Intervista Gastronomica a Loredana Falcone

Da Anginapectoris @anginapectoris

Loredana Falcone e Laura Costantini

Loredana Falcone e Laura Costantini scrivono insieme da svariati anni, una grande amicizia ed un sodalizio letterario nato sui banchi di scuola e mai interrotto, nonostante impegni familiari e professionali. Il loro blog Laura e Lory è seguitissimo e  sono la versione in gonnella di  Fruttero e Lucentini.
Loredana nasce a Trastevere, nel cuore della capitale. Si laurea in Lettere moderne presso l’Università degli Studi di Roma, per dedicarsi esclusivamente alla famiglia e ai suoi figli ha scelto di rinunciare alla carriera nel mondo dell’insegnamento.
Ma, la scrittura da sempre ha avuto un posto di rilievo nella sua vita, così come lo studio della Storia Contemporanea. Con Laura Costantini hanno dato vita ad una serie di racconti appassionanti.

Hanno pubblicato:
New York 1920 – il primo attentato a Wall Street (Maprosti & Lisanti, 2006), La guerra dei sordi (Maprosti & Lisanti, 2007), Roma 1944 Lo sposo di guerra (Maprosti & Lisanti, 2007) e appunto Eibhlin non lo sa… (Maprosti & Lisanti, 2007), Violet(n)t red. Rosso violetto… rosso violento (Bietti Media, 2009), Fiume pagano (Historica, 2010)

Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Loredana: – Sebbene il mio sogno più grande sia di poter vivere di sola scrittura, la realtà è che nella vita di tutti i giorni faccio la segretaria.  E’ un lavoro piuttosto sedentario ragion per cui in ufficio prediligo i pasti veloci e leggeri che non appesantiscono e facilitano la concentrazione.

Angie: – Hai mai scritto ispirandoti a qualcosa di culinario?
Loredana: – No, ma la cucina fa parte della mia vita e quindi figura spesso in molto di ciò che scrivo.

Angie: – Cosa significa per te  mangiar bene.
Loredana: – Essenzialmente gratificare i sensi, dalla vista al palato.

Angie: – Le tue esperienze lavorative?
Loredana: – Per molti anni ho fatto soltanto la moglie e la mamma. Quando la famiglia mi ha lasciato un po’ di spazio sono tornata al mio vecchio lavoro, la segretaria appunto.

Tiramisù

Angie: – Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare? Se sì, dove?
Loredana: – Non ho molte occasioni per uscire a cena fuori e le poche volte che ciò accade mi piace sperimentare locali diversi.

Angie: – Sei mai stata a dieta?
Loredana: – Un infinità di volte. Ma la diete mi deprimono e col passare degli anni ho imparato ad accettarmi come sono: morbida.

Angie: – Meglio carne o pesce?
Loredana: – Carne, non amo molto le spine.

Angie: – Se fossi un dolce, quale saresti?
Loredana: – Un tiramisù. L’amaro è solo in superficie e serve ad esaltare il dolce.

Angie: – Vino?
Loredana: – Mi piacciono i vini bianchi secchi, preferibilmente del Veneto o del Friuli ma ho un debole per il Morellino di Scansano che bevo freddo  contro ogni indicazione.

Angie: – Il tuo punto debole.
Loredana: – In cucina? Non credo di averne. Modesta eh?

Angie: – Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Loredana: – La frutta e la verdura mentre in dispensa ho sempre delle uova e pasta, risolvono molte situazioni difficili.

Paella

Angie: – L’aspetto che ti attira di più del  fare da mangiare e se c’è un piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Loredana: – Mi piace inventare ricette. Il piatto che mi piace cucinare di più è la paella, è piuttosto impegnativa se fatta rispettando le regole ma il risultato è sempre emozionante.

Angie: – E quello che ti piace mangiare?
Loredana: – I tortellini in brodo fatti in casa.

Angie: – Come ti definiresti a tavola?
Loredana: – Moderata con sofferenza.

Angie: – Di cosa sei più golosa? e cosa proprio non ti piace?
Loredana: – Mi piacciono gli antipasti, di tutti i tipi. Nonostante io abbia provato più volte ad assaggiarla non riesco proprio a farmi piacere la polenta.

Angie: – La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito?
Loredana: – Sicuramente il basilico.

Angie: – Non puoi vivere senza…
Loredana: – Pane, ne vado ghiotta.

Angie: – Esista un legame tra cucina e sensualità? Che cosa secondo te conta di più nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare.
Loredana: – Sicuramente si. Una buona e un’atmosfera rilassata predispongono corpo e anima ai piaceri del sesso. Non ho mai avuto un uomo che cucinasse per me, ma mio marito è un mago nello scovare ristorantini.

Angie: – Una tua ricetta per i miei lettori.
Loredana: – Cannolicchi alla carcerata.

Una cosa veloce, di quelle che si fanno quando si ha il frigo praticamente vuoto (o come nel caso dei detenuti non si ha un frigo a disposizione, da cui il nome).

Armarsi di una padella dai bordi alti, soffriggere in olio extravergine uno spicchio d’aglio. Aggiungere dei filetti di pomodoro pelato e profumare con tutte le spezie che si hanno in dispensa, fresche o essiccate. Portare a un terzo della cottura dei cannolicchi rigati poi riversarli nella padella con il sugo. A cottura ultimata spolverare con del pepe nero e servire.
Angie: – L’ultimo libro che hai letto?
Loredana: - Il suggeritore di Donato Carrisi.

Angie: – Il pezzo musicale che ti mette in moto i succhi gastrici…
Loredana: – That’s amore.

Angie: – Hobby?
Loredana: – La cucina ovviamente, scrivere è molto di più.

Angie: – Se fossi un personaggio mitologico chi saresti?
Loredana: – Cassandra. Spesso i miei ammonimenti non vengono ascoltati, soprattutto dai miei figli.

Mozzarella di bufala, pomodori di pachino e basilico

Angie: – Qual è il tuo sogno più  grande?

Loredana: – Che la coppia Costantini-Falcone svetti in classifica tra i best-seller.

Angie: – Cosa ti dicono più spesso?
Loredana: – Che sono una rompiballe.

Angie: – Ti fidanzeresti con uno chef?
Loredana: – No perché nella mia cucina non voglio nessuno.

Angie: – Un piatto della tua infanzia.
Loredana: – La mozzarella in carrozza.

Angie: – Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Loredana: – Non più. In barba a chi vorrebbe tornare indietro io credo che l’Italia sia più unita di quanto si creda e ad unirla ha contribuito anche la diffusione della cucina regionale.

Angie: – Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Loredana: – In realtà niente di cucinato: mozzarella di bufala, pachino e tanto tanto basilico.
Angie: – Dopo la cucina italiana, c’e’ ne qualcuna internazionale che
preferisci? Se si’, quale?
Loredana: – Sono piuttosto nazionalista ma se proprio vedo cambiare vado sullo spagnolo o sul messicano. Il cibo cinese mi mette di malumore.

Angie: – Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista
prettamente gastronomico?
Loredana: – Tradizionale ma con punte di eclettismo.


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