Magazine Lifestyle

[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico

Creato il 01 ottobre 2010 da Sushit

Classe 1985 per Marta, e una grande passione per la fotografia. Vive e lavora a Milano anche se è originaria da Como (ma come si sa, Milano catalizza il lavoro…), per vivere fa quello sporco lavoro detto Graphic Designer, e per sopravvivere vive la fotografia come un vero e proprio bisogno fisiologico.

Vi copio quello che mi ha scritto in una mail, la sua biografia.. mi ha fatto sorridere. Si riesce a percepire la passione, ma anche il disagio che si porta dietro questa passione. Cercare di trasmettere qualcosa senza cadere nel banale, senza catalogazioni, senza cadere nel tunnel della tecnologia.. non è facile!

“Mi chiamo Marta Blue, nasco il 7 giugno 1985 a como. Vivo e lavoro in provincia di Milano.
Studi formativi basati sull’arte e sulla comunicazione. Laureata in Ied comunicazione – corso di artdirection. Da circa tre anni lavoro come graphic designer. Purtroppo credo sia paradossale, almeno per me, paragonare la fotografia ad una passione, più che altro la “vivo” come vero e proprio bisogno fisiologico. Scatto fotografie da circa 5 anni, ma diciamo che fino all’anno scorso è stata più una ricerca di tendenza, della propria forma ed espressione. Ora come ora credo d’aver trovato l’espediente esatto per riuscire a comunicare con le persone attraverso le immagini. Il mio obiettivo non è, e non sarà mai, quello di confinarmi in una precisa categoria. Non amo molto che mi si conferisca la nomina di fotografa. Il fatto di attribuirsi in una struttura ben precisa mi ha sempre un pò turbata e col passare del tempo stancata, per questo vorrei continuare a separare il lavoro dai miei piaceri: fotografare mi diverte e mi fa stare bene. Al momento non mi pongo ne mete nè traguardi, ma vorrei continuare a farmi conoscere attraverso ciò che propongo. E che le mie fotografie ricordino le mie fotografie.”

Andiamo a conoscerla meglio con qualche domanda e ovviamente.. qualche immagine!

Analogico o Digitale?
Analogico o digitale.. dal mio punto di vista cambia ben poco.. che sia analogico o digitale o immaginario sempre di arte parliamo. personalmente prediligo la fotografia analogica. La sento più vera, più mia. Ogni volta che scatti una foto è come se ti trovassi a compiere un rituale.. specialmente se usi polaroid. Rimani li e aspetti. E’ divertente!

[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico

Siamo tutti alla ricerca della perfezione, colori perfetti, messa a fuoco perfetta… ma spesso vediamo foto dai colori distorti, sfuocate, che riescono a trasmetterci emozioni nuove e forti. Tu come la vivi questa fotografia?
La perfezione non esite. Al massimo potresti impiegare una vita intera alla ricerca di uno stile o di un linguaggio. ma alla perfezione sicuramente non ci arriverai mai. ogni cosa ha una propria forma e un proprio colore. ogni ente trasmette emozioni differenti proprio perchè è unico. come la vivo? in maniera drammatica oserei dire (hihihihi) media e comunicazioni ci sbattono in faccia realtà completamente diverse l’una dall’altra secondo dopo secondo. E’ difficile emergere trovando la propria strada in questo modo.

[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico

Che rapporto hai con photoshop?
Photoshop è un programma che, ahimè, saprei usare anche in lingua giapponese. Purtroppo sono “costretta” ad usarlo in ambiente lavorativo. Ma mi fermo li.

In Italia si cercano sempre più figure professionali multidisciplinari, al contrario dell’America dove cercano professionisti specializzati. Come vedi questa cosa per il futuro?
In entrambe i casi non credo ci siano grosse problematiche. Certo oggi come oggi essere professionista multidisciplinare aiuta sicuramente. Io mi ritengo una multidisciplinare (definirmi professionista non credo sia corretto

:D
) per il semplice fatto che ciò che è di mio interesse è poi diventato anche un lavoro. Più che altro fino ad oggi si è trattato di studio e di ricerca.. mi occupo di grafica, design, advertising e fotografia. Ma la fotografia credo sia la strada che mi darà maggiori sbocchi. sicuramente in campo giornalistico e non nel nostro paese.

[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico

Mollare tutto e?
Mollare tutto e? mollare tutto.

:D

sai, una cosa fondamentale nella mia vita, una delle poche cose che riesce seriamente a tranquillizzarmi è proprio questa. la prospettiva di poter ripartire di nuovo.

Raccontaci una tua foto, descrivine le emozioni le che trasmette e che tu hai provato a scattarla..
“the last winter” la trovi a pagina 2 nel mio stream. legata a quel periodo di vita in cui vivevo in un altro paese. a volte credo sia inutile mostrare alla gente ciò che scatto o peggio ancora tentare di far capire loro l’emozione che ci sta dietro. perchè è impossibile. solo i miei occhi hanno visto quell’istante e solo la mia testa ha elaborato determinati pensieri ed emozioni. credo ci sia un pò di sano egoismo in tutto questo. ma alla fine chissenefotte.

Ecco i suoi link, passatela  a trovare!!

http://www.flickr.com/people/mynameisblue/

[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico
[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico
[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico
[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico
[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico
[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico
[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico
[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico
[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico
[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico
[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico
[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico
[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico
[intervista]Marta Blue – La fotografia è un bisogno fisiologico

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine