INTERVISTA - Stefano Amadei

Creato il 04 settembre 2014 da Nel @PeccatiDiPenna

Peccati di Penna accoglie Stefano Amadei, primo autore intervistato che si è dedicato ai lettori più giovani e, per questo, gli faremo qualche domanda più specifica.

Stefano Amadei nasce a Varese (Va) il 28/10/1974 e nel 1993 si diploma in Ragioneria presso l'I.T.C. Dalla Chiesa di Sesto Calende (Va). Collabora con il periodico isprese "Ora e Qui" poi all'inserto giovani della Rivista Civica "Spazio Aperto" del Comune di Somma Lombardo (Va). Partecipa ai corsi di scrittura e di poesia indetti nell'ambito del Premio Chiara e, negli ultimi anni, ai corsi di scrittura creativa organizzati presso il Comune di Ispra. Scrive principalmente storie, fiabe e racconti per bambini e per l'infanzia. Nel 2012 vince il secondo premio del concorso letterario nazionale "Sassi&Parole" indetto dal comune di Mercallo (Va) con il racconto "Mai Stata Sognata", storia che narra il sogno visto con gli occhi di una bambina. Nel 2014 pubblica con Narcissus il suo e-book illustrato d'esordio dal titolo "Racconti Svolazzanti" contenente dieci fiabe per bambini piccoli e grandi. Vive ad Ispra ed assieme alla moglie Tiziana è felice genitore della piccola Ivana.
 

Benvenuto su questo blog Stefano.

Bentrovata a te Ornella e a tutti i lettori del tuo bellissimo blog.

Quando hai scoperto la passione per la scrittura?

Mi è sempre piaciuto scrivere articoli e recensioni. La scrittura di racconti però si è sviluppata pian piano. Mi piace pensare che ciò che sto scrivendo oggi si è dovuto sedimentare, stagionare, quasi organizzare e un po' alla volta sta uscendo fuori. Come un buon prosciutto crudo, insomma! Qualche anno fa mi sono divertito a scrivere i miei ricordi d'infanzia e ci ho preso gusto. E' stato poi frequentando dei corsi di scrittura creativa che si è aperto il tappo della Bottiglia di Fantasia e i racconti sono iniziati a salire frizzanti come tante bollicine!

Quale genere letterario ti appassiona maggiormente? Ci sono libri che ti hanno influenzato? Hai autori di riferimento?

I generi che prediligo sono i fantasy e la fantascienza, ma ho anche letto praticamente tutti i grandi classici per ragazzi e buona parte della letteratura russa classica.
Credo che un libro che mi abbia influenzato sia stato Pinocchio che mio padre mi leggeva sempre prima di addormentarmi e che conoscevo a memoria. Rileggendolo da adulto si resta meravigliati per le mille idee e la semplicità con le quali sono state scritte.
I miei autori preferiti sono Michael Ende, J.R.R. Tolkien, Roald Dahl, Jules Verne e Dino Buzzati che ho riscoperto recentemente e al quale mi ispiro e sento vicino almeno come stile.

Come nasce l’idea di un libro illustrato per bambini?

I racconti nel cassetto iniziavano a protestare e allora mi sono detto “Stefano, bisogna fare qualcosa!” Scherzi a parte li avevo fatti leggere in famiglia e ad alcuni amici e, tra i suggerimenti che mi sono arrivati, il più frequente è stato proprio quello di pubblicare una raccolta illustrata.
Una volta scelti e riordinati i testi, però, occorrevano le immagini e una copertina. E qui è doveroso ringraziare il mio caro amico Enrico Pintini che ha realizzato tutti i contenuti grafici.

Cosa vuoi comunicare con i tuoi Racconti Svolazzanti?

C'è sempre un tema base che viene sviluppato. Generalmente è qualcosa di molto sentito dai bambini: voler crescere in fretta e diventare grandi, l'autodeterminazione (dormire nel proprio lettino), affrontare problemi da bambini (non riuscire a mangiare la cena perchè non si hanno i denti!) e così via.
In altri casi, invece, le fiabe trattano di come vengono riparati i torti, come si accettano le differenze di ogni tipo tra le persone e di come si dovrebbe sempre cercare una soluzione ai problemi della vita.
O ancora si gioca con le lettere, con i nomi, con numeri e colori.
Dipende molto dal racconto, ma cerco sempre di dare un contenuto valido, idee divertenti e nuove in ogni fiaba.

Un autore che scrive per i più piccoli, a cosa deve star particolarmente attento?

Potrebbe sembrare banale, ma non bisogna mai dimenticare che si sta scrivendo per dei bambini. Cerco sempre di evitare episodi che possano urtare in qualche modo la serenità e l'innocenza dei piccoli lettori. Basta cercare di rispondere con sincerità a questa domanda: “Se l'avessi letto a 6 anni mi sarebbe piaciuto?” In sostanza cerco di scrivere quello che avrei voluto leggere da piccolo.
Si deve sempre cercare di catturare l'attenzione, tenere alto il ritmo del racconto.
Questa regola generale è ancora più difficile da seguire nelle fiabe per bambini perché di solito riescono a mantenere la concentrazione per meno tempo degli adulti.

Pensi che testo e immagini abbiano più impatto su un pubblico giovane rispetto a un testo puro? Se sì perché? 

Un'immagine vale più di mille parole. Considera che spesso anche noi “grandi” decidiamo di acquistare un libro solo perché la copertina ci piace. Quindi direi che avere un libro illustrato, specie nei primi anni, può essere certamente uno stimolo alla lettura e un migliore approccio ai libri.
Le immagini in un libro hanno anche un altro scopo: far stare vicini vicini genitori e figli, creando complicità e intimità. Leggere il libro preferito alla sera diventa una specie di rituale magico dove si entra mano nella mano in un mondo fantastico e meraviglioso.
Leggere ai propri figli è un dono, una carezza sul loro cuoricino tanto bisognoso di affetto e di certezze.
Le immagini sono solo la cornice e i racconti sono la tela di un bel quadro che va dipinto tutti assieme, genitori e figli!

Secondo te come si può educare i bambini alla lettura senza imporre loro di leggere? Che ruolo possono avere o hanno famiglia e scuola in questo processo?

I libri devono sempre essere consigliati e mai imposti. Leggere deve essere prima di tutto visto come una fonte di divertimento, deve essere un'esperienza piena e appagante e non frustrante. I genitori dovrebbero abituare i figli all'ascolto prima, alla lettura condivisa poi e infine alla lettura autonoma. Se un bambino accede alle scuole primarie abituato alla lettura avrà meno problemi nella comprensione del testo scritto, dedicando le sue risorse allo svolgimento del compito e non all'interpretazione del problema. Oltre ovviamente acquisire con la lettura un notevole bagaglio culturale e arricchire il proprio dizionario lessicale.

Qual è la tua opinione sul panorama editoriale attuale?

Purtroppo pubblicare con grandi nomi è una chimera, non dico che sia impossibile ma altamente improbabile. Ci sono certamente piccoli editori seri e entusiasti del proprio lavoro che potrebbero essere interessati a scrittori esordienti come me e come tanti altri.
Le fiabe per bambini fanno parte di noi più di quanto si creda e, per i motivi che ho espresso poco sopra, gli editori dovrebbero dedicargli l'importanza che meritano.

Cosa pensi del self-publishing? Come mai questa scelta?

Il self-publishing per un esordiente è una alternativa da considerare a patto di essere consapevoli che si sarà editori di se stessi e che questo fatto rende ancor più responsabile l'autore della scelta finale. E' molto emozionante vedere realizzato in una forma ufficiale un proprio progetto. Passare per un canale più tradizionale, magari vedere stampato e distribuito il proprio libro in formato cartaceo è una soddisfazione di pari livello, ma troppo spesso ci si trova a proporre i propri testi senza alcuna risposta da parte degli editori e qualcuno potrebbe esser tentato di pagare pur di veder pubblicato il proprio lavoro.
Con il self-publishing questo non avviene e se il testo è valido, il mercato se ne accorgerà presto.

Ultima domanda. Stai lavorando a nuovi testi? Puoi anticiparci qualcosa?

Sono attualmente al lavoro su due racconti lunghi. Il primo narra dell'avventura di un gatto nel mondo dei colori, mente il secondo è l'avventura dello scriba Hazir e del suo piccolo apprendista Alì in Cina, prosieguo del racconto “Alì e lo Scriba” contenuto nel mio ebook d'esordio “Racconti Svolazzanti” che ti ringrazio di aver segnalato sul blog.
Inoltre sto scrivendo numerosi altri racconti, tra i quali: Il gatto Mammone, L'erba voglio, La scomparsa del Verde ed I Misteriosi Spippoli.
Mi piacerebbe poi riuscire a pubblicare un ebook di Racconti di Natale, storie che ho già in parte realizzato. Restate sintonizzati!


Fantastiche novità per genitori e bambini, dunque!Grazie mille a Stefano per la disponibilità e a voi lettori per l’attenzione.

Grazie a te e a tutti i lettori di Peccati di Penna.

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