Intervista Dieci Coltelli con Lisa Morton

Creato il 05 gennaio 2012 da Alessandro Manzetti @amanzetti

Intervista Dieci Coltelli con la scrittrice horror Lisa Morton, un grande talento, vincitrice di quattro Bram Stoker Award, tra cui anche l'ultima edizione, Vicepresidente della Horror Writers Association e uno degli autori della raccolta di racconti horror Arkana-Racconti da Incubo, pubblicata lo scorso ottobre dal Posto Nero Free eBooks:
Coltello 1) I nomi di almeno tre autori contemporanei di genere che scrivono meglio di te e perché
[Lisa Morton] Prima di tutti, Dennis Etchison, che possiede una sorprendente (e disorientante) capacità di donare un profondo senso di orrore a frasi apparentemente semplici e comuni. E 'come un mago - ho letto uno dei suoi racconti e ho pensato: Come ha fatto? Dopo di lui, Alan Moore, la cui immaginazione e capacità di raccontare una imponente storia che va avanti da anni mi lascia in soggezione. Infine cito David Lynch, i suoi lavori sono ovviamente confinati nelle sceneggiature, ma sono così geniali - nessuno può modellare la mente subconscia in qualcosa di concreto come riesce a fare Lynch.
Coltello 2) Il momento o l’evento che ti ha fatto pensare (per un momento) di cambiare mestiere
[Lisa Morton] So che non potrei mai rinunciarvi del tutto, ma spesso penso di rinunciare a una parte, a qualcosa. In questo momento, per esempio, sto imprecando contro i libri di saggistica, perché riescono a divorare lentamente la tua vita. Probabilmente, nello stessa quantità di tempo impiegata, potrei scrivere più romanzi anzichè riuscire a completare un solo saggio.


Coltello 3) Quali compromessi hai dovuto accettare per motivi commerciali ?
[Lisa Morton] Beh, naturalmente come sceneggiatore i compromessi sono una parte del lavoro ... e rappresentano un motivo importante per il quale ho iniziato a scrivere prosa. Come scrittrice di narrativa non ho mai dovuto accettare alcun compromesso.
Coltello 4) Conta qualcosa vincere i premi letterari, aiuta a vendere?
[Lisa Morton] Non sono così sicura di poter affermare che sono molto importanti. Penso che possano essere utili per aprire alcune porte che altrimenti potrebbero restare chiuse - un modo per presentare più velocemente il proprio lavoro agli editori, per esempio. E visto che la maggior parte degli editori etichetta tutte le copertine con vincitore del premio, dovrebbe aiutare a vendere! Ma io, sinceramente, non ho mai riscontrato un vero e proprio vantaggio nella vendita dei miei libri.


Coltello 5) Quando non riesci a scrivere, in quale modo preferisci deprimerti e a chi telefoni?
[Lisa Morton] Non mi mancano mai le idee. Ho più idee di quante ne possa gestire nella mia vita! Non ho mai sofferto sul serio dal blocco dello scrittore. Se mi trovo bloccata in una storia, di solito trovo la risposta tornando indietro e rileggendo quello che ho già scritto.
Coltello 6) Cosa pensi quando leggi le classifiche di vendita di libri nel tuo paese?
[Lisa Morton] Mi sento come se fosse qualcosa che non ha niente a che fare con me. Non potrei essere meno interessata a leggere la maggior parte di quei libri, non ho idea del perché il pubblico è così ossessionato dai thriller e dai romanzi rosa, due generi che non mi interessano affatto. Non riesco davvero a comprenderne il successo. E ' triste che così tante persone sembrano avere così poca coscienza di sé da pensare di poter allontanare la propria infelicità consumando qualunque cosa sputi fuori il guru di turno.
Coltello 7) Cosa rimproveri all’editoria americana, quali sono i suoi limiti?
[Lisa Morton] L'editoria è in uno stato di continua trasformazione in questo periodo, non sono sicura di cosa dire a riguardo. Sembra che ogni giorno porti con se la notizia di qualche cambiamento importante per l'editoria tradizionale. Sono d'accordo che le case editrici più importanti debbano trovare un sistema per far scendere il prezzo dei loro libri digitali.  Amo i libri stampati, spero solo che non scompariranno completamente. Per quanto riguarda i limiti ... beh, sono sicura che gli editori stanno cercando di capirlo loro stessi in questo momento. Le spese stanno diventanto un problema per loro, credo..


Coltello 8) Quante volte e perchè hai rifiutato di partecipare a un progetto no profit?
[Lisa Morton] Poche volte. Okay, molte in realtà.. Non intendo partecipare con i miei racconti in antologie che non offrono un pagamento, cerco di mettere in guardia anche altri autori per fare lo stesso. Penso che esista un malinteso comune tra gli scrittori esordienti, che devi iniziare approcciando piccoli mercati e senza essere pagato per poter intraprendere il tuo lavoro. Se sei bravo, puoi iniziare a vendere i tuoi lavori ai mercati professionali, se invece stai ancora lottando e lavorando per raggiungere quel punto, pubblicare racconti mal curati in libri che vendono un totale di 23 copie non può aiurtati, non è quella la strada. E' necessario lavorare per migliorare la propria scrittura, per poi tornare a presentarsi ai i migliori editori e ai migliori mercati.
Coltello 9) La prima cosa che hai fatto dopo la firma di un importante contratto editoriale
[Lisa Morton] Non sono certa di aver già firmato quello che io chiamerei un importante contratto. Ma la mia risposta sarebbe: Mettiti subito a lavorare sul nuovo libro, perché non hai molto tempo per gestire e rispettare quelle scadenze, come invece pensi di poter fare!
Coltello 10) Ultima domanda: A chi (o cosa) lanceresti un coltello?
[Lisa Morton] Quando ero bambina i miei due più grandi nemici erano Anita Bryant, una regina di bellezza senza cervello, vigorosamente contraria ai diritti gay, e Phyllis Schlafly, che ha organizzato una campagna contro la parità di diritti per le donne. Mi piacerebbe viaggiare indietro nel tempo e tirare a loro un coltello. Forse, se lo facessi davvero, oggi avremmo avuto un emendamento sui pari diritti e leggi sul matrimonio tra persone dello stesso sesso

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ProfiloLisa Morton. Ha vinto il Bram Stoker Award nel 2006 per la categoria short fiction con il racconto Tested, pubblicato inizialmente sulla rivista Cemetery Dance; ha vinto il Bram Stoker Award nel 2008 nella categoria Nonfiction per A Anthology Hallowe'en, e anche il Bram Stoker Award nel 2009 per la categoria Long Fiction con The Lucid Dreaming. Nel 2011 ha vinto di nuovo il premio Bram Stoker, nelle categoria primo romanzo, con The Castle of Los Angeles (che ha anche ricevuto una nomination per il premio Black Quill), ed è stata nominata nella categoria Long Fiction con la novella The Samhanach. Lisa Morton ha anche ricevuto due volte il Premio Richard Laymon dalla Horror Writers Association. Il suo ultimo libro pubblicato è la raccolta di racconti Monsters of L.A. (Bad Moon Books, 2011). In Italia è stato pubblicato il suo racconto Occhi Dorati nella raccolta di racconti horror Arkana - Racconti da Incubo (Il Posto Nero Free eBooks, 2011). Il Posto Nero ha pubblicato inoltre sul blog un breve racconto inedito dell'autrice all'interno della rubrica Queen Anne's Resurrection: Un Messaggio dal mare   Sito Web


Il libro: Monster of L.A. (Bad Moon Books)
Monster of L.A. è una raccolta di 19 racconti e una novella (The Urban Legend) che reinterpretano i grandi classici dei film horror ambientandoli nella moderna California. La raccolta è completata da un breve saggio, che approfondisce l'ambientazione dei racconti, e alcune fotografie. Nelle pagine di  Monster of L.A ritroveremo grandi classici come: Frankenstein, Dracula, Mr. Hyde, presentati in ordine di apparizione sul grande schermo. Le casa stregate degli anni ‘30, i licantropi degli anni ‘40, i mostri e creature degli anni ‘50, fino ad arrivare ai preferiti rappresentanti moderni delle nostre paure, gli zombie. I racconti reintepreteranno i personaggi oscuri della storia del cinema horror, in alcuni casi rivoluzionando temi e situazioni, ma sarà facile riconoscere alcuni vecchi amici, come Dracula o alcuni inquietanti clown.




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