Magazine Cultura

Intervista di Michela Zanarella a Giovanna Albi ed al suo “Odore di bimbo – la storia di Chiara”

Creato il 16 aprile 2013 da Alessiamocci

Giovanna Albi insegna latino e greco dal 1987 e collabora con l’Università degli studi di Perugia. Nel 2011 pubblica con la Robin il libro dal titolo “L’avventura di Santiago” e sempre nello stesso anno dà alle stampe il suo terzo romanzo-saggio Odore di bimbo-La storia di Chiara.

Eccovi l’intervista! Buona lettura!

Intervista di Michela Zanarella a Giovanna Albi ed al suo “Odore di bimbo – la storia di Chiara”M.Z.: Vorrei iniziare questa intervista con una domanda specifica sul tema con cui sei stata insignita del Premio “miglior tema d’Italia”.  Potresti ricordare il titolo del tema che è stato svolto nella tua classe? E’ da questo riconoscimento che parte il tuo interesse per la scrittura?

Giovanna Albi: Il titolo del tema era: L a mia storia ha due pagine: la vita e la letteratura (F. de Sanctis).Il mio interesse per la scrittura parte da più lontano; tutte le sere da piccola scrivevo una pagina di diario. Mi era stato suggerito da quel grande uomo che era mio padre e ci provavo un grande gusto .Ho sempre scritto, ma saggi specialistici di storiografia o filologia greca, solo dal 2010 mi dedico alla narrativa.

M.Z.: Nel 2011 pubblichi con la Robin il libro dal titolo “L’avventura di Santiago”, in cui con riferimenti filosofici, poetici, letterari e sacri riporti il tuo pellegrinaggio a piedi a Santiago. Cosa ti ha portato a raccontare in un libro questa particolare esperienza e come hai affrontato questo cammino verso un luogo di fede?

Giovanna Albi: Il racconto è nato spontaneo dopo un’esperienza così toccante; non avevo intenzione di scrivere prima di partire, infatti non ho preso appunti durante il viaggio. Dopo qualche mese però dal ritorno è arrivato pungente il desiderio di scrivere per diffondere le mie impressioni su un viaggio di cui si parla moltissimo, forse mitizzandolo. Io invece l’ho umanizzato, mettendo in risalto gli sforzi , le sofferenze, i disagi esistenziali che si nascondono dentro i pellegrini di Santiago. Pure molto significativi sono i luoghi che si attraversano, i paeselli solitari, il paesaggio della Mesetas, il passaggio dei Pirenei, i monti della Galizia. Ebbene paesaggi, paesi e personaggi sono ripercorsi con spirito di profonda comprensione per il dolore umano in uno stile che dicono estremamente lirico. Il viaggio è stato per me la realizzazione di un sogno che nutrivo da anni; l’ho affrontato due volte: la prima volta con una scientifica ricerca di uno svuotamento interiore , una kenosis dell’anima per un processo di rigenerazione e di purificazione dello spirito. La seconda volta con una maggiore consapevolezza dei limiti dell’Essere umano che è di per sé finito, per quanto tenda, aspiri all’infinito .Una prova insomma dei miei limiti umani di comprensione anche della fede, oltre che di me stessa.

Intervista di Michela Zanarella a Giovanna Albi ed al suo “Odore di bimbo – la storia di Chiara”M.Z.: Cos’è per te la fede? Una tua riflessione sull’elezione di Papa Francesco.

Giovanna Albi: La fede è un procedimento lento di acquisizione dei limiti umani, è una forma di affidamento per ricaricare lo spirito di una speranza, certa che non tutti periremo, ma una lo spirito rimane vivo e libero dai condizionamenti. Occorre umiltà nella fede, spogliarti della competizione, arroganza, invidia, per rinascere nuovi nel rapporto con noi stessi e con gli altri. È un atto di amore anzitutto che devo a me stessa. Io non sono molto legata alla Chiesa, La  mia è una fede tutta personale, sono stata anche Buddhista,ma questo Papa Francesco mi piace, perché umile e spontaneo, capace di parlare al cuore della gente, in questo periodo così difficile, da un punto di vista economico e spirituale.

M.Z.: “Odore di bimbo-La storia di Chiara” è la tua terza pubblicazione, un romanzo-saggio edito da Robin. Nel libro molti i riferimenti alla mitologia classica, si viene proiettati in mondi immaginari. Cosa caratterizza questo libro e quale tematica domina la narrazione?

Giovanna Albi:Il libro è un sogno, il sogno di Chiara, Avvocatessa romana,che ripercorre la sua vita dall’infanzia alla maturità. Dominante è il tema del ricordo e ricchi sono i riferimenti alla mitologia, alla letteratura, alla psicologia junghiana. Chiara vive sospesa tra reale e immaginario e sogna sogna e non dimentica mai il suo passato, pur vivendo in pienezza di essere il suo presente; è una donna in cerca dell’altro. Ha sempre bisogno di entrare in empatia con se stessa e col mondo che la circonda e ricorre a tutti i mezzi per tener desti i suoi sentimenti , il suo cuore, la sua mente.

M.Z.: Se tu dovessi fare un’autoanalisi del tuo percorso di scrittura, c’è stato un processo evolutivo, un cambiamento sostanziale nel tuo modo di scrivere o hai mantenuto una linearità nello stile e nel linguaggio? Cosa significa per te poter comunicare attraverso le parole?

Giovanna Albi: Nel mio modo di scrivere c’è stata e c’è una notevole evoluzione, credo positiva, nel senso che meno urgente è la componente autobiografica e più forte è  il desiderio di conoscere gli altri attraverso la scrittura. Voglio arrivare alla gente, ma non per lucro ( carmina non dant panem)ma perché gli altri sappiano che c’è qualcuno che scrivere per loro, attenta a cogliere le loro problematiche, i loro bisogno, a raccogliere la loro umanità e fantasia. Infatti i miei libri sanno di umanità e siamo tutti pellegrini su questa terra alla ricerca di un approdo, di un ancoraggio. Infatti nei miei libri si parla della gente vera che quotidianamente incontro, anche se letterariamente trasfigurati, sì da renderli irriconoscibili. Fondamentale è per me l’amicizia ed i miei amici sono sempre presenti nei libri che scrivo.

M.Z.: Che valore ha per te il ricordo? Quanto è importante ripercorrere le esperienze, gli incontri fatti nel passato?

Giovanna Albi: Il ricordo per me è fondamentale: il filo rosso delle mie narrazioni, Ma mi rendo conto che il ricordo spesso inganna; quindi mi piace molto andare a ritrovare le miei radici, persone del passato e prendere coscienza del loro cambiamento, sicché anche io possa cambiare. Perché il ricordo è un’arma a doppio taglio, può dare forza e coraggio, ma anche ferire; quindi è molto importante vivere l’hic et nunc, perché non possiamo mettere in prigionia i ricordi, essi cambiano con noi e noi cambiamo: siamo un eterno divenire altro, anche rispetto al ricordo.Comunque certo fondamentale è il mio bisogno di ripercorrere le esperienze del passato, per non dimenticare le miei radici, anche se spesso si rimane delusi da questa operazione, perché l’esperienza passato ci sfugge e noi siano altro rispetto al essa.

M.Z.:Progetti per il futuro?

Giovanna Albi: Sono in prossima pubblicazione due libri, uno in uscita a maggio, uno ad ottobre. Grazie Michela per la tua disponibilità e l’attenzione che mi hai riservato. Un abbraccio.

Written by Michela Zanarella


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :