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Intervista di Pietro De Bonis a Franco Forte, autore del libro “Caligola – Impero e Follia” (Mondadori).

Creato il 01 giugno 2015 da Rassegna Dei Libri @rassegnalibri
Intervista di Pietro De Bonis a Franco Forte, autore del libro “Caligola – Impero e Follia” (Mondadori).Franco Forte è nato a Milano nel 1962, cura le collane da edicola Mondadori (I Gialli Mondadori, Segretissimo, Urania) ed è considerato uno dei più importanti autori italiani di romanzi storici. Molti dei libri da lui pubblicati sono stati pubblicati da Mondadori. Tra questi i due titoli della serie “Il romanzo di Roma” Carthago(2009) e Roma in fiamme (2011), i gialli storici con protagonista il notaio criminale Niccolò Taverna Il segno dell'untore (2012) e Ira Domini – Sangue sui Navigli (2014) eGengis Khan - Il figlio del Cielo (nuova edizione 2014). Ha inoltre lavorato per la televisione, come autore per le serie "Distretto di Polizia" e "RIS: Delitti imperfetti" e dei film TV "Giulio Cesare" “Gengis Khan”.Oggi parleremo del suo romanzo appena uscito“Caligola – Impero e Follia”, Mondadori.
Il libro: “Ha appena cinque anni, Gaio Giulio Cesare, quando il padre decide di portarlo con sé per una campagna militare nelle terre da cui ha preso il suo nome: la Germania. Perché suo padre è Germanico, il più potente e acclamato generale di Roma. L’uomo che molti vorrebbero incoronare imperatore, al posto dell’odiato e temuto Tiberio. Il comandante che non teme nulla, tranne un essere umano: la moglie, Agrippina, nipote di Augusto, la madre dei suoi figli. Tra loro c’è Gaio, che non ama il suo nome e preferisce il soprannome che gli hanno dato i suoi amici legionari, cui procura schiave e divertimenti, ottenendo in cambio di essere accolto nel loro gruppo e ricevere i loro duri insegnamenti. Quel soprannome che porterà con sé per tutta la vita: Caligola…
L’imperatore più temuto, più odiato, disprezzato. Questa è la sua versione della storia.
Franco Forte si è reso molto disponibile a rispondere ad alcune mie domande.Intervista di Pietro De Bonis a Franco Forte, autore del libro “Caligola – Impero e Follia” (Mondadori).Pietro De Bonis:Benvenuto Franco"Caligola - Impero e Follia", Mondadori, un libro che ti è costato molto, in termini di ricerca storicae, soprattutto, di "interpretazione" delle azioni compiute da questo incredibile personaggio: Caligola.Franco Forte:come sempre, quando si affronta il mondo antico, la prima cosa da fare è interpretare le fonti, non limitarsi a seguire pedissequamente quello che hanno scritto e ci hanno lasciato in eredità. Gli storici moderni lo stanno facendo con impegno, e negli ultimi cinquant’anni sono emerse verità sorprendenti rispetto a tanti imperatori romani bistrattati dalle fonti storiche primarie, come Svetonio, Tacito, Dione Cassio e altri. Sulla base di queste reinterpretazioni sto cercando di descrivere da vicino alcune tra le figure più controverse e inquietanti della storia, come Nerone e, adesso, Caligola. Un lavoro divertente, che mi ha impegnato molto in termini di studio, ma che credo potrà dare una nuova dimensione a questi personaggi, facendo scoprire lati del loro carattere e della loro personalità inediti e per certi versi sorprendenti.
Pietro De Bonis:"Caligola - Impero e Follia", disponibile in versione ebook e da oggi 1° giugno in versione cartacea in tutte le librerie, è il primo romanzo al mondo dedicato a questo controverso imperatore. Possibile?Franco Forte:su Caligola ha scritto Albert Camus, ma per il teatro. Andrea Frediani, nel suo libro “Dinastia”, ha scritto anche di Caligola, ma si è limitato, come tutto quel libro, e romanzare la “Vita dei Cesari” di Svetonio e poco più, e comunque inserendo Caligola all’interno di un romanzo corale sulla vita di cinque imperatori della dinastia Giulio-Claudia. Il mio è il primo romanzo al mondo su Caligola interamente dedicato a questo particolarissimo personaggio, dopo uno studio attento delle nuove interpretazioni dei lasciti storici effettuate dagli studiosi moderni, che hanno modificato radicalmente l’immagine barocca e surreale che autori antichi come Svetonio ne avevano dato nei loro scritti, più che altro per dileggiare un imperatore che, come dico nel sottotitolo del mio romanzo, ha letteralmente umiliato Roma, andando contro l’aristocrazia romana a cui lo stesso Svetonia apparteneva.
Pietro De Bonis:La lussuria e l’avidità della Roma imperiale, tra intrighi, alleanze, tradimenti, vengono reinventate da te in questo straordinario romanzo, con taglio originale e moderno. Finalmente dai voce all’imperatore più odiato della storia, ma fornendo ai lettori la sua versione, poiché si sono dette tante falsità sul suo conto.
Franco Forte:è proprio così. In questo romanzo faccio assumere al lettore il punto di vista di Caligola fin dalle prime righe, e poi non lo abbandoniamo mai. Restiamo con lui per tutto il suo percorso di vita, fin da quando, da bambino, era in viaggio per i confini dell’impero insieme al padre, il grande guerriero Germanico. Un percorso lungo e difficile, che l’ha visto lottare per sopravvivere allo sterminio della sua famiglia. E quando finalmente è arrivato al potere, si è dimostrato tutt’altro che un pazzo. Era animato da un profondo desiderio di vendetta nei confronti di coloro che avevano ordito contro di lui e l’intera dinastia Giulio-Claudia, come il Senato e l’aristocrazia romana, oltre al precedente imperatore Tiberio, e che si sono spinti a uccidere suo padre, sua madre Agrippina Maggiore, i suoi fratelli Nerone Cesare e Druso e l’amatissima sorella Drusilla.
Pietro De Bonis: Dalla copertina del libro: “Il genio ribelle dell'imperatore che ha umiliato Roma. Un sottotitolo sicuramente suggestivo, che m’ha richiamato alla mente un po’ Nerone, anche lui vittima, forse, di troppo malelingue.Franco Forte:come detto, Svetonio, Tacito, Cassio Dione, rappresentavano, a posteriori, la voce di quella stessa aristocrazia che imperatori come Caligola e Nerone avevano combattuto e umiliato, e dunque è stato gioco facile, per loro, lasciare ai posteri solo accuse, menzogne e parole sprezzanti nei confronti di imperatori che certo santi non erano, ma di sicuro avevano agito in modo ben più razionale e consapevole di quanto la Storia antica abbia tramandato nei secoli. E con Caligola, ancor più che con Nerone, il gioco di damnatio memoriae è stato ancora più pesante e insistito, forse perché Caligola ha fatto davvero paura a molti. Farò un solo esempio per fare capire la situazione. Quando Svetonio si fa beffe di Caligola dandogli del pazzo furioso che arrivò a nominare senatore il suo cavallo, si guarda bene dal chiarire che cosa sia successo davvero. E le nuove ricostruzioni storiche ce lo fanno capire: Caligola arrivò a dire che il Senato era così marcio e corrotto, pieno di gentaglia di così basso profilo, che la nomina del suo cavallo a senatore non avrebbe fatto altro che arricchire il consesso della Curia romana. Si trattava quindi di un gesto di spregio, da parte di Caligola, verso l’aristocrazia dell’Urbe, non certo dell’azione di un pazzo come Svetonio e gli altri storici antichi hanno cercato di farci credere. E questo vale per gran parte delle azioni commesse da Caligola e, dopo di lui, da Nerone, come racconto nel romanzo “Roma in fiamme”.
Pietro De Bonis:Il soprannome Caligola prende origine dalle calzature militari che lui calzava in maniera esageratamente larga: le caligae Non si finisce mai di imparare nella vita. (Sorrido)Franco Forte:sì, da bambino era stato portato dal padre, Germanico, nei territori a nord del Reno, dove si spingevano i limes dell’impero, e Caligola, vivendo in mezzo ai soldati, volle cercare di sembrare uno di loro. Quando sua madre gli regalò delle caligae, le calzature tipiche dei legionari, lui le indossò e non se le tolse più, anche se erano molto più grandi della sua misura, fiero di poter vestire come un vero soldato. E divenne una sorta di mascotte dei legionari, che amavano suo padre e poi video in lui un naturale erede, cosa che gli servì per sopravvivere quando, anni dopo, Tiberio stava decimando la sua famiglia, perché toccare Caligola avrebbe significato toccare il ricordo di Germanico, che viveva ancora glorioso nel ricordo del popolo e dei soldati romani. Gaio Giulio Cesare Germanico (questo il suo vero nome) volle farsi chiamare Caligola in ricordo agli anni spensierati della sua gioventù, e per fare capire a tutti che lui era il figlio di Germanico, che le legioni avevano conosciuto prima sul Reno e poi in Asia.
Pietro De Bonis:È nel momento in cui Caligola capisce che essere amato non basta, che essere un grande guerriero non è sufficiente, che il vero potere risiede nelle informazioniche arriverà a sedere sul trono dell’Urbe. Davvero, Franco, il percorso del sapere, il raggiungimento di un obbiettivo, nell’antichità come oggi, viene sempre mosso da una mancanza, da una pienezza evidentemente non piena?Franco Forte:il segreto è conoscere. Se sai cosa pensano gli altri, cosa tramano i tuoi nemici, cosa nasconde chi ti sta vicino, soprattutto in un mondo come Roma antica, dove l’intrigo era pratica comune, allora hai il vero potere, più di quello che puoi avere con il controllo dell’esercito o della ricchezza. Caligola comprese questo fin da ragazzo, e ne fece un’arma formidabile per sopravvivere (prima) e per primeggiare (dopo). E lo fece con un’astuzia e una forza d’animo che a mio avviso sono straordinarie, e degne di nota. Altro che le stravaganze di un pazzo!
Pietro De Bonis:"Caligola - Impero e Follia", la tua opera migliore?Franco Forte:non lo so, lascio la risposta ai lettori. Per me, ogni romanzo è come un figlio, e dunque non posso che amarli tutti allo stesso modo.
Pietro De Bonis:Tra parentesinel gruppo Facebook che hai ideato, “Scrittori promuovete i vostri ebook”, hai avviato un’importante iniziativa per tutti gli autoriVuoi spiegarla?Franco Forte:è banale, alla fine: tantissimi scrivono e si autopubblicano in ebook. Moltissimi di questi libri nessuno li vede, mentre alcuni potrebbero essere davvero interessanti. Io ho creato un piccolo spazio in cui tutti possono raccontare il proprio libro, e mettersi in vetrina. Se si è capaci di presentarsi bene, se si sa come agganciare l’interesse del lettore, allora qualcosa può nascere, come è accaduto in diversi casi. Facebook è un’opportunità non indifferente, in questo senso. E da parte mia tengo d’occhio tutto con attenzione, perché la mia attività di editore e di editor in Mondadori mi spinge a cercare sempre nuovi talenti da pubblicare.
Pietro De Bonis:Grazie, Franco, per questa intervista. Date e luoghi dove presenterai al pubblico "Caligola - Impero e Follia" edito da Mondadori.Franco Forte:adesso non lo so, a essere sincero, anche se già ho cominciato a girare per parlarne. Ma ci saranno parecchie tappe importanti da incasellare sul calendario, oltre a quelle più “istituzionali” che già conosco, come per esempio il Mystfest di Cattolica (presentazione in piazza 1° maggio sabato 27 giugno alle 21) o il Festival Grado Giallo (sabato 3 ottobre). In ogni caso, ne darò comunicazione sui vari social e sul sito Mondadori.
Pietro De Bonis:Caligola, dunque, un uomo tutto da scoprireFranco Forte:… e da leggere, soprattutto! ;-)
pietrodebonis.com
Info sull'autore:http://www.franco-forte.it


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