INTERVISTA - Jennifer Sage; Keltor e progetti futuri

Creato il 15 settembre 2014 da Nel @PeccatiDiPenna
Cari lettori oggi ho il piacere di intervistare Jennifer Sage, autrice di Keltor (The Guardian Archives Vol. 1) pubblicato in Italia da Dunwich Edizioni.
Prima di diventare una scrittrice a tempo pieno, Jennifer Sage ha lavorato nell’industria bancaria, ottenendo il titolo di Project Manager. Scrive da quando è in grado di tenere una penna, cominciando a ottenere riconoscimenti sin dalla seconda elementare, quando le è stato concesso il premio Giovane Autore nello Stato della Florida. Le sue poesie erotiche sono state pubblicate e condivise in tutto il mondo, e i suoi libri apprezzati a livello internazionale. Nel 2011 è stato pubblicato il suo primo romanzo, Immortal Dreams, subito seguito da Immortal Bound. I due volumi sono parte di una serie fantasy/suspense/romance ambientata in uno scenario urbano. Jennifer Sage è un’esperta costruttrice di mondi e anzi l’ambientazione è parte integrante dei romanzi quanto i personaggi che li animano. Il suo stile originale l’ha distinta dalle altre autrici del genere. Keltor, il primo libro della serie The Guardian Archives, è stato pubblicato nel 2012. È stato inserito nella categoria dei paranormal romance. Anche questa serie prende vita in un mondo urbano, epico, e pieno di angeli, demoni e qualunque altra creatura tra i due estremi. Il secondo romanzo della serie, Dante, è al momento in stesura e presto verrà annunciata la data di pubblicazione.

Benvenuta su “Peccati di Penna” Jennifer, ti ringrazio infinitamente per questa intervista.

È un piacere, grazie per questa intervista.

Hai iniziato a scrivere da bambina. Attualmente, per te scrivere è un mestiere o una passione?

La scrittura è sempre stata una passione. E no, non diventerà mai un lavoro perché la amo troppo. Creare nuovi mondi per i miei lettori non potrà mai essere un’occupazione anche se non è sempre una cosa semplice da fare.

Questa domanda interesserà molti neo-scrittori: come sei arrivata alla pubblicazione? Com’è stato il tuo percorso? Come sei approdata alla Dunwich? 

Ero con una casa editrice tradizionale quando stavo lavorando alla mia serie Immortal che contiene Immortal Dreams e Immortal Bound e stavo collaborando con un loro loro editor mentre finivo il secondo volume della serie. Loro mi chiesero di smorzare una protagonista molto importante del libro I. Era così fondamentale che divenne il libro II e i miei lettori la adorano. Quando mi chiesero di ridurre la sua rilevanza nel romanzo dissi di no e decisi di pubblicare da indipendente. Non è stato facile ma fino a ora ha funzionato. Ho conosciuto un membro della staff Dunwich online, su Facebook. Mi ha chiesto se potevano leggere Keltor perché si stavano espandendo dall’horror e volevano sconfinare in nuovi generi. Ero molto contenta ma anche molto nervosa nel mandare il romanzo a loro. Credo che sia stata una delle settimane più lunghe della mia vita mentre lo staff lo leggeva. Quando mi hanno offerto il contratto ho stappato una bottiglia di vino per festeggiare. L’Italia è la mia nazione preferita e mi piacerebbe tornarci per stabilirmi lì, così sapere di avere il mio libro tradotto in italiano è stato molto eccitante. È stato davvero meraviglioso lavorare con loro, sono persone meravigliose.

Keltor è un romanzo che ci mostra gli angeli in una veste totalmente nuova, da dove nasce l’idea? 

Sono sempre stata affascinata da vampiri e Angeli e naturalmente dalla continua battaglia tra bene e male. Volevo creare un mondo dove gli Angeli avessero le qualità dei vampiri ma che non sembrassero i vampiri di Hollywood. I Guardiani erano tutti mortali un tempo e in Dante scopriremo le loro origini e il motivo per cui devono bere sangue. Il secondo volume della saga dovrebbe uscire in autunno (ed è ambientato in gran parte a Roma). Lucio è l’unico Angelo/Guardino a non aver bisogno del sangue perché è stato creato immortale. Molte cose vengono spiegate nel volume 1.5 che uscirà tra poche settimane negli States, Ratha – La Magia Interiore. Altro verrà spiegato ovviamente anche in Dante, volume I e II.

Una caratteristica dei tuoi angeli, o meglio guardiani, è quella di leggere nel pensiero e bere sangue. Non hai pensato che i lettori potessero associare queste caratteristiche ai vampiri? Come mai la scelta del sangue come nutrimento?

Scusa, credo di aver risposto già nella domanda precedente! I Guardiani hanno delle debolezze e quando sono riportati indietro dalla morte, i corpi sono comunque incapaci di produrre sangue. Anche la Dea è limitata nel creare la vita. In Dante scopriamo di più sulle origini dei Guardiani e sulla trama comune della loro linea di sangue. Leggere le menti è un potere che ottengono nel passaggio dai corpi mortali allo stato di Immortali. E poi devono essere più forti degli umani che devono proteggere. Un altro dono che hanno è l’abilità di teletrasportarsi da un luogo all’altro. I miei Angeli non hanno le ali ma possono volare. Questo è molto importante per me. Gli Angeli sono spesso raffigurati con le ali ma credo che quello sia l’unico modo in cui gli esseri umani riescano a tradurli in immagini. Mi piace quel tipo di arte ma era importante con tanti libri sugli Angeli nel mercato che i miei fossero diversi. Penso di esserci riuscita o almeno lo spero!

Ci sono demoni particolari nel tuo romanzo, come le “Sonnambule” che mi hanno particolarmente colpito, puoi svelarci qualche curiosità su questo mondo oscuro? Da cosa hai tratto ispirazione?

Erano spaventose, vero? Mentre scrivevo il libro I volevo che i demoni fossero particolarmente grotteschi. Più lontani possibile dal concetto di bene. Non so davvero da dove mi sia venuta l’idea di quel demone. La mia immaginazione ha diversi compartimenti. Wolff anche è limitato in quello che può creare ma volevo che le sue bestie fossero crudeli e malvagie. Sono state create dall’oscurità e non hanno anima. Non come gli umani. Ma le Sonnambule sì, perché sono bambine che sono state rapite. Wolff non avrebbe dovuto crearle. Ha fatto qualcosa di persino peggiore in Dante, non posso dirti cosa ma questa volta si è spinto davvero troppo in là.

Secondo te, la componente erotica per un romanzo destinato agli adulti è importante? Se sì, perché?

Oh, sì. Quello va di pari passo con ciò che scrivo. Mi piace creare mondi fantasy con molta azione ma anche raccontare una love story. Ci sarà sempre erotismo nei miei libri semplicemente perché fa parte della vita. Sono innamorata dell’amore in tutte le sue forme. E poi alle mie lettrici non dispiacciono le scene hot. A me piace leggere libri del genere così è naturale che li scriva anche.

Hai scritto sia fantasy che poesie erotiche, per cosa ti senti più portata, quale genere ti coinvolge maggiormente?

Le mie poesie in realtà sono il mio diario, mentre quelle erotiche sono solo doni che faccio sui social network ai miei lettori a cui piace la poesia. Mi diverto di più a scrivere romanzi e la vera poesia è quella del mio diario personale, ma quello non lo condivido con nessuno. Fa tutto parte di ciò che sono, credo. E fino a quando sto scrivendo qualcosa, sono contenta.

Cosa consiglieresti a un aspirante autore? Qual è la tua opinione sul self-publishing?

Il mio consiglio è quello di continuare a scrivere. Pianificate una certa quantità di tempo da dedicare alla scrittura ogni giorno e rispettate quel piano. 
La mia opinione sul self publishing è che si tratti di un’ottima opzione visto che non tutti gli esordienti si trovano a firmare un contratto a sei cifre per il primo libro. MA, se scegliete questa via allora DOVETE pagare per avere un buon editing e una grande copertina. Mi sarebbe piaciuto saperlo quando ho cominciato la mia carriera nel 2010, in quanto avrei cambiato molte cose. È davvero molto importante avere un buon editor e una grande cover. Le persone dicono di non giudicare un libro dalla copertina ma lo facciamo tutti. E anche la scrittura deve essere spettacolare. Tutti gli scrittori hanno bisogno di un editor, persino i grandi autori che dominano le classifiche del «NY Times».

Ultima domanda per i più curiosi. Cosa ha in programma Jennifer Sage per il futuro?

Ratha – La Magia Interiore è il libro 1.5 della serie The Guardian Archives è attualmente lo stanno leggendo i miei beta reader prima di passare al mio editor. Quindi Dante, che occuperà i libri secondo e terzo della serie visto che alla fine sarà lungo circa duecentomila parole. Come dicevo, Dante è ambientato principalmente a Roma e sto scrivendo di molti luoghi che ho visitato davvero mentre ero lì, un anno fa. Credo che le lettrici italiane lo adoreranno. È anche il mio lavoro più maturo e sono davvero emozionata all’idea di finirlo. Tutte le domande rimaste senza risposta in Keltor saranno spiegate ora, così come le origini degli altri Immortali che vediamo al Dark Heart (il Club di Lucio), dei Guardiani, del Bianco e del mondo in generale. È stato un viaggio molto intenso. Questa non è solo la storia di Dante. Ci sono sei linee narrative da seguire e sono tutte essenziali in questo libro. Ma non preoccuparti, le lettrici non saranno soffocate dalle parole. In compenso avranno bisogno di un ventilatore durante la lettura. :)

Jennifer è stato un piacere ospitarti su “Peccati di Penna”. In bocca al lupo e buona scrittura.

Il piacere è stato tutto mio, grazie per avermi ospitata. Buona lettura e a presto. Ciao!

Grazie anche alla Dunwich e a Mauro Saracino per la disponibilità. 

Io mi sono innamorata di Jennifer e sono curiosissima di scoprire Roma nel suo prossimo romanzo. Intanto vi lascio a Keltor, la recensione è online qui e per tutto il resto c'è Dunwich Edizioni.



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