“Chi prima, chi dopo, tutti vi accorgerete che non c’è nulla di più interessante e innovativo dei kuTso.” (Kutso)
Questo è ciò che leggiamo nella biografia presente all’interno del sito web dei KuTso ed è certamente una presentazione più che degna ed adeguata a ciò che sono.
La band dei KuTso è composta da quattro componenti: Matteo Gabbianelli (voce, suoni), Luca Amendola (basso), Donatello Giorgi (chitarre, voce lirica), Simone Bravi (batteria).
La loro musica è un mix di suoni e sensazione che racchiude diversi generi musicali: si va dal rock all’indie, dal punk italiano al pop funk.
Ormai da tempo girando l’Italia con i loro concerti acquisendo esperienza in grandi e piccoli palchi. I KuTso hanno cominciato aprendo gli show di Bugo, Radici Nel Cemento, Nobraino, Bud Spencer Blues Explosion, Roberto Angelini, Pier Cortese e Mannarino e hanno vinto numerosi contest tra cui l’ Heineken Jammin’ Festival nel 2007.
Il 22 settembre 2012 l’Ep “Aiutatemi” esce in formato digitale su I-Tunes e in tutti i grandi store online. Dal primo aprile 2013 è invece disponibile in Digital e CD “Decadendo (su un materasso sporco)” il primo full length dei kuTso composto da 12 brani, molti dei quali giravano già tempo prima in rete.
I kuTso sono impegnati da oltre un anno in un tour senza sosta, il “Perpetuo Tour” ma nonostante il loro pellegrinare ci hanno dedicato un po’ del loro tempo e hanno risposto ad alcune nostre domande cosicché i lettori di Oubliette possano conoscerli meglio.
R.M.: Come nascono i Kutso e il vostro primo disco (full length) “Decadendo (su un materasso sporco)”?
KUTSO: Siamo musicisti che suonano da molto tempo nella scena romana, eravamo tutti individualmente in cerca di una buona occasione per esprimere le nostre personalità insolenti, arroganti e inopportune con il miraggio del successo o almeno di arrivare a fine mese grazie alla musica, quindi ci siamo ritrovati in questo gruppo musicale indubbiamente fuori dagli schemi e dalle mode correnti. “Decadendo…” è una sorta di raccolta di 12 tra i nostri brani gioiosamente mortiferi e tragicamente solari che abbiamo composto nell’arco di circa 7 anni fino ad oggi. Il motivo per cui lo abbiamo prodotto e consegnato alle nostre etichette (22r, Metatron, Cose Comuni) è l’esigenza di avere
R.M.: Che ne dite di presentarvi, nel modo che preferite, cosicché gli attuali (e i futuri) fans possano conoscervi meglio?
KUTSO: Chi prima, chi dopo, tutti vi accorgerete che non c’è nulla di più interessante e innovativo dei kuTso.
R.M.: Quali sono i vostri riferimenti musicali e i generi musicali dai quali prendete ispirazione per i vostri brani?
KUTSO: Musicalmente siamo debitori della rabbia dolorosa degli anni novanta, ma ci piacciono l’allegria dei sessanta ed il ritmo dei settanta, senza disdegnare la malinconia kitsch degli anni ottanta. I nostri riferimenti sono Iggy Pop,
R.M.: A chi si rivolge la vostra musica? Da chi vorreste essere ascoltati?
KUTSO: La nostra musica si rivolge all’Universo, quindi vorremmo l’ascolto di tutti gli umani e non.
R.M.: C’è forse un brano di “Decadendo (su un materasso sporco)” al quale siete particolarmente legati?
KUTSO: “Alé”, che è il nostro ultimo singolo nonché il brano di apertura di “Decadendo…”, credo sia il nostro brano più riuscito, una sfera che rotola verso il nulla.
R.M.: Alla realizzazione di un brano sono stati coinvolti anche Fabrizio Moro, Pierluigi Ferrantini (Velvet), Pier Cortese e Adriano Bono (ex Radici Nel Cemento). Com’è stata la collaborazione con loro?
KUTSO: Nel brano “Aiutatemi” c’è anche l’intervento dei Nobraino che non abbiamo potuto citare ufficialmente per motivi amministrativi. La collaborazione con questi artisti è stata spontanea e goliardicamente amichevole. L’intenzione era di creare una versione “kutso & friends” di quel brano, che era uscito antecedentemente sul nostro
R.M.: Quali sono i vostri progetti futuri?
KUTSO: Diventare una realtà nazionale a tutti gli effetti e suonare sempre di più in contesti via via più importanti e meglio organizzati…diventare ricchi e famosi e comprare un atollo dove passare tutti insieme la nostra vecchiaia.
R.M.: Dove possono ascoltare la vostra musica i nostri lettori? Avete in progetto esibizioni dal vivo?
KUTSO: La nostra musica è acquistabile su I-Tunes e ascoltabile su Spotify. Potete inoltre comprare le copie fisiche dei nostri dischi venendo ai nostri concerti in giro per l’Italia, oppure ordinandole su Amazon. I video dei nostri brani sono presenti su Youtube nel nostro canale dedicato “kutso che fico”. Tutte le nostre date sono consultabili sul sito. Ci trovate anche su facebook (“kutso” o “kutso che fico”) o digitando su google la parola “ KUTSO” !!!!
Ringraziamo i KuTso e invitiamo tutti ad ascoltare la loro musica.
Written by Rebecca Mais
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