Oggi vi voglio raccontare una fiaba
C’era una volta una bambolina che si chiamava Giodina. Giodina aveva una caratteristica: indossava sempre un paio di occhiali da sole.
Le sue lenti erano rosa e questo le permetteva di vedere tutto in una luce diversa dagli altri. Giodina era romantica, sprizzava positività da tutti i pori e i bicchieri da lei erano sempre mezzi pieni.
Giodina viveva in un mondo fatato ed aveva la fortuna di essere circondata da creature fantastiche che le facevano compagnia. Ora ve le presento:
Il piccolo Chobin veniva dalle stelle ed era il suo più grande amico. Quando Giodina era piccolina, proprio come lui faceva "boing boing" ogni volta che saltellava, ma questo è un segreto {quindi acqua in bocca!}
Accanto al letto di Giodina viveva una ranocchietta impavida.
La ranocchietta poteva volare grazie ad una pezza magica donatale da Giodina, che le serviva per difenderla meglio dagli agguati della strega cattiva.
Questa streghetta era sua sorella, una piccola malandrina. Le piacevano le gioie di Giodina, orecchini e spillette che lei creava per sé usando dei magici bastoncini, gli uncinetti.
Quando era notte e Giodina entrava nel mondo dei sogni, la strega cattivona entrava nella sua stanza per impossessarsi delle sue gioie.
Per fortuna con lei c’erano il principe e la principessa del regno magico di Giodina che insieme al suo fidanzato, il tartarughino, si prendevano cura della loro amata.
Che bambolina fortunata!
Ma Chi è Giodina? Lasciamo che si presenti da se’.....
Sono una blogger che organizza le sue giornate cercando di far combaciare gli studi universitari, il lavoro (quando c'è) e la coltivazione delle sue passioni, nonché le relazioni sociali e familiari!
artigiana o artista?
Forse dovrei acquisire maggiore esperienza per definirmi artigiana e chiamarmi artista mi sembrerebbe alquanto prematuro; per ora potrei solo definirmi una creativa appassionata.
Dimmi di quand’eri bambina... eri gia’ una piccola creativa allora?
Direi di sì. Ho sempre amato i colori e il disegno, e ogni giocattolo che ho posseduto ha quasi sempre subìto una “personalizzazione” da parte mia, ne cambiavo spesso la funzione e lo scopo per i quali era stato creato. Mi piaceva smontare le cose per capire com'erano fatte all'interno e poi cercavo di ricomporle alla perfezione... mi è quasi sempre riuscito!
E quando hai iniziato a sferruzzare? O nel tuo caso dovrei dire crocchettare?
Ho imparato a lavorare l'uncinetto all'età di sei anni grazie a mia mamma, che mi ha trasmesso anche l'arte del chiacchierino che adesso ho ripreso a lavorare con risultati decisamente migliori, e poi da piccola mi piaceva osservare mia nonna e mia zia mentre disegnavano i modelli per gli abiti o lavoravano alla macchina da cucire.
Qual’è il materiale o la tua tecnica che preferisci?
Come tecniche preferite ci sono l'uncinetto, sia per realizzare creazioni classiche -centrini, filet- che amigurumi e accessori, e il chiacchierino. Il filato prediletto è il cotone, sto utilizzando anche lana e misto acrilico, e per decorare gli amigurumi uso anche pannolenci e perline.
Per i bijoux scelgo di usare ciò che rispecchia il mio stile, dalle pietre alle perline e a tutto quello che si sposa bene con i miei ricami, che siano al chiacchierino o all'uncinetto.
Cosa ti ispira maggiormente? Perche’ crei quello che crei?
In genere è frutto di un desiderio: nel caso degli amigurumi, mi ispiro a ciò che mi piaceva o sognavo da bambina -e che mi piace anche ora che sono grande!- e per i bijoux fatti all'uncinetto o al chiacchierino mi affido al mio gusto personale. Nasce sempre tutto da un “vorrei...”, per me è come dare forma ai sogni.
La tua creazione che più ti ha dato soddisfazione è...
Sinora il Principe Ranocchio e la Principessa... sono una coppia adorabile!
Ti è mai capitato di sentire un bisogno impellente di creare, manipolare, metterti al lavoro?
Sì... mi capita spesso quando entro nel negozio di gomitoli o di materiale per creare bijoux... se vengo colpita da un particolare filato, o dal colore e dalle fattezze di una perlina o una pietra, sento che con quel materiale farò qualcosa... e vivo questa sensazione di “ansia creativa” mista a “sospensione” finchè non arriva l'idea, anche dopo giorni, e mi metto all'opera.
Descrivi giodina con tre aggettivi.
Perspicace, curiosa, pratica.
Che mi dici del tuo blog? All’apparenza è un blog giovane...
Il mio unico blog ha avuto un lento processo di maturazione. Ho cominciato a pensare alla sua creazione alcuni mesi prima dell'estate scorsa, poi il progetto è stato accantonato e ripreso a Settembre. Parallelamente alla pubblicazione dei post mi sono dedicata al perfezionamento del layout del blog stesso adattandone il modello iniziale a mio gusto e piacimento, correggendone anche degli -inaspettati- errori strutturali a livello di codice. In alcuni momenti è stato impegnativo ma ora mi piace tanto il risultato ottenuto!
Consideri quello che fai un hobby, una passione o un lavoro?
E' un hobby che coltivo con tanta passione.
Dove si possono trovare i tuoi artefatti? È possibile acquistarli?
Non sono organizzata per la vendita delle opere create da me: la causa principale è la mancanza di tempo per produrle in serie. Riesco solo a star dietro a qualche commissione o dono da regalare a parenti e amici... o a me stessa! Ho intenzione di vendere i miei patterns su Etsy, a breve saranno disponibili per l'acquisto. Per avere qualsiasi aggiornamento in merito, basta tenere d'occhio il mio blog.
Il tuo sogno nel cassetto?
Creare o riprodurre modelli di abiti. Ho una macchina da cucire che aspetta solo di essere messa in funzione, prima o poi mi dedicherò anche a questa attività.
Dicci qual’era il tuo gioco preferito quando eri una bimba.
Mi piaceva sia giocare da sola con le Barbie per le quali inventavo storie che duravano giorni, settimane... ed anche tutti i giochi in compagnia, con la palla, la corda per saltare e “campana”. Ed era un divertimento anche guardare i cartoni animati con le amichette o con mia sorella, e poi giocare “a trasformarsi” con le bacchette magiche disegnate sulla carta e successivamente ritagliate.
Qual’è il tuo motto nella vita?
Non sono affezionata a un motto in particolare. La mia costante è più che altro un atteggiamento nel modo di affrontare la vita: da ogni cosa che ci capita, bella o brutta, si può trarre un vantaggio o un insegnamento, fermo restando che non si può essere degli ottimisti a tutti i costi, soprattutto in certi momenti della vita.
Il nome del mio blog rispecchia proprio questo mio modo di essere: il “guardare il mondo attraverso un paio di occhiali dalle lenti rosa”, racchiude in sé la mia positività, il mio essere donna -con tutto ciò che ne consegue- e quel tocco di leggerezza e ilarità che nella vita non guasta!
Io Giodina l’ho conosciuta anche off blog. Abbiamo iniziato a sentirci per email quando ha partecipato al "Best Creative Blog of the Week Award" Week 3 e continuiamo a sentirci tuttora.
Devo ammettere che sono molto felice di averla incontrata, anche se solo virtualmente, e spero un giorno di poterla conoscere anche di persona. {avendo gli zii in Puglia non si sa mai....}
Giodina è veramente una persona eccezionale, dolcissima, premurosa, positiva, nonchè un ottimo tecnico della lavatrice. Quindi, se avete un problema di lavaggi, contattatela pure... {hahahahah}
Sono onorata che mi abbia permesso di entrare almeno per un pò nel suo magico mondo e auguro a tutti voi di vivere una vita “con le lenti rosa” come fa lei.
Per conoscere meglio Giodina, potete visitare la sua pagina Con le Lenti Rosa – Goccie di Vita e Creatività
Non dimenticatevi di linkare le vostre creazioni sul Linky Party. Linkate figliole, linkate!!!
Per conoscere gli altri blocreativi che hanno partecipato al contest e leggere altre interviste, visitate la pagina Best Creative Blog of the Week
Un bacio a tutte e... alla prossima!