Intervista: Fatima Cardoso (Alexandra Maio)

Creato il 02 febbraio 2015 da Babetteleggepervoi
Sul cavalletto oggi ho sistemato Fatima Cardoso, che tutti voi conoscerete come Alexandra Maio, autrice di racconti e romanzi rosa con un pizzico di Love & Pepper.E' bastata la minaccia di pochi (eheheh) tratti di corda, perché la nostra Fatima sciorinasse tutto quello che segue.Buona lettura!
Benvenuta. Raccontaci di te.Grazie!Sono nata a Rio de Janeiro e il mio nome ha origini lusitane perché ho discendenze portoghesi. A 24 anni, subito dopo la laurea, sono venuta con amiche a fare un viaggio in Italia, e travolta dall’amore, non mi sono più spostata. Vivo felicemente con il mio compagno da più di 20 anni. Ho scelto di firmare con uno pseudonimo perché Fatima suona troppo religioso per gli italiani. Alexandra (al maschile) sarebbe stato il mio nome se fossi nata bimbo anziché bimba e Maio è la grafia portoghese del mio mese di nascita.
Che tipo di scrittrice sei e qual è il genere che più ti rappresenta?Sono lenta a scrivere e ho poco tempo per farlo. Questi due fattori mi mettono spesso in agitazione perché vorrei essere più veloce e avere più tempo da  dedicare alla scrittura. Infatti mi stupisco sempre della mia perseveranza ogni volta che riesco a completare un romanzo o un racconto. Il genere che più mi rappresenta è quello romantico, anche se mi piace spaziare tra i diversi generi letterari. In ogni storia che scrivo, surreale o fantascientifica che sia, c’è sempre una storia d’amore – se non tra i protagonisti, almeno come filo secondario – ma non di minore importanza - della trama.
Hai un autore (o un’autrice) al quale (alla quale) ti ispiri?Penso di no. O almeno coscientemente  non traggo ispirazione da nessun autore in particolare, anche se sono convinta che tutto quello che scrivo è frutto di quello che ho letto finora.
Qual è il primo romanzo che hai pubblicato?Il mio primo libro è stato una raccolta di racconti legati da una storia surreale, pubblicato da Lampi di Stampa. Parlo di dieci anni fa. Da allora ho scritto racconti rosa per alcuni settimanali femminili e altri miei racconti sono apparsi in antologie. A Maggio del 2014 è uscito “Non andare via” un mio racconto erotico, e a Gennaio di quest’anno, sempre per Delos Digital, “Lascia che il vento ti pettini i capelli”, un romance. 

Quale sarà il prossimo?Ho due progetti che mi stanno a cuore e che spero vadano in porto tra non molto. Intanto continuo a scrivere.

Da dove arriva l’ispirazione?Dalla fantasia. Le mie storie nascono da una idea schematica che sorge all’improvviso mentre magari sto pensando a tutt’altro. In seguito sviluppo pian piano l’idea iniziale, soprattutto prima di addormentarmi (a volte capita di perdere il sonno quando mi lascio prendere dalle idee e immagini che costruisco nella mente). Ma anche mentre faccio un lavoro manuale mi capita di creare storie a occhi aperti. Poche volte mi sono lasciata ispirare dalla realtà.
Hai un luogo speciale nel quale ti rifugi per scrivere?Magari!... Quando ero più giovane avevo assolutamente bisogno di solitudine e silenzio per concentrarmi. Oggi, invece, dovendo scrivere in qualunque momento trovi il tempo per farlo,  sono costretta a scrivere sul tavolo da pranzo della mansarda (un openspace) dove abito: mentre aspetto che l’acqua per la pasta inizi a bollire, con la tv o lo stereo accesi, le campane della chiesa che suonano il vespro, il cane che abbaia, il mio compagno che parla… e via dicendo.
Qual è il tuo metodo di scrittura?In verità ne ho due. Il primo è iniziare a scrivere una storia partendo da una idea centrale. In questo caso capita spesso che la trama si sviluppi mentre la scrivo e i protagonisti decidano del loro futuro. Il secondo metodo è iniziare a scrivere soltanto quando ho la storia completa nella mente. Uso di solito il primo metodo per le trame più lunghe e il secondo per i racconti. In entrambi i casi per prima cosa stendo la bozza di tutta la storia senza badare alla correttezza delle parole o allo stile, col risultato che alcuni passaggi risultano addirittura incomprensibili. Poi inizio ad affinare questa versione, fino a farla diventare attraente agli occhi di chi la leggerà. Non so esattamente quante revisioni del testo completo ci vogliono, ma direi che mai meno di una decina. La revisione è la fase di scrittura che più mi soddisfa.
Come tieni separate (se ci riesci) la vita di tutti i giorni e l’attività di scrittrice?Ho un lavoro impegnativo da seguire, un compagno da viziare, un cane da tenere d'occhio, una grande casa da curare, piante da bagnare e storie da scrivere. Tutte queste certezze si aggrovigliano quotidianamente e insieme formano la mia vita.
Alexandra Maio ha una pagina su Facebook:
https://www.facebook.com/alexandra.maio.18?fref=ts

ROMANCE - Alicia credeva di aver trovato l'uomo giusto, ma quando conosce Alessio le sue certezze vacillano e inizia a porsi mille domande. Il vero amore può incarnarsi in un riservato scrittore appena incontrato?Alicia va a rifugiarsi per alcuni giorni al lago, alla villa dei nonni, dopo che il fidanzato ha confessato di averla tradita. Lì conosce Alessio, un uomo detestabile e allo stesso tempo affascinante, che in seguito scoprirà essere l'autore di uno dei suoi romanzi preferiti. Riuscirà Alicia a mantenersi fedele o cercherà di vendicarsi ripagando il fidanzato con la stessa moneta? http://www.amazon.it/Lascia-pettini-capelli-Passioni-Romantiche-ebook/dp/B00SNWRYA6/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1422868629&sr=8-1&keywords=alexandra+maio

Alexandra Maio è nata nel 1966. Laureata in architettura, vive in provincia di Como con il compagno. Ama scrivere spaziando tra i diversi generi narrativi. Per la collana "Senza Sfumature" di Delos Digital è uscito a maggio 2014 un suo racconto erotico.

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