Intervista esclusiva con il colonnello john b. alexander su ufo e fenomeni paranormali

Creato il 09 gennaio 2014 da Dariosumer


John B. Alexander è un ex Colonnello dell'Us Army, nella quale ha servito per 32 anni, dal 1956 al 1988. Nonostante il ritiro, recentemente è stato impegnato nuovamente dal governo statunitense con incarichi di consulenza militare, come in Afghanistan, e in generale ha intrapreso personalmente avventurose iniziative di diverso tipo in tutto il mondo. Nella sua carriera, oltre ad alcune partecipazioni come comandante nelle Forze Speciali in Vietnam e Thailandia, ha gestito e presenziato in alcuni programmi segreti di ricerca utili soprattutto allo sviluppo delle "No lethal Weapons". Inoltre ha condotto progetti finalizzati alla comprensione e all'utilizzo delle facoltà paranormali e all'utilità di tecniche rivoluzionarie come la "Programmazione Neuro Linguistica", in campo militare. Viene menzionato ad esempio nel libro (che è diventato recentemente un film) "L'uomo che fissava le capre" di John Ronson, dove si analizza l'influenza delle tematiche New Age nell'esercizio e nell'organizzazione delle funzioni militari, ispirato soprattutto dal lavoro di Jim Channon, il vero protagonista e ideatore del "First Earth Battallion". Grazie alla sua scelta di intraprendere una carriera militare solida e meritevole, ottenuti diversi successi ed importantissimi riconoscimenti in seguito ad alcuni studi e relative pubblicazioni scientifico-militari, John Alexander durante gli anni di servizio si è guadagnato un livello di accesso ad informazioni classificate di altissimo livello. Visto il grande interesse personale e la sua predisposizione per il paranormale e l'ufologia, ha potuto approfondire tali questioni controverse da posizione privilegiata, senza per questo rinunciare alla propria carriera, riuscendo al contrario ad ottenere facoltà di ricercare per l'esercito in questi ambiti solitamente pericolosi a fini di prestigio, ottenendo dati e risultati notevoli. Durante questi ultimi anni ha scritto alcuni libri in merito, soprattutto riguardanti la questione ufo, da cui se da un lato emerge un atteggiamento disincantato e severo nei confronti del mito creatosi intorno ad essa, dall'altro si evince chiaramente la sua netta convinzione riguardo l'esistenza di oggetti volanti extraterrestri in visita sul nostro pianeta.
Vista l'uscita imminente del suo ultimo libro, ho colto l'occasione per rivolgere alcune domande al Col. Alexander in merito alla questione ufo.
WB: W. B.
JA: John Alexander
WB: Durante la sua carriera, ha mai avuto contatti diretti con degli ufo?
JA: Non particolarmente, sono stato testimone di alcuni avvistamenti ma di profilo minore, come indicato nel libro.
WB: Cosa pensava che fossero a quel tempo? E oggi, dopo molti anni, cosa pensa che siano?
JA: Al tempo non avevamo idea di cosa fossero, mentre invece oggi sappiamo che sono oggetti reali, ma che vanno totalmente al di là della comune comprensione. Non ci sono risposte semplici in merito.
WB: So che lei nega il fatto che esista un cover-up da parte di alcuni governi, cosa pensa in proposito di casi di ufo crash, come Roswell?
JA: Sono direttamente sceso in campo contro i così detti "ufo-chrash", come Roswell, poichè i dati in nostro possesso non hanno senso. Ho molta difficoltà a credere che "essi" viaggino per così tanto, compiendo tutta questa distanza solo per poi schiantarsi qui da noi.
WB: Ancora a proposito del cover-up: crede che sia possibile che esso esista o sia esistito senza che lei ne sia mai venuto a conoscenza?
JA: No, non esiste nessuna politica di cover-up. Detto questo c'è e c'è stato un piccolo numero di investigatori di basso livello (gerarchico) che sospetto abbia avvertito e convinto alcuni testimoni di stare zitti. Ribadisco, nessuna politica specifica, questi individui erano solamente convinti di dover agire così.
WB: Quale livello di segrtezza ha raggiunto?
JA: Molto più alto di quanto si possa immaginare
WB: Cosa crede che l'umanità debba aspettarsi dagli sviluppi della questione ufo, nei prossimi anni?
JA: Non molto. La comunità ufologica è il suo stesso peggior nemico. Le loro storie assurde spaventano i veri ricercatori. Il campo è tossico alla carriera.
WB: Lei crede sia ragionevole pensae che alcuni ufo siano in realtà prototipi segreti dell'Us Army o della CIA?
JA: Sì ci sono molti aeromobili strani in sviluppo, ma questo non li rende simili a quelli extraterrestri
WB: Pensa che sia possibile che questi modelli giungano da una retroingegneria extraterrestre
JA: No.
WB: Ha mai sentito qualcosa in proposito dell'esistenza di mezzi extraterrestri sul nostro pianeta, personalmente o confidenzialmente magari da persone graduate e credibili, appartenenti ai servizi segreti o ai militari?
JA: Non da fonti credibili. In proposito abbondano i miti.
WB: Ma lei è sicuro che gli ufo non siano di provenienza umana, giusto?
JA: Sì
WB: Cosa pensa delle abductions?
JA: La cosa è complessa. Ci sono sempre state interazioni tra umani ed entità non umane per millenni. Solo alcune di esse sono in relazioni con gli ufo.
WB: Durante i suoi studi sul paranormale, ha mai assistito a fenomeni reali che non sono (ancora) spiegabili scientificamente?
JA: Moltissimi.
WB: Come mai secondo lei, seppur ci siano molti studi scientifici che confermano l'esistenza di questi fenomeni, ci sono molti scienziati che insistono nel negarli?
JA: Anche qui, il campo di studio di questi fenomeni è tossico per la carriera; se ne sei toccato non riesci più ad andartene. Purtroppo questi scienziati semplicemente si rifiutano persino di considerare i dati. E ce ne sono!
WB: Cosa vorrebbe dire a questi scienziati e alle persone estremamente scettiche che negano gli ufo e i veri casi di fenomeni paranormali?
JA: Che è tutto vero. Ciò di cui c'è davvero bisogno è che si renda possibile studiare questi fenomeni senza danneggiare o rischiare un'intera carriera. Ne vale la pena oltre ogni dubbio.
(Fonte:insolitanotizia.blogspot.it)

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