Noi audaci scommettiamo che sentiremo molto parlare di questi autori e vi invitiamo a seguirci per quest'indagine in due puntate su uno scorcio inedito del mondo delle nuvole parlanti.
Oltre a presentarvi i progetti su cui ognuno di loro è al lavoro, abbiamo posto una domanda a testa. Scopriremo che l'esistenza di uno Studio del genere è ancor più interessante e articolata di un "semplice" posto dove gli autori si riuniscono eil contesto in cui nascono le idee e in cui si realizzano le tavole è davvero fondamentale!
Classe '81. Disegna fumetti iniziando sulle riviste Skorpio e Lanciostory. Passa poi a John Doe, di cui realizza, tra gli altri, i disegni del primo numero dell'ultima stagione (E venga il mio regno). Lavora nell'animazione come background e storyboard artist.
Al momento pubblica su Dylan Dog.
Riccardo, dopo La festa dei mostri, scritta da Luigi Mignacco (su Maxi Dylan Dog #22) tornerai sul Maxi Dylan Dog “Old Boy”, con una storia su testi di Giuseppe De Nardo. Continuerai a lavorare sull’Old Boy anche in seguito o passerai al Dylan della serie regolare? Che differenze credi ci siano, per un disegnatore, tra il lavoro sull’Old Boy e il lavoro sul Dylan “rinnovato” degli ultimi albi?
Ho quasi finito la storia scritta da De Nardo, ma non so ancora quando uscirà. Per il futuro dovrebbe esserci un'altra collaborazione con Mignacco per una storia sempre sull'old boy. Sarà un Maxi leggermente diverso, ma è presto per parlarne!
Le differenze sono davvero minime tra disegnare l'old boy e il Dylan “rinnovato”. Nel primo caso, magari si cerca di lasciargli quell'alone anni '80, senza però cadere nella macchietta anacronistica. Il Dylan Dog del nuovo corso invece ha un occhio di riguardo alle nuove tecnologie ed è più al passo con i tempi. Per il resto è una differenza di lavoro che riguarda più gli sceneggiatori che noi disegnatori.
Ci vediamo presto a Craven Road 7!
(Roma, 1974)
"Fa fumetti e altro. Per il resto, usate Google." Questo quanto affermato sulla pagina fb dello Studio. Noi audaci, che odiamo andare su Google (perché ci fa troppa fatica ma anche perché preferiamo utilizzare percorsi fighi e personalizzati), possiamo dirvi senz'ombra di dubbio che quello di Recchioni è uno dei
blog più seguiti d'Italia. Poi, vabbé, è anche il recente vincitore dell'Audace Award come scrittore di fumetti italiani, e lo teniamo d'occhio da un po' di tempo
Di cosa si occupa attualmente? Oltre ad essere il curatore di tutte le testate legate a Dylan Dog e l'ideatore, insieme a Emiliano Mammucari, di Orfani e Ringo (in corso di ristampa per la Bao e tradotti in vari altri Paesi europei), l'autore presenterà al Napoli Comicon la collana Roberto Recchioni Presenta: i maestri dell'Orrore (per la Star Comics), oltre alla miniserie dedicata a Battaglia creata insieme a Massimiliano "Leomacs" Leonardo (per l'Editoriale Cosmo). Di queste ultime due miniserie abbiamo avuto modo di parlare (qui e qui) e sicuramente torneremo a farlo: da una parte, si tratta della trasposizione di capolavori della letteratura horror, dall'altra si tratta del ritorno del vampiro siciliano Pietro Battaglia, che andrà a incunearsi tra le pieghe più oscure della storia del nostro Paese.
Roberto, c’è qualche dettaglio inedito sulla fase 3 di Dylan Dog che ti andrebbe di anticiparci?No.
Roberto, a fine dicembre dovrebbe uscire Action Fantasy #15, progetto scritto a quattro mani con Nanni Cobretti, leader e fondatore dei 400 calci. Ce ne vuoi parlare?
Il progetto è ancora in fase di lavorazione, ma sarà un omaggio al genere che io e Nanni (direttore di uno dei blog di cinema più seguiti in italia) preferiamo: l’action! Stiamo lavorando con alcuni dei migliori autori del parco della Villain Comics e non solo. L’albo omaggerà il genere (lo stesso titolo è un rimando all'apparizione del tessiragnatele su Amazing Fantasy n°15) e lo farà con l’inconfondibile stile Villain. Insomma, a dicembre stringerete fra le mani un’antologia che vi farà gridare: Yippee ki-yay, motherfucker!
Uzzeo è uno sceneggiatore da anni al servizio del fumetto, del cinema e della televisione. In ambito fumettistico spazia dall’editoria indipendente (Montego, Edizioni BD, Coniglio Editore, Bao e Nicola Pesce Editore) a quella della grande distribuzione (Editoriale Aurea, Sergio Bonelli Editore). Oggi è uno degli sceneggiatori dello staff di Orfani e di Dylan Dog. Nello specifico, è al lavoro su Orfani: Ringo n.9 (con disegni di Matteo Cremona e colori di Giovanna Niro), albo che si districherà tra l'Emilia Romagna, i CCCP, il cannibalismo e la fame. Su soggetto realizzato insieme a Roberto Recchioni, Uzzeo realizzerà anche i testi di Orfani: Ringo n. 11, albo disegnato dall'ottimo Giancarlo Olivares e colorato da Alessia Pastorello, interamente ambientato nella galleria del San Gottardo e contenente lo scontro con tutti i Corvi.Riguardo Dylan Dog, l'autore ha due albi in lavorazione (di cui uno disegnato da Giorgio Santucci) e una storia per il Color Fest.
Come se non bastasse, è tra i fautori dell'ARF festival, interessante manifestazione romana al debutto quest'anno che si propone di porre gli autori al centro dell'attenzione.
Una tavola dal futuro Ringo #11, disegni di Giancarlo Olivares e colori di Alessia Pastorello.
Mauro, da molto tempo il tuo percorso artistico è legato a quello di Roberto Recchioni: quanto ritieni vi siate influenzati a vicenda nel corso degli anni e quanto pensi sia stato importante il vostro sodalizio umano e artistico per il lavoro?
Con Roberto ci conosciamo ormai da vent’anni e il nostro è un rapporto che lega in maniera forte, tra di loro, tanti di quegli elementi che oggi non saprei farti una distinzione netta tra lato umano e lato professionale.
In un certo senso, aldilà delle collaborazioni “ufficiali” è come se avessimo sempre lavorato insieme visto che abbiamo seguito l’uno il percorso dell’altro, tanto nel fumetto quanto nell’animazione e in campo cinematografico, e ci siamo sempre comunque consigliati, scontrati e ascoltati a vicenda per ognuno di questi ambiti.
Allo stesso tempo dal punto di vista umano abbiamo diviso tante di quelle esperienze insieme che farei fatica a non considerarlo una parte importante della mia vita.
Tutto questo al netto delle nostre differenze, che ci sono, e che forse sono proprio la chiave di un rapporto così duraturo. Non so dirtelo. Quello che so, è che quando stiamo insieme, inventare una storia e lavorarci su, ha la stessa importanza di una serata pizza e cinema o di un viaggio insieme. E’ parte di un percorso che continua e che inevitabilmente, ci contamina vicendevolmente.
Una tavola del Dylan Dog sceneggiato da Uzzeo per i disegni di Giorgio Santucci.
Concludiamo questa prima parte del nostro viaggio citando i webcomics realizzati dallo Studio in Rosso. Al momento ne sono apparsi alcuni sulla loro pagina fb: tra questi il promettente Apocalypse's got talent...
...insieme ad alcune storie, per così dire, realistiche!
[Arrivederci all'imminente prossima puntata!]