Prima rete in carriera per il mediano del Torino e della Nazionale che dedica il gol all'amica scomparsa. "Una gioia incredibile, per una stagione che deve avere un seguito"
Le promesse si mantengono e lei lo ha fatto da ragazza vera qual è. Michela Franco desiderava la rete, probabilmente non solo da una settimana, da quando aveva fatto quella promessa appena uscita dal campo durante l'intervista, ma da tempo. Da mesi, mesi in cui si è tenuta dentro un desiderio di dedicare una piccola grande gioia ad un'amica, l'amica inseparabile, che non può più vederla correre sul campo. Oggi, quel giorno tanto atteso è arrivato e le lacrime dopo la rete hanno testimoniato quanto grande fosse ancora il dolore che la nostra Ciky si portava e si porta dentro. Un dolore che non offusca il ricordo, ma che lo rende più forte, indelebile, presente nel far da sprone nei momenti brutti e da compagno nei momenti belli, come oggi.
Michela, lo avevi promesso e non hai tradito le attese.
"Nel primo tempo ci ho provato, ma ho preso male il pallone, mentre nella ripresa quando ho visto quella palla venire verso di me mi sono detta: questo è il momento. Ci ho provato, gran botta e poi non ho più capito nulla una volta visto il pallone in rete".
Probabilmente avessi mantenuto un minimo di lucidità non ti avremmo vista festeggiare con quel balletto.
"La decisione di fare quel balletto è maturata quando ho visto mio padre ballare. In quel momento mi son detta che se avessi segnato lo avrei imitato, e così è stato".
Come realizzazione tecnica non potevi chiedere di meglio per la tua prima rete in serie A.
"Ma difatti sono al settimo cielo, se ci ripenso ancora non ci credo. Ho l'adrenalina a mille e ho solo una gran voglia di festeggiare con le mie compagne".
A chi la dedica di questo gran bel gol?
"Ad Anna, una mia amica che non c'è più, ma che è sempre con me".
Con questo finale di campionato la squadra ha dimostrato una volta di più di esserci, provando a guardare il futuro, cosa vedi? "Vedo una strada che va proseguita per consentire a tutte noi di crescere e di toglierci grandi soddisfazioni insieme. Deve esserci un seguito a questo campionato dove abbiamo posto basi importanti".
Diamo un voto alla tua stagione.
"Vista la rete di oggi dico 8,5, se non ci fosse stata la rete avrei detto 7".
19 maggio 2012
Fusco: "L'esordio, una liberazione"
Il secondo portiere granata è tornata in squadra dopo un lungo infortunio al ginocchio: "Quando sono entrata in campo ero veramente adrenalinica, ma non avevo paura. Adesso spero di avere una seconda opportunità"
Il risultato ha permesso al tecnico Russo di concedere i minuti finali alla rientrante Stella Fusco, numero dodici del Torino, sfortunatissima in questa stagione dove non ha mai potuto veramente lavorare con continuità per un infortunio che tuttora non è superato, ma che per fortuna non le ha impedito di fare il suo esordio in serie A e nel Torino.
Cosa hai provato al momento dell'ingresso in campo?
"Dentro di me ero adrenalinica nonostante il risultato fosse ormai acquisito e la partita non avesse più nulla da dire. Mi sono sentita nuovamente una calciatrice ed è stata una gran bella soddisfazione".
Hai avuto timore che il ginocchio tornasse a fare male?
"No, in campo ho liberato la mente e ho pensato solo alla partita. Non volevo e non potevo farmi condizionare".
Sono stati mesi lunghi e difficili, come li hai superati?
"Con la determinazione di dimostrare a me stessa che non avrei ceduto e sarei tornata in campo. Sono stati mesi pesanti, faticosi e difficili a livello mentale. Quest'infortunio non sarebbe dovuto arrivare quest'anno, me lo sono detta tante volte".
Spiega bene il tuo problema.
"Ho la rotula leggermente storta, questo oltre al dolore, provoca una costante infiammazione a gamba e schiena".
Nel tuo futuro vedi?
"Non lo so, devo e voglio risolvere questo infortunio definitivamente, poi spero di poter avere una seconda opportunità per poter dimostrare di meritare la conferma in questo gruppo".
Sei tornata in squadra dopo tanto tempo, come hai rivisto le tue compagne?
"Cresciute nel gioco, che è veramente di un buon livello. Determinate a fare bene".
19 maggio 2012
Ambrosi: "Stagione da incorniciare"
La centrocampista classe '94 analizza la stagione: "Contro il Firenze abbiamo dimostrato determinazione e maturità a corredo di un anno fantastico. La nostra forza? La voglia di stare insieme e vincere insieme"
Niente da fare. Anche contro il Firenze la porta per Martina Ambrosi è rimasta stregata nonostante i suo inserimenti partita dopo partita siano diventati sempre più puntuali. Adesso per la giovane mediano, convertita ad esterno dal tecnico Russo arriverà la stagione in cui le verrà chiesto il definitivo salto di qualità dopo un campionato in cui ha dimostrato di poter far parte della rosa della prima squadra in serie A.
Una vittoria convincente per chiudere al meglio la stagione.
"Non possiamo che essere soddisfatte per come abbiamo interpretato la gara, nonostante al campionato non avessimo più nulla da chiedere abbiamo voluto onorare fino all'ultimo la stagione cercando i tre punti e il bel gioco. Ci siamo riuscite e questo ci consente di chiudere la stagione con il sorriso".
Peccato per quell'occasione in cui il tuo tiro è finito di poco alto.
"Sono arrivata troppo scoordinata al tiro e ho preso male il pallone. Vediamo il bicchiere mezzo pieno, ad inizio stagione probabilmente non mi ci sarei mai trovata in una situazione del genere".
Merito, almeno in parte, del lavoro fatto dal tecnico Russo.
"Non posso non riconoscergli i meriti nella mia crescita, mi ha insegnato molto e spero che continui a farlo".
La stagione si è conclusa con un sesto posto molto positivo viste le premesse iniziali.
"Abbiamo lavorato duramente tutte insieme raggiungendo un grande obiettivo tutte insieme. La nostra forza risiede nel gruppo, nella voglia di stare insieme e di conquistare qualcosa di importante tutte insieme. L'obiettivo iniziale era la salvezza, ma noi siamo state capaci di andare oltre raggiungendo già a metà stagione la salvezza e superando di gran lunga le migliori aspettative che potevano esserci su questa squadra".
Adesso il prossimo anno sarai attesa da una conferma.
"Spero di farmi trovare pronta e di riuscire a migliorarmi. Avere al fianco compagne come Zorri e Franco non potrà che aiutarmi".
19 maggio 2012
Salvai: "Abbiamo dominato"
Il terzino granata felice della prestazione della squadra contro il Firenze: "In noi c'era la giusta determinazione, non potevamo sbagliare. Bosi è un vero esempio. Ai Mondiali dimostreremo che non siamo lì per caso"
Per quasi tutte le compagne la stagione finisce qui, ma non per lei che dopo aver affrontato l'esame di maturità partirà, salvo sorprese, insieme a Michela Franco per il ritiro e poi per i Mondiali in Giappone con L'Italia Under 20. Di questo però Cecilia Salvai non si preoccupa, fresca come una rosa anche a fine campionato, con le sue sgroppate sulla fascia e con il sorriso sempre pronto, prima di tuffarsi nella nuova avventura azzurra traccia un bilancio della stagione appena conclusa in granata.
Iniziamo dal Toro prima di chiudere con la Nazionale: 4-0 che giunge dopo il 5-1 sulla Roma. Migliore chiusura non poteva esserci per la stagione.
"Indubbiamente no, contro il Firenze siamo scese in campo con quella determinazione fondamentale quando si vuole disputare una grande partita. Abbiamo giocato veramente bene, confermando i continui miglioramenti di questa stagione e meritando un successo così importante contro una squadra che non ci ha mai messo in difficoltà. Non voglio passare per presuntuosa, ma abbiamo dominato".
Dall'analisi della partita a quella dell'intera stagione. Sei stata una delle protagoniste maggiori di questa bella cavalcata in campionato da parte del Toro.
"Ho cercato di apprendere il più possibile dalle mie compagne e dagli insegnamenti del mister. Mi piacerebbe continuare con lui, perché mi ha insegnato il giusto. Ha saputo dosarmi, usando carota e bastone".
Una squadra che è un ottimo mix fra giovani e veterane, se per l'Ambrosi il punto di riferimento è la Zorri, per te?
"In difesa non può non essere Manuela Bosi. A parte che da giovane giocava nel mio stesso ruolo, poi è un esempio per come si allena e per la costanza nell'impegno giornaliero".
Il 4 giugno ci saranno i sorteggi per il Mondiale. Chi evitare?
"Sinceramente penso che quando si arriva a disputare una fase finale del campionato mondiale non si possa scegliere chi evitare perché avrai di fronte solo squadre forti. Noi siamo orgogliose di partecipare e cercheremo di dare il meglio di noi per arrivare il più lontano possibile".
Anche in te vediamo la stessa voglia della Franco nell'iniziare l'avventura in terra nipponica.
"Concordo con quanto ha detto lei la settimana scorsa, in noi c'è determinazione. Vogliamo far vedere che non siamo lì per caso".
19 maggio 2012