INTERVISTA - Spectrum e Honey Venom

Creato il 11 gennaio 2016 da Nel @PeccatiDiPenna
Salve peccatori, oggi vi propongo di prendervi una pausa caffè e leggere la mini-intervista di Spectrum.
Il concetto delle storie di Spectrum è di ribaltare i punti di vista convenzionali. Le vicende sono quindi narrate dal punto di vista di quelli che sono i “cattivi” (le streghe, in questo caso) mentre i cosiddetti “buoni” (gli umani, i cavalieri, i santi e chi più ne ha più ne metta) interpretano il ruolo degli antagonisti.
Spesso li disegno in modo grottesco e li rappresento come stupidi, bigotti e crudeli. Fra di loro vi sono, comunque, delle eccezioni.
Invece di postarvi la biografia dell'autore, vi posto quella della sua protagonista, la STAR!
Honey è una donna di bassa statura, non si sa bene quanti anni abbia, né quale sia il suo vero nome o da dove provenga. Circa un metro e sessanta di altezza, occhi verde smeraldo, capelli rossi, pelle pallidissima (tanto pallida che quando vuole far paura può farsi passare per un “morto inquieto”, un cadavere che cammina). Vive in una casetta (la classica casetta delle streghe) situata in un luogo imprecisato del Bosco Semprebuio, assieme alla sua compagna Elysabeth, detta Elyss – detta Lentiggini (solo Honey la chiama in quest’ultimo modo). Elyss è una strega anche lei, ma di altre origini, non è nata tale: lo è diventata per una sua scelta personale. Honey combatte contro le cosiddette “forze del bene” rappresentate dal “Santuario” (la versione della Chiesa del suo mondo), dai vari santoni di turno, dagli zeloti, cacciatori di streghe, bigotti, paladini e quant’altro. Ma nelle sue storie deve vedersela anche con i “fratelli” delle tenebre i quali non sono sempre amichevoli come si vorrebbe. E quindi lupi mannari, vampiri, necrofili, cannibali e chi più ne ha più ne metta. Honey viene spesso sottovalutata dai suoi nemici, per le seguenti ragioni:
1. è una donna
2. è bassa
3. è molto carina
Ovviamente, lei usa questi fattori a proprio vantaggio. La sua tecnica preferita è proprio quella di farsi sottovalutare.
Ora, quattro chiacchiere con la mano dietro Honey Venom: Spectrum.
Ciao e benvenuto, Spectrum. Quando hai iniziato la tua avventura con il disegno?Disegno sin da quando mi ricordo di esistere. Comunque, a parte queste dichiarazioni esagerate, sin da quando ero bambino. Però la mia passione non è solo disegnare: è raccontare storie e disegnare. Ecco perché disegnare fumetti mi è sempre riuscito in modo naturale. Probabilmente non riuscirei a disegnare storie che non siano state scritte da me.
Hai condotto studi particolari?Macché! Studi normalissimi. Istituto Tecnico Industriale con indirizzo informatico. Insomma, niente di specificamente relativo al disegno o ai fumetti.
Quando è comparsa per la prima volta Honey Venom e chi/cosa ispira il tuo personaggio?Honey mi è venuta in mente per la prima volta un paio di giorni prima del Natale 2003. Stavo vivendo un periodo un po' difficile, e avevo deciso di creare un nuovo personaggio per i miei fumetti. È apparsa quasi spontaneamente, e da allora non se n'è più andata. Credo che, da qualche parte, esista davvero. Non si ispira a nessuno in particolare, anche se è un personaggio dedicato a una persona. Lo sa solo quella persona e nessun altro, anche se probabilmente ormai, dopo più di 10 anni, lo avrà dimenticato. Non ci frequentiamo più. Ma la tua domanda parla anche di a "cosa" eventualmente potrebbe ispirarsi. Be', in tal caso posso dire che Honey rappresenta la rivalsa delle donne e di tutti quelli che si sentono (o che vivono) ai margini. L'uomo cerca di sottomettere, violentare e controllare la donna fin dalla notte dei tempi. Con l'ignoranza forzata, con la violenza fisica e psicologica, con la religione, con la legge e le tradizioni, con qualsiasi strumento abbia a propria disposizione. Non mi illudo di certo che un fumetto possa fare qualcosa per cambiare questo stato di cose, ma desideravo che Honey fosse una donna che non ha bisogno di uomini. Nel mondo ipocrita e maschilista nel quale vive (che poi non è tanto diverso dal nostro) la gente -anche le donne- la odiano perché è una strega, la disprezzano perché è gay, la sottovalutano perché è una donna. Nelle mie storie Honey cerca di usare tutti e tre questi elementi a proprio vantaggio per ritorcerli contro i cosiddetti "buoni", o benpensanti. Che, per inciso, nelle mie storie svolgono il ruolo degli antagonisti.Inoltre, non posso non citare il fatto che Honey sia una discendente delle anti eroine dei fumetti horror-sexy che imperversavano soprattutto negli anni 70 e 80: Lucifera, Jacula, Zora la Vampira, Cimiteria, ecc. Da bambino le copertine di questi fumetti mi colpivano tantissimo, ma non potevo comprarli per ovvie ragioni. Quando sono cresciuto, quei fumetti non erano più in commercio! Così ho pensato di disegnarmeli da me.
Cosa speri per la tua creatura di carta?Spero che piaccia! Davvero, spero che chi legga le sue avventure si diverta almeno quanto io mi diverto a sognarle e a disegnarle.
Grazie a spectrum per averci illuminato sulla sua storia, sul suo lavoro e su Honey Venom. Buone letture peccatori!

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