Roma è la città in cui nascono i Libra. Tra box, stanze sbiadite, piccoli studi di registrazione, synth, laptop e sotto la direzione artistica di Antonio Filippelli i brani prendono vita, la band prende forma. Le loro sonorità sono elettro-minimal dal respiro internazionale con cantato in italiano.
A Luglio 2013 la band è intervistata da Radio Uno Rai all’interno del programma “Suoni D’estate”. A settembre sono ospiti di Twilight, il programma di Radio 2 condotto da John Vignola, e presentano in anteprima i brani che andranno a comporre il loro disco. Il 7 novembre 2013 pubblicano “Sottopelle”, il loro album d’esordio, composto da 10 tracce vestite da arrangiamenti minimali che lasciano più spazio possibile ai vari suoni e beat. Lo stesso giorno esce in tutte le radio il secondo singolo “Zoe”.
Le sonorità electro incontrano la canzone d’autore dando vita ad un sound minimale e internazionale vicino al mondo dei “The XX” passando per i Radiohead fino ad arrivare alle atmosfere create da James Blake. Un album da scoprire e consumare in cuffia.
P.D.B.: Salve ragazzi! “Sottopelle” la canzone che dà il titolo al vostro disco d’esordio, alcune persone sono come tatuaggi, indelebili?
P.D.B.: “Zoe”, il secondo singolo uscito in tutte le radio, è una ragazza bellissima, stanca e instabile, la bellezza ha a che fare con ciò che è insolito? Ciò che è bello è destinato a rimanere confinato a sé, proprio come Zoe?
Libra: C’è qualcosa d’incredibilmente affascinante nella diversità. Zoe è differente, o almeno si sente così, ma prova dei sentimenti nei confronti del mondo che la circonda che sono propri di tanti altri ragazzi e ragazze della sua e della nostra età. Lei si sente sola, instabile e forse è proprio questa sua fragilità a renderla bellissima.
P.D.B.: Nel pezzo “Morbida” c’è un ritrovo, un tendersi e tenersi la mano per rinascere, è così?
Libra: “Morbida” parla di un incontro che fa nascere il sole nell’inutile. Una canzone per tutti coloro che riescono ad unirsi e donarsi in questa vita.
P.D.B.: “Cloe”, una canzone fotografica, nel centro dell’immagine c’è questa ragazza che ha paura del futuro, che si sente in trappola, smettere di combattere è spesso visto come una sconfitta, ma in questo pezzo sembra più una vittoria, Cloe vince nel fuggire via? I nomi di queste ragazze, come anche Zoe, come nascono?
P.D.B.: Anche nel brano “Noia” ricorre il tema della fuga, la fuga dalla noia lenta, il tempo del dolce far niente per voi è quindi solo tempo perso? Dicono la noia sia la principale causa per inventare cose belle, voi che dite?
Libra: In realtà la noia è uno stato in cui non ci troviamo spesso, abbiamo mille interessi e siamo “smanettoni”, o almeno così ci hanno definito. L’ispirazione è qualcosa che ci coglie di sorpresa, assecondarla non significa perdere tempo, anzi. Forse la noia è un qualcosa che vorremmo riconquistare, pensiamo sia utile annoiarsi ogni tanto, se non altro per apprezzare i momenti pieni della vita.
P.D.B.: Il disco “Sottopelle” è un percorso attraverso due anime. La prima è elettronica, con una smodata passione per il suono e le possibilità della tecnologia, la seconda è elettrica ed acustica, più immediata e vera nella sua imperfezione. Perché questa scelta?
P.D.B.: Parlare in maniera diretta e chimica della vita, del sesso, della droga in questo album è stato essenziale per tutti voi?
Libra: Ci piace comunicare in maniera diretta, la scelta dell’italiano non è un caso. Il sesso e la droga esistono e fanno parte della nostra generazione, non ha senso scandalizzarsi. Una volta ci hanno detto che la nostra musica è sensuale e narcotica e la cosa non ci dispiace affatto.
P.D.B.: Grazie ragazzi per questa intervista!
Libra: Grazie a voi!
I Libra sono:
Iacopo Sinigaglia: Voce, Synth
Gian Marco Ciampa: Chitarre, Synth
Alberto Paone: Beat & Pelli
Federico Russo: Basso, Synth
Written by Pietro De Bonis
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