo di chiacchierare piacevolmente dell’ultimo concerto e della sua attività in generale, che da quasi 30 anni lo vede impegnato come compositore, musicista e insegnante.
I.S.: Maestro, innanzitutto complimenti per lo spettacolo a cui ho assistito qualche giorno fa. Vorrei ripercorrere la sua carriera dall’inizio e fissare le tappe fondamentali che l’hanno portata nel corso degli anni a tracciare un percorso in crescendo, molto ricco e variegato.
I.S.: La sua carriera però, a un certo punto comincia a delineare un percorso specifico, dedicandosi gradualmente alla composizione e in particolare alle colonne sonore cinematografiche…
Andrea Bandel: Proprio così! Nel mio percorso musicale sono sempre andato avanti per immagini, non a caso definisco le mie composizioni “musica per occhi”. Intendo dire che quando compongo tengo sempre a mente una scena, un’idea, un’immagine appunto, che mi permette di creare ispirandomi a quello che vedo. Comincio quindi a
I.S.: Ha all’attivo 7 album e oltre alle collaborazioni già citate ce ne sono altre, ad esempio quella con Ennio Morricone (con cui scrive l’album Images) e con Astor Piazzolla per il brano “Fantasia in Re”, al quale dedicherà successivamente un altro album, Tangando. Questo avvalora e arricchisce la sua capacità di avvicinarsi a generi differenti.
Andrea Bandel: Per entrambi i casi citati si tratta di un arricchimento, ovviamente. Quella con Piazzola è stata, a fine anni ‘80, una collaborazione nata grazie al suo editore in Italia, Pagani, che mi ha permesso di avvicinarmi all’originale stile di Piazzolla, in un genere che ho coltivato anche in seguito. Non solo, tra i miei progetti futuri c’è comunque il desiderio di fare un tour in Argentina per presentare anche lì le mie composizioni e mi auguro sinceramente di poterlo fare presto in collaborazione con la Fondazione Piazzolla curata dagli italiani in Argentina.
I.S.: Ne seguiremo gli sviluppi, allora. A proposito di lavori recenti, al momento la sua attività si divide tra insegnamento e concerti, avendo cominciato dal 2012 a suonare personalmente le sue composizioni. Riesce a darci qualche anticipazione di quello che potremo aspettarci, a partire dal presente?
Written by Irma Silletti