“Jos non era stata degnata di uno sguardo, come se non ci fosse nemmeno, mentre per me ci furono occhiatacce maligne, sguardi maliziosi e guardate curiose che arrivarono da ogni parte. Mi ero sentita come una condannata a morte mentre percorreva il suo ultimo cammino verso la forca.” (“L’origine del peccato”.)
Una coraggiosa auto-pubblicazione della brava Liliana Marchesi nella quale è riuscita a coniugare mistero ed amore in un modo molto originale, mediante una sorta di rivisitazione degli eventi biblici del Vecchio Testamento.
Presto il terzo capitolo della saga potrà essere letto in versione integrale, per il momento è possibile leggerne un estratto nel sito internet ufficiale della scrittrice.
Liliana Marchesi ha gentilmente risposto ad alcune nostre domande che permetteranno al suo pubblico attuale e a quello futuro di conoscerla meglio.
R.M.: Da quanto tempo scrivi?
R.M.: Quali libri ami leggere solitamente e quali sono i tuoi autori preferiti?
Liliana Marchesi: Ahimè, il tempo per leggere non è mai abbastanza, soprattutto quando hai fra le mani un libro in grado di avvolgerti con le proprie parole fino a farti dimenticare dove sei. I libri che amo leggere non si allontanano dal genere dei romanzi che scrivo, e le autrici che mi hanno fatto appassionare alle loro storie sono Lauren Kate, Becca Fitzpatrick, Cassandra Clare, Josephine Angelini e molte altre!
R.M.: Com’è nata la tua idea di approcciarti ad un genere così particolare come il paranormal romance di cui la tua trilogia del peccato fa parte?
Liliana Marchesi: Fin da piccola sono sempre stata una gran sognatrice. Prima di addormentarmi, con la fantasia facevo viaggi incredibili, che spesso proseguivano ad occhi chiusi, e scrivendo ho finalmente trovato il modo con il quale poter esprimere questa immaginazione sfrenata. Quindi il mio “approcciarmi” a questo genere è stato un po’
R.M.: Com’è nata l’idea di auto-pubblicarti? Avevi forse tentato di farti pubblicare da qualche casa editrice in precedenza?
Liliana Marchesi: Con il primo romanzo “Harmattan” avevo provato ad inviarlo a diverse case editrici, ma un paio di anni fa non avevo idea di come funzionassero le cose. Non sapevo nemmeno che esistessero case editrici a pagamento (cosa che ho scoperto 2 settimane dopo l’invio del manoscritto, grazie al ricevimento di svariate proposte “indecenti”). Poi, però, spinta dal desiderio di far arrivare il mio romanzo ai lettori, nella speranza che potessero far rivivere i miei personaggi attraverso le loro emozioni, ho iniziato a fare svariate ricerche su internet, nei forum, nei gruppi e dopo ore e ore passate a far correre i criceti sulla ruota (non vi dico quanto fumo mi è uscito dalle orecchie) ho finalmente trovato il modo: l’auto-pubblicazione! Una strada lunga e piena di pericoli, buche, ostacoli, che sono riuscita ad affrontare (e che affronto tutt’ora) grazie all’inesauribile scorta di determinazione del quale sono stata fornita alla nascita.
Liliana Marchesi: Personalmente, credo che il libro cartaceo rispecchi il Fascino e L’eleganza, mentre l’ebook la Praticità e L’economicità. Amo entrambi! (ma di questi tempi la praticità e soprattutto l’economicità vanno per la maggiore).
R.M.: Nel tuo sito internet è possibile leggere un estratto del terzo capitolo della tua trilogia, “L’ultimo respiro per la redenzione”, ma stai forse già lavorando o solamente pensando a qualcosa di nuovo, ad un prossimo libro?
Liliana Marchesi: Con un’immaginazione come la mia, che prende spunto da un non nulla, è difficile non avere nascosta sotto al letto una valigia piena di romanzi che attendono di essere scritti. Quando avrò terminato la stesura del capitolo conclusivo della trilogia, mi dedicherò a due progetti in particolare: “Lacrime di cera”, e subito dopo a “L’abisso di anime”, ma non anticipo nulla. Per il momento voglio lasciarli avvolti dal mistero (fatta eccezione per le copertine che trovate già sul sito).
Written by Rebecca Mais
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