La prima intervista dell'anno nuovo la prendiamo in prestito dagli amici di ProviderMag, l'ospite è di quelli veramente illustri, Jeremy Fish!
A Little Less Conversation: Jeremy Fish
Questa rubrica non vuole svelare i trucchi del mestiere. Forse avrà a che fare con artisti che non sanno come allacciarsi un paio di sneaker…Cercheremo di parlare solo con illustratori bravi, non con quelli che ricalcano e vanno alle sfilate.
Nessuna domanda difficile all’orizzonte. Solo, una little less conversation.
Resident in San Francisco, con in testa trick infernali da realizzare con il proprio skate, Jeremy Fish è uno street-artist old style che ultimamente sta rappresentando la sua realtà alternativa, infestata da gnomi, conigli e teschi, sul materiale nobile per eccellenza: il legno. Tranquilli: è un bel ragazzo, e di secondo lavoro non fa il boscaiolo!
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Illustration of Luca Laurenti (MKLane) for Providermag: All right reserved
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Come il mondo dello skateboard ha influenzato il tuo approccio artistico?
Essere un indipendente. Skateboard mi ha insegnato a non seguire le regole, e che io non bisogno di un allenatore. L’arte è una direzione di vita indipendente, e lo skateboard per 20 anni mi ha preparato per questo lavoro/stile di vita molto bene.
Sappiamo che ti piace il legno. Cosa ti ha fatto scegliere questo materiale così nobile?
Mio nonno era un falegname, e ho speso un sacco di tempo nel suo negozio quand’ero un ragazzino. Ho anche costruito una tonnellata di rampe da skateboard crescendo, e le stesse deck sono in legno. Credo di aver sempre avuto un amore per questo materiale…
Come si fa a realizzare un disegno su legno? E, soprattutto, quanto tempo ci vuole per crearlo?
Dipende da quale pezzo. Non c’è un tempo impostato o processo settato. Ogni opera è un individuo. Io non sono un robot, o una fabbrica.
Qual è la situazione preferita per te per “creare”?
A tarda notte, da solo nel mio studio, l’ascolto di un buon documentario o di qualche bella musica.
Di solito gli illustratori provano a conquistare un ragazza dandogli un disegno. Che dire di te? Hai mai dato a una ragazza che ti piaceva un enorme tavolo di legno?
Io non uso la mia arte per guadagnare punti con le galline. Io sono un bel bel tizio semi affascinante. Non ho bisogno di corteggiare le donne con i miei disegni. Lo faccio alla vecchia maniera.
Hai un progetto futuro che si vuole parlare? Nuovi “materiali” su cui si vorrebbe sperimentare?
Sì, ho appena imparato a scolpire con la gomma piuma e fibra di vetro su larga scala. Ho fatto un coniglietto di 7 piedi di altezza. E’ stato molto stimolante e gratificante lavorare su un nuovo medium.
Perché fai quello che fai?
Perché non sono molto bravo in nient’altro.
l'intervista completa su:
http://www.providermag.it/2011/01/04/a-little-less-conversation-jeremy-fish/